UN ANNO CON MARIA

 

14° Aprile

 

AVVICINARE A MARIA LA GIOVENTÙ 

« All'uomo contemporaneo — scrive fra l'altro il compianto Pontefice Paolo VI — la beata Vergine Maria... offre una visione serena e una parola rassicurante: la vittoria della speranza sull'angoscia, della comunione sulla solitudine, della pace sul turbamento, della gioia e della bellezza sul tedio e nausea... della vita sulla morte » (M C 57). Ad essa, a Maria che è la Madre del bell'Amore, desidero avvicinare in modo particolare la gioventù di tutto il mondo e di tutta la Chiesa. Ella porta in sé un segno indistruttibile della giovinezza e della bellezza che non passano mai. 

 

Giovanni Paolo II

 

 

MARIA CON NOI

 

Il 29 marzo 1755, una donna di Giuliano (FR), Maria d'Ercole, sostò in preghiera davanti ad un'edicola della Madonna, posta in una località poco fuori dal paese, nota come "Cona dei venti", chiedendo la guarigione di un infermo. Mentre pregava sentì una voce che le disse: "Andate dal parroco e ditegli che io voglio essere qui visitata". La donna corse a riferire l'accaduto all'Arciprete ma non fu creduta. Il giorno seguente, domenica di Pasqua, Maria d'Ercole tornò di nuovo a pregare davanti all'immagine e sentì di nuovo la voce che ripeté l'ordine ma stavolta aggiunse di ricordare al Sig. Pietroantonio Bonelli della promessa fattale. Riferì di nuovo l'accaduto e fu convocato il Bonelli. Si venne a sapere che quest'ultimo, tempo prima, fece una promessa alla Madonna: mentre cercava di fuggire da un uomo armato di fucile, si fermò davanti a quell'icona e promise che, se avesse avuto salva la vita, avrebbe contribuito a far costruire una piccola chiesa in quel luogo. Aggiunse anche che quella promessa l'aveva però solo pensata e mai riferita ad alcuno. Fu costruito un Santuario, consacrato il 20 giugno 1762.

 

Santuario Madonna della Speranza - Giuliano di Roma (FR)

 

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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