UN ANNO CON MARIA
7° Settembre
IN CAMMINO CON LA CHIESA
La Chiesa possiede l'esperienza intima, vitale maturata in lunghi secoli di consuetudine orante, della presenza attiva della Vergine, degli Angeli e dei Santi nella liturgia. E traduce tale esperienza, depositata soprattutto nella preghiera liturgica, in molteplici atteggiamenti cultuali, fra i quali desidero ricordare la richiesta dell'intercessione materna della Vergine e la comunione con lei. Nell'ambito dell'unica mediazione di Cristo, Dio Padre ha voluto che il materno amore della Vergine accompagnasse la Chiesa nel cammino verso la patria. Essa quindi vuole percorrere quel cammino come la Madre del Signore, la cui voce primeggia nella lode di Dio, il cui cuore trepida nella pura oblazione di sé ed esulta nel canto di riconoscenza all'Altissimo.
Giovanni Paolo II
MARIA CON NOI
Secondo la leggenda, la statua della Madonna fu portata dal vescovo Regolo con i santi Giusto, Felice, Cerbone, Clemente e Ottaviano in Val di Cornia, per sfuggire alle persecuzioni in Africa settentrionale, dove combattevano gli Ariani. Giunto a Populonia, San Regolo risalì con la statua il corso del fiume Cornia e visse da eremita in un bosco vicino all'attuale Frassine, fino al 1 Settembre 545, quando per ordine del re Totila venne condannato a morte. Nei secoli successivi della statua della Madonna si presero cura i monaci dell'Abbazia di San Pietro in Palazzuolo presso Monteverdi, fino al 1252, anno in cui i Pannocchieschi incendiarono il convento. Uno dei monaci, fuggendo nel bosco, portò con sé anche la preziosa statua, ma vinto dalla stanchezza la nascose tra i rami di un frassino. La statua fu creduta distrutta nell'incendio per circa un secolo, fino a quando un mandriano di nome Folco, portando il bestiame a pascolare nella Val di Cornia, osservò che uno dei suoi vitelli lasciava al mattino la mandria, per poi tornare alla sera. Incuriosito Folco seguì il vitello che entrava nel bosco e lo vide inginocchiarsi ai piedi di un frassino, tra i cui rami scorse intatta la statua della Madonna. In seguito al miracoloso ritrovamento, il gran numero dei pellegrini venuti a manifestare alla Vergine la propria fede e devozione, fece sì che intorno a quel frassino fosse costruita la prima cappella, divenuta poi santuario. Il santuario della Madonna del Frassine, ancora mèta di pellegrinaggio, soprattutto nel giorno della sua festa che ricorre il 25 aprile, custodisce al suo interno la miracolosa statua lignea raffigurante la Madonna, che la tradizione popolare vuole scolpita in cedro del Libano di San Luca.
FRASSINE - Beata Vergine del Frassine
FIORETTO: — Nel Nome e per il Cuore di Gesù domanda oggi con istanza qualche grazia particolare.
Oggi hai fatto il fioretto? scrivi il tuo nome e offri una rosa a Gesù e Maria CLICCA QUI