UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

23° Luglio

 

(L'ETERNITA')

 

Non ti riscaldare a causa dei malvagi, non invidiare quelli che fanno il male; perché presto seccano come fieno, come i fili d'erba presto cadono. Spera nel Signore, fa il bene; e dimorerai nel paese e godrai dei suoi abbondanti prodotti (Sal. 36, 1-3). 

 

1. (..) il Vangelo ci parla del giudizio universale: perchè la fine deve essere la prima cosa da tenere in mente per orientare la giornata terrena; ed ancora per capire la storia del mondo. Gesù Cristo, Supremo Giudice, dirà allora l'ultima parola, la sentenza definitiva, infallibile e conclusiva, sopra la nostra vita e su tutti gli uomini, considerati individualmente; e socialmente come parte dell' umanità. Ecco il Vangelo: «In quel tempo disse Gesù ai Suoi discepoli: Quando vedrete l'abominazione della desolazione predetta dal Profeta Daniele, posta nel luogo santo — chi legge vi ponga mente — allora chi sarà in Giudea fugga ai monti, chi sulla terrazza non scenda a prendere qualche cosa di casa sua, e chi è nel campo non torni a prendersi la veste. E guai alle donne gravide e allattanti in quei giorni. Pregate che la vostra fuga non debba venir d'inverno o di sabato; perchè allora la tribolazione sarà grande, quale non fu dal principio del mondo fino ad ora, nè mai vi sarà. E se non fossero abbreviati quei giorni, non scamperebbe anima viva; ma saranno accorciati in grazia degli eletti. Allora se uno vi dirà: Ecco qui, ecco là il Cristo non date retta, perchè sorgeranno dei falsi Cristi e dei falsi profeti che fanno miracoli grandi e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco ve l'ho predetto. Se dunque vi diranno: ecco è nel deserto non v'andate; ecco è nell'interno della casa, non date retta; perchè come il lampo esce da levante e guizza fino a ponente cosi pure sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Dove sarà il corpo, ivi si raduneranno le aquile. Or subito dopo la tribolazione di quei giorni s'oscurerà il sole, la luna non darà più la sua luce e cadranno le stelle dal cielo e le potenze dei cieli tremeranno. Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e piangeranno tutte le nazioni della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venir sulle nubi del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i Suoi angeli, che a grande voce di trombe raduneranno i Suoi eletti dai quattro venti, da un'estremità all'altra dei cieli. Dal fico imparate la similitudine. Quando il suo ramo si fa tenero e mette le foglie sapete vicina l'estate. Così anche voi quando vedrete tutte queste cose sappiate che Egli è alle porte. In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto ciò avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno» (Mt. 24, 15-35). 

 

2. Breve è la vita umana, ma in essa l'uomo costruisce la sua eternità; breve è la storia umana, ed essa si conchiuderà, come la vita di ogni individuo, per una catastrofe finale. Tutti gli uomini e le nazioni in questo mondo per Divina Provvidenza e Volontà sono ordinati a formare il regno di Cristo e di Dio, per mezzo della Chiesa Cattolica. Il mondo presente poi, secondo l'attuale ordinamento avrà fine per una conflagrazione universale, di fuoco, e sarà mutato in un altro. L'uomo sulla terra è libero, Dio gli comunica la propria volontà, ma non gliela impone. Però alla fine, Gesù Cristo pronunzierà la Sua sentenza: servo buono, servo cattivo, secondo che ciascuno avrà meritato. «Venite, o benedetti», oppure, «andate, o maledetti» (Mt. 25, 34-41). Chi risorgerà splendente e chi obbrobrioso; chi sarà alla destra e chi si troverà alla sinistra; chi porterà a vista di tutti impresse le opere buone e chi il peccato; chi sentirà l'invito al premio e chi la condanna alla pena. Io devo chiedere al Signore una viva fede in queste verità: la risurrezione della carne: il giudizio finale, il paradiso beatifico, l'inferno eterno. Devo dedurne le conseguenze per la mia vita; e per la vita familiare, civile, sociale e cristiana. Tutti siamo soggetti a questo Dio alla Sua legge eterna, a Gesù Cristo, alla Chiesa; che è il Cristo vivente. Devo chiedere la grazia di poter vivere secondo Dio e secondo Gesù: che soli hanno il potere sull'uomo e sulla società, che applicano la sanzione eterna. 

 

3. Quanto è piccolo l'uomo di fronte a Dio! Quanto breve è la vita e la storia del mondo! Ma quali conseguenze derivano dal modo di vivere come individui e come parti dell'umanità. Signore, la vostra luce vi chiedo; essa è la lucerna che schiarisce il mio cammino. 

 

ESAME. - A chi presto orecchio? Al mondo, o a Dio? Alle voci della terra, o del cielo? Alle parole del tempo, o dell'eternità? 

 

PROPOSITO. - «Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del secolo venturo». 

 

PREGHIERA. - «Eccita, o Signore, Te ne preghiamo, la volontà dei Tuoi fedeli, affinchè dedicandosi con un maggiore ardore alle opere del servizio di Dio, partecipino più largamente ai frutti della Tua misericordia». 

 

FIORETTO. — Rimedia, mentre hai tempo: ricorri a Maria.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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