UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

5° Luglio

 

(LA PROVVIDENZA DI DIO)

 

Il Signore è la forza del suo popolo, è un presidio di salvezza al suo Unto. O Signore, salva il tuo popolo, benedici la tua eredità, governala ed esaltala in eterno (Sal. 27,8-9). 

 

1. La moltiplicazione dei pani (..) ci fa ricordare la ineffabile Provvidenza di Dio. «In quei giorni di nuovo, siccome la folla era molta e non aveva da mangiare, Gesù chiamati a Sè i Discepoli, disse loro: Ho compassione di questo popolo, che già da tre giorni sta con me e non ha da mangiare. E se li rimando a casa digiuni, verranno meno per la via, essendo alcuni di loro venuti da lontano. E i Suoi discepoli Gli risposero: Come si potrebbe mai saziarli di pane qui in un deserto? Domandò loro: Quanti pani avete? Risposero: Sette. E ordinò alla gente di sedere per terra. E presi i sette pani dopo aver rese le grazie li spezzò e li diede ai Suoi discepoli, perchè li ponessero dinanzi alla folla; ed essi li posero. Avevano ancora pochi pesciolini; e quelli pure benedisse e fece distribuire. E mangiarono e furono sazi e raccolsero degli avanzi sette sporte. Or quelli che avevano mangiato erano circa quattro mila; e li licenziò» (Mc. 8, 1-9). 

 

2. S. Agostino osserva: desta in noi ammirazione il fatto evangelico in cui si narra come il Salvatore con sette pani e pochi pesci saziò quasi quattro mila persone. Invece non ci impressiona come il Signore, ogni giorno, sazia l'umanità intera, di oltre due miliardi di persone... Perchè? Nel primo caso, il modo, è raro; nel secondo, consueto; eppure il secondo è più grandioso. Il Signore nutre gli uccelli dell'aria, veste di vaghi colori i gigli; manda il sole e la pioggia per i buoni e per i cattivi; regola l'andamento delle stagioni; pensa agli orfani, ai vecchi, agli infermi. Tutti i Suoi figli devono trovare un tetto, una veste, un pane. Devono vivere e guadagnare il Paradiso. Gli uomini tante volte impediscono l'azione della Provvidenza: vi è l'ozioso che non lavora, l'ingordo che scialacqua; il parassita che succhia il sangue al prossimo; il disonesto che specula sul fratello; il seminatore di rovine che distrugge il dono di Dio. Ciò nonostante la bontà di Dio è invincibile: quando si prega, si lavora, si temperano le sregolate cupidigie... il Signore non manca: «Non ho mai visto il giusto abbandonato sulla terra, nè i suoi discendenti in cerca di pane». Le vie di Dio sono ammirabili: d'ordinario il Signore provvede benedicendo il lavoro dell'uomo: a chi non può lavorare, fa giungere il pane attraverso la carità; in casi speciali interviene anche con miracoli. Quindi osserviamo le famiglie che vivono di onesto lavoro, gli istituti e case di beneficenza ove nè si semina, nè si miete, ma arriva, talora anche con abbondanza il pane quotidiano; soccorsi straordinari per le straordinarie necessità. Verso la Divina Provvidenza dobbiamo: fede, riconoscenza, cooperazione, preghiera. Fede: poichè è verità rivelata e proposta a credersi dalla Chiesa. Riconoscenza: deve fiorire nel nostro cuore e manifestarsi al Signore. Cooperazione: poichè dice S. Paolo: chi non lavora non mangi (2 Tess. 3, 10). Iddio ha dato all'uomo la terra e il potere di coltivarla: «Ut operaretur terram» (Gen. 3, 23). Preghiera: specialmente è utile la domanda del Padre nostro: «Da' a noi il nostro pane quotidiano» (Mt. 6, 11). 

 

3. Sia benedetto il padre Celeste per la Sua mirabile Provvidenza verso i Suoi figli. Chi non ringrazierà, dopo aver mangiato, la Divina Bontà? E quale amore non merita essa per i tanti segni di amore datici durante la nostra vita? 

 

ESAME. - Ho fiducia nella Divina Provvidenza? Sono grato? Mi è familiare il «Deo gratias»? Lavoro secondo le mie forze e la mia posizione? Prego il Signore per me e per tutti gli uomini? 

 

PROPOSITO. - Dalla considerazione dei benefici di Dio mi ecciterò ad amarLo sempre piú e servirLo sempre meglio. 

 

PREGHIERA. - «Signore, la cui Provvidenza non viene mai meno nelle sue vie; Ti preghiamo di allontanare ogni avversità e concederci invece quanto è utile. Per il Signore nostro Gesù Cristo che con Te vive e regna, nello Spirito Santo per tutta la eternità. Così sia». 

 

FIORETTO. — Recita le sette offerte del Sangue prezioso (clicca), od almeno sette Gloria in onore di Gesù.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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