UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

12° Luglio

 

(RINGRAZIARE IL SIGNORE)

 

Ma noi sentiamo il dovere di rendere continuamente grazie a Dio per Voi, o fratelli da Dio amati, perché Dio v'ha eletti come primizia per salvarvi mediante la santificazione dello spirito e la fede della verità (2 Tess. 2, 12). 

 

1. Nella S. Messa, ogni giorno, il Sacerdote invita il popolo a ringraziare il Signore: «Rendiamo grazie al Signore Dio nostro». Ed il popolo risponde: «E' cosa degna e giusta». (..) In modo speciale la Chiesa ci fa riflettere sul dovere della riconoscenza. Dice infatti il Vangelo: «In quel tempo avvenne che nell'andare a Gerusalemme, passava per mezzo alla Samaria e alla Galilea. E stando per entrare in un certo villaggio, Gli andarono incontro dieci lebbrosi, che, fermatisi, gridarono di lontano: Gesù Maestro, abbi pietà di noi. Ed Egli, vedutili, disse loro: Andate, mostratevi ai sacerdoti. E mentre andavano, furono mondati. Ed uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro, glorificando ad alta voce Dio, e Gli si prostrò dinanzi a ringraziarLo; e questi era un samaritano. E Gesù prese a dire: Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? Non s'è trovato chi tornasse a rendere gloria a Dio, se non questo straniero? E gli disse: levati e vattene, la tua fede ti ha salvato» (Lc. 17, 11-19). 

 

2. I lebbrosi assicurati da Gesù della grazia, andarono a far constatare la loro guarigione dai sacerdoti. Furono tutti risanati. Ma uno di essi, tornò indietro lodando Dio a gran voce; e cadde con la faccia a terra ai piedi di Gesù, ringraziandoLo. Costui era samaritano. Allora Gesù disse: Non sono stati guariti dieci? E gli altri dove sono? Non è stato trovato chi desse gloria a Dio, se non questo straniero? La riconoscenza è atto di giustizia: a chi dà offre almeno quello che è possibile. La riconoscenza è atto di umiltà: riconosce che non è suo quello che possiede, ma è gratuita liberalità. E' segreto per ottenere altri benefici: infatti, chi può dare sarà più facilmente inclinato a largheggiare con chi è grato. E' merito: Dio ricompensa questo atto virtuoso. E' il secondo degli atti di religione: infatti il primo è adorare; il secondo è ringraziare; il terzo propiziazione; il quarto domandare. E' segno di animo nobile, schietto, gentile: gli ingrati sono detestati da Dio e dagli uomini. 

 

3. «E' veramente degno, giusto, equo, salutare che noi Ti ringraziamo sempre e ovunque, o Signore santo, Padre onnipotente, eterno Dio». Perciò ogni mattina ascenda a Te il profumo della mia preghiera, in odore di soavità. Ma dobbiamo esclamare: «Che cosa renderò al Signore per tutto ciò che mi ha dato? Prenderò il Calice della salute e invocherò il nome del Signore» (Sal. 115, 12-13). 

 

ESAME. - Sono riconoscente a Dio? ai genitori? ai superiori? ai benefattori? agli amici? 

 

PROPOSITO. - Dirò di cuore ogni giorno: «Vi ringrazio. d'avermi creato, fatto cristiano...». 

 

PREGHIERA. - Deo gratias! per tutto. O Signore, io tutto Vi devo: il cibo, l'aria, l'anima, il corpo, l'esistenza, la Chiesa, la vita spirituale. Dunque siate benedetto, o Signore! Sia benedetto il Vostro santo nome, sia benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo. Sia benedetta la SS.ma Vergine. Ora e sempre nell'eternità. Là confido di ringraziarVi come Vi devo unitamente a tutti gli angeli e santi del Paradiso! 

 

FIORETTO. — Proponi di non fare nulla d'importante senza preghiera e senza consultare il direttore spirituale; recita il Veni Creator (clicca).

 

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