UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

8° Agosto

 

GESU' E' TENTATO 

 

«Colui che non è stato tentato che può sapere? L'uomo sperimentato in molte cose saprà molto, e chi ha imparato molte cosa parlerà con prudenza (Ecl. 34,9). 

 

1. Gesù dal Giordano si reca nel deserto. Dopo un digiuno di quaranta giorni è tentato dal demonio. Notiamo le parole del Vangelo: «Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo» (Mt. 4,1). Allora: cioè dopo che è battezzato, dopo che il Padre si è compiaciuto di Lui, dopo quaranta giorni di digiuno. L'anima può trovarsi nei momenti di maggior fervore, eppure essere tentata. Forse anche dopo la comunione: non siamo mai sicuri. Ed avviene che proprio dopo generosi propositi, il Signore li metta alla prova per vedere se essi erano davvero fermi. Gesù: E' tentato il Figlio di Dio incarnato. Dunque la tentazione non disdice a nessuno; essa non è peccato; anzi, una bella occasione di meriti. Nessuno si avvilisca perchè tentato; con coraggio e letizia combatta e vinca. Dallo Spirito. La tentazione entra nei disegni di Dio: per nostra umiltà, ammaestramento e merito. E' la sapienza e l'amor di Dio che la permettono: «Dio tentò Abramo» (Gen. 22, 1). «Beato l'uomo che dopo essere stato provato riceverà la corona della vita» (Gc. 1, 12). Nel deserto. E' bene fuggire il mondo; ma non basta. Il demonio ed il corpo possono eccitarci al male ovunque; anche in un convento di stretta clausura; anche in Chiesa. Come nessuno è salvo, sebbene già santo, sebbene già vecchio, infermo, moribondo. Occorre vigilare sempre. 

 

2. Gesù è tentato con una tentazione che ricorda la concupiscenza della carne: «Comanda che queste pietre divengano pane». E risponde: «l'uomo non vive soltanto di pane, ma di ogni parola che viene da Dio». Il demonio trasporta, allora, Gesù sul terrazzo del tempio, e Gli dice: «Se sei figlio di Dio buttati giù; poiché sta scritto che Dio ha commesso la cura di Te agli Angeli, perchè non Ti avvenga del male» (Mt. 4, 36). Questa tentazione di presumere di Dio nascerebbe da superbia; ma Gesù risponde: «Sta scritto, non tentare il Signore Dio tuo» (Mt. 4, 7). La terza tentazione ricorda la inclinazione all'avarizia; «mostrò a Gesù da un alto monte tutti i regni della terra dicendo: tutto Ti darò se, prostrandoTi, mi adorerai. Ma Gesù rispose: Sta scritto: adora soltanto Dio ed a Lui solo servi» (Mt. 4,8-10). Tre sono le concupiscenze dell'uomo. Superbia, avarizia, sensualità. Gesù non poteva essere tentato dalle Sue passioni che in Lui erano perfettamente soggette allo spirito. Viene invece tentato dal demonio; ma le tre tentazioni sono dirette alle tre concupiscenze. 

 

3. E Gesù vince, appoggiando le Sue ripulse alla Scrittura. La tentazione è tentativo di ingannare, come già satana aveva ingannato Adamo ed Eva promettendo: sarete simili a Dio. La parola di Dio invece è verità, è luce, è guida sicura. In ogni lusinga ed attrattiva, confrontiamo quello che vien proposto con quello che insegna Dio, la Sua legge, la Scrittura. Solo il Signore è la nostra luce. Gesù fu tentato e sofferse per aiutare coloro che sarebbero stati tentati: «... Avendo sofferto ed essendo stato provato Egli stesso, potesse aiutare quelli che sono nella prova» (Eb. 2, 18). Ricorriamo perciò sempre al Signore: «Signore, vieni in mio aiuto» (Sal. 69,1). Dolce Cuor del mio Gesù, fa' ch'io T'ami sempre più.

 

ESAME. — Ho un'idea giusta delle tentazioni? Quali sono le principali mie tentazioni? Come mi comporto durante le tentazioni? 

 

PROPOSITO. — Ricorderò il «Vigilate et orate» (Mt. 26, 41) di Gesú. 

 

PREGHIERA. — «O Dio, che giustifichi l'empio e non vuoi la morte del peccatore, umilmente supplichiamo la Tua maestà, affinché i servi Tuoi, fiduciosi nella Tua misericordia, li protegga benigno con il Tuo celeste soccorso, e li conservi benigno con il Tuo aiuto; affinchè Ti servano costantemente; né vengano a separarsi da Te per le loro tentazioni». 

 

FIORETTO. Ascolta, se puoi, ogni giorno e bene, la S. Messa.

 

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