UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

26° Giugno

 

ZELO - II 

 

Noi poi non predichiamo noi stessi, ma Gesù Cristo, Signore nostro, dichiarando che siamo vostri servi per Gesù; perché Dio il quale disse che dalle tenebre splendesse la luce, egli stesso rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio, che brilla nel volto di Gesù Cristo (Cor. 4, 5-6).

 

1. Sono uomo, ma anche cristiano. Il sacramento della Cresima accende in ogni cristiano il fuoco dello Spirito Santo. Nel perfetto cristiano è un fuoco sacro la fiamma dello zelo. Se amo il mio Dio, se credo che egli ha diritto all'ossequio, obbedienza, rispetto da parte degli uomini, che cosa penserò del modo con cui vivono gli uomini? Se sono convinto di dover chiedere «adveniat regnum tuum », quale dolore sentirò nell'udire tante bestemmie? Come starei in pace nell'osservare che centinaia di milioni di uomini crescono, vivono, muoiono senza conoscere Dio; e senza adorarLo? Cosa penserei nel riflettere che molti di quelli che Lo conoscono Lo rigettano, Gli muovono guerra, vivono come se Dio fosse un essere di nessun conto; organizzano anzi la società come se Dio non esistesse, disconoscendone ogni diritto. Dio conta su di me, perchè vuole che concorra a estendere il Suo regno con le opere e con la parola. 

 

2. L'amore alla Chiesa crea gli apostoli. Essa è mia madre perchè mi ha generato alla vita nuova, mi ha formato sulle sue ginocchia, facendomi partecipare alla sua ricca eredità di fede e di vita. Io devo ad essa quanto vi è in me di soprannaturale. Io devo amarla. Ora essa mi chiede dei figli: «Da mihi liberos». Questo mi impegna a difenderla dagli assalti dei nemici; a zelarne la diffusione; a farla amare da chi non l'ama. Per quanto sia limitata, la mia influenza, devo, con le preghiere, con l'opera, con la parola, farla conoscere: lavorando e perchè vi sia un solo ovile sotto un solo pastore » (Gv. 10, 16). L'amore alle anime richiede che io mi interessi della loro salute eterna. Io non posso essere un sincero credente e rimanere indifferente riguardo alla loro salvezza. Non è cosa indifferente: felicità eterna o fuoco eterno. Se il vizio è una sventura, io sarò mosso a liberarne i peccatori. Se l'ignoranza religiosa è causa di tutti i mali di oggi, io devo accendermi di zelo per i catechismi e l'istruzione. Se comprendo che vi è l'inferno e che molti prendono la via che porta là, mi metterò alla porta, per sbarrare la via, gridando: fermatevi, o insensati, cambiate strada e salvatevi. 

 

3. Voi, o Gesù Salvatore, avete dato il sangue e la vita per le anime: «mi amò e si è dato alla morte per me» (Gal. 2, 20). Ora io temerei qualsiasi fatica per le anime? Non sarei capace di un sacrificio? Lascierei nascosti i tesori della grazia, le verità del Vangelo, i sacramenti di salvezza che Voi avete offerti all'umanità? «Venni perchè abbiano la vita» (Gv. 10, 10); «Venite tutti a me» (Mt. 11, 28), avete detto. E' dunque il sospiro del Vostro cuore la salvezza degli uomini: se io Vi amo, certamente Vi condurrò anime. 

 

ESAME. - Vi è in me amore alle anime? amore a Dio? amore alla Chiesa? amore a Gesú Cristo? Questo amore accende in me lo zelo? 

 

PROPOSITO. - Confronterò spesso il mio cuore, tanto freddo, con il cuore di Gesù infiammato di amore per le anime. 

 

PREGHIERA. - Ti adoriamo, Cristo, e Ti benediciamo perché con la Tua croce e con la Tua morte hai redento il mondo. Io non posso lasciare che il Vostro sangue sia stato sparso invano; io non posso permettere che restino inutili i dolori della Vostra passione. Comprendo che troppe volte rimase senza frutto la Vostra morte: «Che utilità nel mio sangue?» Oh! non più così: unirò i miei sacrifici ai Vostri dolori: che le anime si salvino! 

 

FIORETTO. — Usa dolcezza con tutti; e ancor più con le persone moleste; tre volte " Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch'io t'ami sempre più".

 

Oggi hai fatto il fioretto? scrivi il tuo nome e offri una rosa a Gesù e Maria CLICCA QUI

 

 

CAPPELLINA

 

 

 

 Sito versione Desktop