UN ANNO CON DON BOSCO

 

10° Aprile

 

126) Chi sono gli ebrei? 

 

Gli ebrei sono i non battezzati che professano la legge di Mosè e non credono che Gesù è il Messia o Cristo promesso.

 

(...) 

 

403. - Tisico, ma cattolico. 

 

Nell'anno 1847-48, andando un giorno nell'Ospedale San Giovanni in Torino, Don Bosco fu avvisato dalla superiora delle suore che vi era un giovane ebreo malato, che mostrava propensione a convertirsi. Don Bosco le diede norme prudenti per incominciare la preparazione. La suora parlò molto al malato del Santo, tanto che questi volle conoscerlo, e Don Bosco venne e lo visitò parecchie volte. Quel giovane gli raccontò la sua storia. Si chiamava Abramo ; era nato ad Amsterdam : aveva una sorella di nome Rachele, che, contro la volontà dei suoi, si fece figlia di San Vincenzo. Abramo che tanto l'amava, per il passo fatto, venne a odiarla, però in lui erano sufficientemente scolpiti i sentimenti cristiani, che la sorella gli era venuta instillando. I genitori, visto che Abramo diventava incredulo gli misero accanto un rabbino. Visto inutile ogni tentativo, lo misero in mano ai protestanti, che, per tirarlo nella loro setta, lo instradarono al vizio. Fu colpito da malattia al petto. Egli allora prese a odiare il cristianesimo, perchè sotto tal nome ad Amsterdam tutto era protestante. Per salute fu mandato a Vienna e poi a Torino presso gli Ebrei, ma poi, perchè tisico, fu confinato all'ospedale. Dori Bosco riuscì a istruirlo bene. Ma intanto gli Ebrei si accorsero che egli voleva convertirsi: gli misero al fianco due serve, che lo vegliassero di giorno e di notte. Abramo potè continuare le sue conversazioni religiose con la suora inglese. Gli Ebrei negli ultimi tempi lo abbandonarono, presi da superstizioso terrore; e così Abramo prima di morire potè essere battezzato dal Cappellano. Don Bosco nel 1883, andando a Parigi, riuscì a portare la lieta notizia della conversione a sua sorella, che ancora si trovava nel convento delle suore di carità. (Af. /?. Ili, 258-264). 

 

404. - Un cooperatore ebreo. 

 

La carità di Gesù Cristo abbraccia il mondo senza distinzioni di religione o dì razze. Così sentivano pure i santi facendo così strumenti di bene gli stessi nemici. Nel mese di novembre del 1881, accadde un grazioso qui prò quo. Per una mera svista era stato mandato il Diploma di Cooperatore Salesiano a un signor Augusto Calabia, Israelita, il quale si diede premura di rispondere a Don Bosco : Le sono grato della fiducia che Ella mi dimostra col farmi l'onore di ascrivermi fra i Cooperatori Salesiani, e tengo per memoria il relativo regolamento, nonché l'annesso supplemento ; ma le faccio osservare che io appartengo alla religione Mosaica, e con ciò detto tutto ». Don Bosco fu sollecito a rispondergli: « Rispettabilissimo Signore, è cosa veramente singolare che un prete cattolico proponga un'associazione di carità a un Israelita ! Però la carità del Signore non ha confini, e non eccettua alcuna persona di qualunque età, condizione e credenza. Fra i nostri giovani, che in tutto sono 80.000, ne abbiamo avuti, tutt'ora ne abbiamo, che sono Israeliti. Dall'altro lato ella mi dice che appartiene alla religione Mosaica, e noi cattolici seguitiamo rigorosamente la dottrina di Mosè e tutti i libri che quel gran Profeta ci ha lasciato ; vi è in ciò soltanto disparità nella interpretazione di tali scritti. Di più il Lattes della città di Nizza Mare è Israelita, ma uno dei più ferventi Cooperatori. Ad ogni modo io continuerò a spedirle il nostro Bollettino, e credo che non troverà alcuna cosa che offenda la sua credenza, e se succedesse, oppure ne desiderasse la cessazione, non avrebbe che a darne cenno. . « Dio la benedica, la conservi in buona salute, e mi voglia credere con rispetto e stima. Della S. V. rispettabilissima Umile servitore Sac. Giovanni Bosco ». (M. B. XV, 457). 

 

405. - Carità con tutti. 

 

A quattro o cinque Ebrei, non permettendolo il Rabbino, era impossìbile fare il compito dal venerdì al sabato sera. Giovannino Bosco scriveva per loro il lavoro dato dal maestro, e ciò faceva perchè quei poverini non venissero a operare contro coscienza o ad avere critiche od osservazioni presso i compagni. Uno di costoro ricevette poi il Battesimo. (M. B. I, 308-309). 

 

FRASE BIBLICA. - Acclamate Dio, voi tutti della terra. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Vi capiterà fors’anche, come agli Ebrei nel deserto, d’incontrare acque amare, cioè disgusti, malattie, prove difficili, tentazioni: ebbene, ricorrete al rimedio indicato da Mosè: mettete nelle acque amare il legno che ha la proprietà di, addolcirle, voglio dire il legno della santa Croce, ossia la memoria della passione di Gesù e del suo divin Sacrificio, che si rinnova quotidianamente sui nostri altari.

 

PREGHIERA DEL MESE. - Venite, o Spirito di consiglio, ed assistetemi in tutti gli incontri di questa vita; inclinate il mio cuore al bene, allontanatelo dal male, siatemi guida in tutte le mie incertezze, affinché camminando sempre per la strada dei divini comandamenti giunga al bramato fine della vita eterna. Così sia. Pater noster... 

 

FIORETTO: - Tre Salve Regina (clicca) a Maria che ti aiuti.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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