UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

31° Luglio

 

VITA A NAZARET - II 

 

...Cristo Gesù, il quale esistendo nella forma di Dio, non considerò questa sua uguaglianza con Dio come una rapina, ma annichilò se stesso, prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini, apparve come semplice uomo (Fil. 2, 6-7). 

 

1. Gesù santificò la vita privata con ineffabili virtù. Egli è il modello dei bambini, il modello dei fanciulli, il modello dei giovanetti, il modello dei figli, insomma. Per Maria, Sua Madre, e per S. Giuseppe, Suo Padre putativo, Egli aveva grande rispetto, venerazione, amore. Nessuno onorerà tanto Maria e Giuseppe quanto li onorò Gesù Cristo. Nessuno porterà mai tanto amore e gratitudine a Maria ed a Giuseppe quanto ne portò Gesù. In Gesù, modello dei figli, è da considerarsi specialmente l'ubbidienza: che era anzi docile ed amorosa sottomissione. Ce lo mostra il Vangelo con la sua consueta e scultorea semplicità: «Viveva soggetto a Maria e a Giuseppe» (Lc. 2, 51). Seguiamo S. Bernardo: Chi obbedisce? Il Figlio di Dio e Dio Lui stesso. Dio che creò cielo e terra; che creò anche l'uomo perchè Gli obbedisse. Obbedisce Dio, l'autore di ogni legge, scritta nei cuori e promulgata sul Sinai e perfezionata nel Vangelo. Obbedisce Dio che non può sbagliare, che è la legge stessa, che giudicherà noi nell'osservanza di essa.

 

2. A chi obbedisce Gesù? A due creature; molto sante, ma sempre Sue creature, soggette ad errare. Sono infinitamente inferiori a Lui. Mentre talvolta avviene che gli stessi superiori sono messi sotto i piedi dai sudditi. Per quanto tempo ubbidisce? Per trent'anni, cioè fino a quando rimase nella casa materna. Egli aveva l'uso di ragione dalla concezione; quindi da allora si assoggettò. E nella vita pubblica? fino alla morte. Obbedì a Caifa, a Pilato, ai carnefici che Gli imponevano di stendersi sulla croce: non ebbe mai un segno di opposizione. Perché obbedisce? Un solo motivo: far la volontà del Padre Suo Celeste: «Faccio sempre ciò che piace al Padre mio» (Gv. 8, 29). Non perchè Maria e Giuseppe erano santi: ma perchè esprimevano la volontà di Dio. E' questa la ragione per cui dobbiamo obbedire, non perché i superiori siano sapienti, buoni, anziani, utili a noi. Dice S. Pietro: «Siate soggetti per riguardo a Dio ad ogni creatura: sia al re come al superiore di tutti, sia ai presidi come mandati da lui per far vendetta dei malfattori, e per onorare i buoni. Perché tale è la volontà di Dio... (1 Pt. 2, 13-15). Servi, siate soggetti con ogni timore ai padroni, non solo ai buoni e modesti, ma anche agli indiscreti» (1 Pt. 2, 18). 

 

3. Che cosa avviene nel mondo? Molti, per capriccio e superbia, non obbediscono. Molti si scusano dall'obbedienza perché trovano difetti nei loro superiori. Molti obbediscono fino a che sono ragazzi, poi credono di poter fare da sè, avendo una certa età. Molti obbediscono per fini umani, e solo in quello che ai loro occhi sembra ragionevole. 

 

ESAME. — Ho compreso il vero motivo di obbedire? Mi sottometto volentieri? Prego per ottenere una virtù così preziosa? 

 

PROPOSITO. — Dirò spesso: «Sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra» (Mt. 6, 10). 

 

PREGHIERA. — Vi contemplo, Gesù mio Maestro, a Nazaret nella Vostra continuata, affettuosa, minuta obbedienza. E mi confondo di tante mie ostinazioni e di tanta mia presunzione di sapermi guidare. Quanti meriti preziosi ho perduti! Forse sono arrivato anche ad ingratitudini, a mormorazioni, ad aperte opposizioni ai miei superiori... Forse ho creduto l'obbedienza la virtù degli ignoranti, dei piccoli, dei deboli... Mio Gesù, quanti rimproveri sento nel mio cuore! Quanto sono distante dai Vostri esempi! Ma Voi, per misericordia, rendete il mio cuore docile come il Vostro. 

 

FIORETTO. — Diciamo di cuore; Tutto per te, mio Dio. Fa una buona azione a gloria di Dio.

 

Oggi hai fatto il fioretto? scrivi il tuo nome e offri una rosa a Gesù e Maria CLICCA QUI

 

 

CAPPELLINA

 

 

 

 Sito versione Desktop