UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

12° Agosto

 

LE BEATITUDINI 

 

Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo, ma perché non siete del mondo ed io vi ho eletti del mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detta: Non si dà servo maggiore del padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo ve lo faranno a causa del mio nome, perchè non conoscono colui che mi ha mandato (Gv. 15,18-21). 

 

1. Gesù, vista la grande turba che lo aveva seguito salì su di un monte e si mise a sedere. Essendosi avvicinati a Lui i Suoi discepoli, cominciò ad istruirli dicendo: «Beati i poveri di spirito, perchè di essi è il regno dei cieli. Beati i mansueti perchè possederanno la terra. Beati coloro che piangono perchè saranno consolati. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia di Dio, perchè saranno saziati. Beati i misericordiosi, perchè troveranno misericordia. Beati i mondi di cuore, perchè vedranno Dio. Beati i pacifici, perchè saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perchè di questi è il regno dei cieli. Beati siete voi, quando vi malediranno e vi perseguiteranno, e, mentendo, diranno di voi ogni male per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perchè grande è la vostra ricompensa nei cieli» (Mt. 5,3-12). 

 

2. Vi è un maestro unico; ma tanti vogliono farsi maestri. Il magistero di Gesù Cristo è in opposizione a questi tanti Suoi oppositori che costituiscono il cosiddetto mondo. Tra Gesù Cristo ed il mondo sta un abisso. Lo spirito di Gesù Cristo viene da Dio; lo spirito del mondo viene dal maligno. Il mondo pure ha le sue beatitudini: beati i ricchi, beati i gaudenti, beati i potenti, beati coloro che nella vita si fanno rispettare e temere. Il mondo esalta la forza, si inchina ai prepotenti, loda la vendetta, il coraggio e l'inganno. Ora dei due maestri, di quale vogliamo essere discepoli? Quale è la verità? Quale segue la virtù? Quale ha diritto al nostro ossequio? Gesù Maestro parlava ai discepoli: erano presenti al Suo occhio quelli di allora; erano presenti al Suo spirito quelli di ogni tempo; eravamo presenti anche noi. «Se io piacessi ancora al mondo, non sarei servo di Gesù Cristo», dice S. Paolo (Gal. 1, 10). 

 

3. La differenza tra l'insegnamento di Gesù Cristo e del mondo, non sta solo nell'indicare una via diversa ed opposta. Sta ancora in questo che Gesù dà la grazia per seguire il Suo insegnamento. Inoltre: sulla terra si ha gioia e consolazione nella pratica delle virtù; nell'eternità poi beatitudine perfetta e senza fine. Quando si praticano le virtù, si hanno i frutti dell'abitazione dello Spirito Santo nell'anima. Se poi la virtù è posseduta perfettamente e praticata con facilità, allora si ha una pregustazione, un saggio, una caparra della beatitudine eterna. 

 

ESAME. - Ritengo chiaramente che non posso servire a due padroni? a Gesú Cristo ed insieme al mondo? quale dei due seguo praticamente? 

 

PROPOSITO. - Starò in ascolto per capire che cosa mi insegna il Maestro Divino. 

 

PREGHIERA. - Signore, che avete mandato il Vostro Unigenito come lume e rivelazione alle genti, rendete docili le nostre menti, piegate le nostre volontà, penetrate i nostri cuori con la Vostra grazia. Difendeteci da ogni errore, dalle massime corrotte del mondo. Devo vivere tra gli uomini; ma quanti pericoli incontro! Deh! concedetemi di essere per il mondo luce che illumina e sale che risana, anziché venire avvolto dalle sue tenebre e trascinato dai suoi vizi. Padre celeste, io ricorderò sempre il dolce invito: Questi è il mio figlio diletto: ascoltateLo. 

 

FIORETTO. — Cerca di far passare la giornata senza peccato; recita nove Ave Maria alla Vergine.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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