UN ANNO CON DON ALBERIONE
28° Novembre
L'ORDINE - II
I Sacerdoti che sono tra di voi, li scongiuro io, Sacerdote come loro, e testimone dei patimenti di Cristo, e chiamato a far parte di quella gloria che sarà un giorno manifestata: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, governandolo non per forza, ma di buona voglia, secondo Dio, non per amore di vile guadagno, ma con animo volenteroso; non come dominatori dell'eredità (del Signore), ma come sinceri modelli del gregge (I Petr. 5,1-3).
1. E' il sesto Sacramento. Esso è detto Sacramento sociale perchè riguarda la società religiosa, cioè la Chiesa. Per l'Ordine abbiamo i Diaconi, i Sacerdoti, i Vescovi, cioè la gerarchia ecclesiastica. Il Sacerdote battezza, rimette i peccati, guida le anime, le istruisce, le santifica, le salva. Il Sacerdote offre il sacrificio sociale, cioè a nome del popolo: presentando a Dio adorazioni, ringraziamenti, soddisfazioni e suppliche per tutti. Il Sacerdote è uomo scelto fra il popolo, costituito per il popolo onde offrire doni e sacrifici per i comuni peccati. Egli è l'uomo che per l'Ordine è posto come mediatore fra il cielo e la terra; al cielo presenta i bisogni dell'umanità. Dal cielo ottiene le grazie e le misericordie. Agli uomini predica la parola e la volontà di Dio; per mezzo dei Sacramenti, eleva le anime sino a Dio ed alla eterna felicità.
2. Gesù Cristo sin dall'inizio del ministero pubblico chiamò a sè Andrea, Pietro, Giacomo, Giovanni, Filippo, ecc. «Venite con me; vi farò pescatori di uomini» (Mt. 4,19; Mc. 1,17). Di essi ebbe la massima cura; li istruì in modo speciale, li chiamò apostoli. Li mandò a predicare il regno di Dio, con particolari avvisi, con poteri speciali sui demoni; ammonendo che erano scelti per andare, portare frutti, e frutti duraturi. Poi, Gesù Cristo li consacrò Sacerdoti, ordinando di ripetere quanto Egli stesso aveva compito nell'ultima cena; commise il potere di assolvere i peccati; diede il grande mandato: «Andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo ad ogni creatura, battezzate, insegnate a compiere quanto vi dissi». Il Sacerdozio ha da essere perpetuo come il Sacrificio; perciò anche gli Apostoli nelle città ove avevano predicato, elessero uomini di buona fama che consacrarono Sacerdoti. Dovevano governare la Chiesa di Dio, dispensare i misteri di Dio, offrire il divin Sacrificio. Cosi S. Paolo faceva ovunque: S. Tito, S. Timoteo, Sila ecc. erano elevati al Sacerdozio e continuarono l'opera degli Apostoli dopo la loro morte. E sempre nella storia della Chiesa, fino ad oggi, si ripetè ed ancora si ripete e ripeterà sempre più ampiamente la stessa cosa.
3. L'autore della «Dottrina dei dodici Apostoli» scrive: «Stabilite degni Vescovi e diaconi; che siano uomini mansueti, non avari, veritieri, provati per virtù». Faremo perciò la preghiera: «Signore, fa conoscere chi hai eletti per il santo ministero sacerdotale; affinchè essi diano a Te l'onore ed il culto dovuto; e gli uomini vengano nutriti nella verità e santificati nella grazia della loro opera».
ESAME. - Comprendo bene la costituzione della Chiesa divisa tra il corpo discente, cioè i fedeli, ed il corpo docente cioè i Vescovi, i Sacerdoti ed i ministri? Venero la gerarchia istituita da Gesù Cristo nella sua dignità, uffici, poteri?
PROPOSITO. - Conserverò nel mio cuore le parole dell'Apostolo: Ogni uomo ci consideri come ministri di Cristo e dispensatori dei misteri di Dio.
PREGHIERA. - «Padre, conserva i Sacerdoti nel nome Tuo. Io ho comunicato loro la Tua parola, ma il mondo li odia perchè non sono del mondo. Non Ti chiedo di toglierli dal mondo, ma di preservarli dal male. Santificali nella verità. La Tua parola é verità. Come Tu hai mandato me nel mondo; così io ora ho mandato essi nel mondo. Che siano santi! Che siano una cosa sola, come Tu, o Padre, ed io siamo una cosa sola». (Da «l'Oratio Christi»).
FIORETTO: — Fissa qualche pratica da osservare durante tutto l'Avvento; recita nove Ave Maria in onore della Vergine.
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