UN ANNO CON MARIA

 

4° Agosto

 

IL MOMENTO DELL'INCARNAZIONE 

 

« Madre di Dio ». Nel ripetere, questo termine carico di mistero, noi riandiamo con la mente al momento ineffabile dell'Incarnazione ed affermiamo con tutta la Chiesa che la Vergine divenne Madre di Dio per aver generato secondo l'umanità un Figlio, che era personalmente il Verbo di Dio. Quale abisso di condiscendenza ci si apre dinanzi! All'animo pensoso si affaccia spontaneamente una domanda: perché il Verbo ha preferito nascere da una donna (Gal 4, 4), piuttosto che scendere dal Cielo con un corpo già adulto, plasmato dalla mano di Dio? (cf. Gn 2, 7). Non sarebbe stata, questa, una via più degna di Lui? più adeguata alla sua missione di Maestro e di Salvatore dell'umanità? Sappiamo che, nei primi secoli soprattutto, non pochi cristiani (doceti, gnostici, ecc.) avrebbero preferito che le cose fossero andate così. Il Verbo tenne, invece, l'altra strada. Perché? La risposta ci si propone con la limpida e convincente semplicità delle opere di Dio. 

 

Giovanni Paolo II

 

 

MARIA CON NOI

 

Nel XVI secolo un quadro della Madonna conservato nella casa dei nobili Baldassini di Senigallia, fece un prodigio su un componente della famiglia, che pregando davanti alla Sacra Immagine, guarì da un male incurabile. Il vescovo di Senigallia, Marco Vigerio II della Rovere, saputo dell’inspiegabile evento, fece portare il quadro nella Cattedrale. L’opera datata 1568 è del pittore Ercole Ramazzani. Il titolo di Nostra Signora della Speranza, fu conferito dal vescovo di Senigallia Pietro III Ridolfi il 2 febbraio 1598, che la elesse Patrona della città. 

 

SENIGALLIA - Beata Vergine della Speranza

 

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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