UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

18° Aprile

 

IL MERITO 

 

Tutto infatti è per voi, affinchè l'abbondante grazia ridondi abbondantemente a gloria di Dio pei ringraziamenti di molti. Per questo non ci perdiamo d'animo, e se il nostro uomo esteriore deperisce, il nostro uomo interiore si rinnovella di giorno in giorno; perché la nostra momentanea e leggera tribolazione produce per noi un eterno e sopra ogni modo sublime cumulo di gloria (2 Cor.4, 15-17). 

 

1. L'anima aiutata dalla grazia può compiere opere buone: esse sono meriti per il Paradiso. Disse Gesù: «Chi avrà dato un bicchiere d'acqua fresca ad un poverello riceverà la sua mercede» (Mt. 1O, 42). Ogni cristiano può continuamente meritare una più bella corona in cielo. San Paolo al termine della sua vita scriveva: «Ho combattuto la buona battaglia, ho compiuto la mia missione, ho conservata la fede. Ora mi sta innanzi la corona di giustizia che il Signore giusto giudice mi darà nel gran giorno» (2 Tim. 4, 7). «Ciascuno riceverà una mercede proporzionata al suo lavoro» (1 Cor. 3, 8). Le nostre opere sono opere delle membra di Gesù Cristo; sono nostre e Sue ad un tempo; hanno perciò valore da noi e da Lui. Disse Gesù Cristo: «chi sta unito a Me darà molto frutto» (Gv. 15, 5). Infatti i meriti di Gesù sono meriti del nostro capo; perciò anche nostri. 

 

2. Tutto ciò che rimarrà della nostra vita saranno solo i meriti per il cielo; o i demeriti o peccati per l'inferno. Ognuno porterà con sè nell'eternità soltanto le opere buone o le opere cattive compiute. Esse non si potranno mutare, nè crescere, nè rimediare, nè perdere, nè diminuire; una volta che saremo entrati in cielo. Invece sulla terra tutto il tempo, le grazie, i beni spirituali e materiali sono dati solo per acquistare meriti. Quali rimorsi avrà il moribondo che allora si troverà a mani vuote! E quale gioia invece proverà il moribondo che avrà spesa la vita nell'accumulare tesori per il Paradiso. «Accumulate le vere ricchezze» (Mt. 6, 20). Vi è chi guadagna molto per il paradiso; vi è chi sciupa i tesori delle grazie e perde le occasioni di acquistare meriti. 

 

3. Dice il Concilio di Trento: Occorre promettere a chi persevera nel bene sino alla fine, sperando in Dio, la felicità eterna; questa è una 
ricompensa che il Signore vuole dare per le opere buone. Nella Sacra Scrittura si legge: «Beato l'uomo che supera la prova, poichè riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a chi Lo ama» (Gc. 1, 12). S. Paolo scrive agli Ebrei: «E' necessaria a voi la pazienza, affinchè compiendo la volontà di Dio raggiungete i beni promessi» (Ebr. 10, 36). Gesù incoraggia quelli che soffrono con pazienza sulla terra: «Godete ed esultate perchè la vostra mercede sarà grande in Paradiso» (Mt. 5, 12.). Nel giorno del giudizio Gesù Cristo premierà chi avrà compiute opere di carità verso il prossimo. 

 

ESAME. — Penso ai tesori di meriti che ogni giorno posso accumulare o perdere? Sono piú sollecito dei tesori celesti o dei tesori terreni? Imito i buoni negozianti? 

 

PROPOSITO. — Ricorderò la sentenza di Gesù Cristo: Cercate prima il regno di Dio... il resto vi sarà dato per giunta. 

 

PREGHIERA. — Eccitate in noi, o Signore, l'ardore dei santi a lavorare costantemente sulla terra, in attesa del riposo nell'altra vita. Se più forti sono le tentazioni più meritorio sarà il vincere. Se più lunga è la prova più grande il merito. Se più eminenti sono le virtù più preziosa la corona. Se più duri i patimenti più dolce il premio. Se più perfette le virtù che esercitiamo più glorioso il trionfo. E beato chi si unisce strettamente a Voi, mio Gesù; con Voi, per Voi, in Voi darà grande gloria a Dio; e avrà un incommensurabile gaudio in cielo. 

 

FIORETTO: - Riponiamo in seno a Dio noi e tutte le cose nostre: tre Pater a S. Giuseppe.

 

Oggi hai fatto il fioretto? scrivi il tuo nome e offri una rosa a Gesù e Maria CLICCA QUI

 

 

CAPPELLINA

 

 

 

 Sito versione Desktop