UN ANNO CON IL SACRO CUORE
19° Gennaio
IL BAMBINO E LA MADRE SUA
E veduta la stella si riempirono di sopragrande allegrezza. Ed entrati nella casa trovarono il bambino con Maria, sua madre, e prostratisi lo adorarono (S. Matt., II, 10).
1° Preludio. Trovarono Maria lieta di mostrar loro il bambino Gesù, e lasciò che gli offrissero le loro adorazioni ed il loro amore.
2° Preludio. O Maria, è a voi che io mi rivolgo, voi siete potentissima presso il Cuore di Gesù. Ottenetemi la grazia di farmi santo, ed all'ora della mia morte, mostratemi Gesù, il frutto benedetto del vostro seno.
1° PUNTO. Le profezie hanno considerato Gesù unito a Maria. Basterà citarne due, la grande profezia del Genesi e quella d'Isaia. Nel Genesi, Dio promette nello stesso tempo il Salvatore e la madre sua: donna sarà la tua nemica, dice al serpente, « Una donna ed il suo figlio ti schiacceranno la testa » È a Satana che Dio parla. Maria e suo figlio schiacceranno la sua testa; vinceranno Satana ed il suo impero; lavoreranno insieme come Eva ed Adamo hanno contribuito insieme alla nostra perdita. E ugualmente bella è pure la profezia d'Isaia. Il capitolo undecimo è tutto messianico. Comincia cosi : « Uno stelo uscirà da Jesse, e sopra questo stelo si schiuderà un fiore sul quale riposerà lo spirito del Signore ». Lo stelo è Maria, il fiore è il Salvatore, di cui Isaia enumera le virtù ed i trionfi: convertirà le nazioni; ricondurrà i resti d'Israele. È sullo stelo che bisogna cercare il fiore. Andiamo quindi a Gesù per Maria.
2° PUNTO: Sono uniti nel Vangelo. - A chi si rivolgono i pastori a Betlemme? A Maria. «Troveranno Maria e Giuseppe ed il Bambino». Il bambino è tutto di Maria; è a lei che bisogna domandare di vederlo, di avvicinarlo; è lei che ne presenta i piedini perchè li bacino; è lei che alza la manina benedicente. I Magi andarono a Maria: «Trovarono il bambino con Maria sua madre». È certamente a lei che essi consegnarono i loro doni: un bambino è niente per se stesso, è tutto della madre sua. E per trent'anni Gesù è sottomesso a Maria ed a Giuseppe. È tutto per loro: erat subditus illis. Chi è ammesso a vederlo a Nazareth, a dividere i suoi giuochi, le sue conversazioni? Coloro a cui Maria si compiace di permetterlo. In occasione del soggiorno di Gesù al tempio, Maria afferma la sua autorità: «Figlio mio, perchè ci hai tu fatto questo?». Per trent'anni Gesù è tutto di Maria; l'abbandona per qualche tempo perchè possa compiere la sua missione pubblica, ma poi se lo riprende di nuovo sul Calvario. Il figlio morto è, come il bambino, tutto della madre sua. È Maria che permette a Maddalena di baciare i piedi del Crocifisso deposto dalla croce, ed a san Giovanni di lavare e di baciare la piaga del Cuore di Gesù. O Maria, quale potenza è mai la vostra! e quanto sono grandi i vostri tesori! Voi avete un assoluto diritto sull'infanzia di Gesù, sulla sua vita nascosta, sulla sua adolescenza, sulle sue sofferenze in Egitto, sui suoi lavori a Nazareth. È ancora vostro sulla croce, sulla pietra dell'unzione, nel sepolcro. È vostro il suo Cuore aperto, ed è vostro tutto il suo sangue. O Maria, voi avete presentato il bambinello Gesù ai pastori, ai Magi, a Simeone: non vorrete presentarlo anche a me? Desidero tanto di adorarlo, di umiliarmi ai suoi piedi, di offrirgli le mie povere offerte, di lavorare con lui, di ascoltarlo a Nazareth. O Maria, voi riprendete Gesù al piede della croce; ma in quale stato! Permettetemi di lavarne i piedi con le mie lacrime insieme alla Maddalena; e, se non è troppo, permettetemi anche di baciare il suo costato insieme a San Giovanni.
3° PUNTO: Sono uniti in cielo. - Gesù sembra emanciparsi da Maria durante la vita pubblica e dopo la risurrezione. Certo non occorre più il dominio assoluto di una madre come nell'educazione del bambino e nella custodia del suo cadavere. Gesù esprime la sua indipendenza al principio della vita pubblica a Cana: «Donna, quali sono adesso i tuoi diritti sopra di me?». Ma subito dopo, ancora durante il banchetto delle nozze di Cana, Gesù ci mostra ciò che può la madre su di lui, e, ciò che sarà sempre in cielo. Maria non ha più l'autorità materna, ma conserva il materno ascendente. È sempre madre: non comanda più, ma prega ed ottiene. A Cana Gesù fa ciò che ella desidera, e cambia l'acqua in vino con un bel miracolo. Poi se ne va a Cafarnao con mamma, i fratelli e discepoli. Non è più lei che comanda, è lui: lui non è più con lei, è lei che è con lui. Ma ella resta la madre sua e, per deferenza, egli farà ciò che lei vorrà. Ed è così anche in cielo. Maria non è più la padrona come a Betlemme ed a Nazareth; ma è sempre madre, ed è seduta alla destra del re. La sua intercessione è potentissima come quella di Ester presso Assuero, come quella di Bersabea presso Salomone: «Posso rifiutare qualche a mia madre?» diceva Salomone (30 libro dei Re II, 20). Il desiderio di una madre è come una legge per il cuore di un figlio affettuoso.
Risoluzione. O Maria, è per voi che io voglio andare costantemente al Cuore di Gesù. Permettetemelo. Pregatelo di perdonarmi, di convertirmi, di benedirmi, di esaudirmi.
FIORETTO: - Prometti di crescere nella virtù a imitazione di Gesù e della Sacra Famiglia.
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