UN ANNO CON MARIA
7° Luglio
MARIA LODA L'ONNIPOTENTE
« Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente ». Quando Maria pronunciò queste parole, si era già compiuto in Lei, mediante « l'annunciazione dell'angelo », "il mistero dell'Incarnazione". Il Figlio di Dio, il Verbo Eterno, era diventato uomo nel Suo Seno per opera dello Spirito Santo. Recandosi « verso la montagna » per visitare Elisabetta, Maria era già "la Madre del Figlio di Dio": portava in sé il più grande Mistero della storia dell'uomo. Dal profondo di questo mistero, nascono le parole dell'inno del « Magnificat ». "Dal profondo di questo mistero" Maria loda l'Onnipotente, perché « ha fatto grandi cose » (Lc 1, 48) per Lei. E non solo per Lei. Per tutta l'umanità: per tutti gli uomini e per ogni uomo, Dio ha fatto « grandi cose » "divenendo uomo".
Giovanni Paolo II
MARIA CON NOI
Le origini della chiesa Santa Maria del Ruscello risalgono al lontano 1604. A trecento metri dalla Roccaforte di Vallerano, al centro dei Monti Cimini, poco distante da Viterbo, vi era ai margini di un ruscello una piccola cappella con un affresco della Vergine ed il Bambino del 1400. Il tempo e le intemperie avevano reso quasi irriconoscibile la sacra immagine, tanto che venne incaricato dal parroco Don Vittore Petrucci il pittore Stefano Menicucci di restaurarla. Mentre il 5 luglio 1604 l’artista era intento nel ritocco della bocca, dalle labbra della Vergine sgorgò miracolosamente del sangue. Subito il vecchio arciprete Don Pietro Janni mandò un messo ad avvertire a Civita Castellana il vescovo Mons. Andrea Longo, che venne a constatare il miracolo. Folle di fedeli accorsero e con le offerte raccolte l’8 marzo 1605 si diede inizio ai lavori per la costruzione del tempio.
VALLERANO - Maria SS. del Ruscello
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