UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

15° Febbraio

 

IL B. CLAUDIO DE LA COLOMBIERE

 

Se porgerai le tue orecchie acquisterai intelligenza, e se amerai di ascoltare, sarai sapiente. Frequenta le adunanze dei seniori prudenti, ed unisciti di cuore alla loro saviezza, «fin di poter ascoltare quello che di Dio si ragiona (Eccli. C. VI, 34). 

 

1° Preludio. La missione caratteristica del Padre de la Colombière fu quella di dirigere Margherita Maria e di aiutarla nel suo apostolato. 

 

2° Preludio. Datemi sempre, o Signore, il direttore di cui ho bisogno. 

 

1° PUNTO: Il direttore. — Claudio de la Colombière, nato nel 1641 a Saint Symphorien presso Lione, fu inviato dal provinciale a Paray nel 1675 per essere superiore della casa che i Gesuiti avevano in quella città. Vi conobbe Margherita Maria e ne divenne confessore. Era appunto l'epoca della grande rivelazione che il Sacro Cuore aveva fatto alla Santa il 16 giugno 1675. Dopo un esame attento e prudente il Padre Claudio de la Colombière giudicò questa rivelazione autentica. Adottò la devozione al Sacro Cuore, e ne divenne il divulgatore più zelante dopo aver rassicurato in proposito Margherita Maria e la di lei superiora, la Madre di Saumaise. L'anno seguente egli dovette partire per l'Inghilterra, ove ispirò questa bella devozione a molte anime. Lasciata l'Inghilterra, e già malato, passò per Paray, mentre si recava a Lione, e rivide Margherita Maria, la rassicurò, la fortificò: rassicurò pure la Madre Greyfié che era succeduta alla Madre di Saumaise. Dio volle che egli venisse a morire a Paray, e così potè vedere ancora una volta ed incoraggiare Margherita Maria. La sua morte avvenne il 15 febbraio 1682. Nostro Signore stesso fece conoscere a Margherita Maria che aveva scelto il Padre de la Colombière per aiutarla nella sua missione. Oh, quanto è mai importante avere un buon direttore ! Dobbiamo domandarlo a Dio, chiederlo con umiltà, e sceglierlo con cura: la nostra santificazione e la nostra salvezza vi sono fortemente interessate. 

 

2° PUNTO: L'apostolo. — Il Padre de la Colombière si consacrò al Sacro Cuore il 21 giugno 1675: era il giorno dopo l'ottava del Santissimo Sacramento, giorno destinato da nostro Signore per la futura festa del Sacro Cuore. Da quel giorno cominciò ad ispirare questa devozione a tutte le sue figlie spirituali di Paray. Chiamato a Londra l'anno dopo come predicatore della duchessa di York, fece conoscere ed amare il Sacro Cuore alla duchessa stessa, che più tardi con altri principi e principesse interverrà, presso il Papa Innocenzo XII per stabilire la nuova devozione. Poi parlò della devozione al Sacro Cuore anche in alcune prediche quaresimali. Ritornato in Francia, continuò questo apostolato in maniera, assai persuasiva. Nelle sue lettere di direzione chiese ai superiori di stabilire questa devozione nelle loro comunità, ed esercitò lo stesso apostolato presso i giovani religiosi di cui aveva a Lione la direzione spirituale. Il Padre de Gallifet fa a lui risalire la sua devozione al Sacro Cuore. Dopo morte il Padre de la Colombière compì la missione di apostolo del Sacro Cuore, giacché due anni dopo se ne pubblicavano le prediche in quattro volumi ed in un volume a parte, il giornale dei suoi ritiri spirituali. Vi si leggeva così: «Conobbi essere volere di Dio che io lo servissi procurando di adempierne i desideri intorno alla devozione da lui suggerita ad una persona, alla quale Egli si era comunicato assai intimamente, ed a dirigere la quale volle servirsi della mia debolezza». Siccome l'autore era in grande concetto di santità questo giornale venne diffuso e letto molto, tanto più che al giornale dei ritiri era anche aggiunto il suo bell'atto di consacrazione o di oblazione al Sacro Cuore che ebbe pure una parte importante nello sviluppo della nuova devozione. 

 

3° PUNTO: L'atto di oblazione. — Questo bell'atto del Padre de la Colombière caratterizza mirabilmente la devozione al Sacro Cuore di Gesù. Comincia con il dirne lo scopo: «Questa offerta si fa per onorare questo divin Cuore, la sede di tutte le virtù, la sorgente di tutte le benedizioni, ed il rifugio di tutte le anime sante. In compenso di tutte le sue bontà questo divin Cuore non trova nel cuore degli uomini che diffidenze, abbandono, disprezzo, ingratitudine». Il santo religioso formula allora quest'offerta: «In riparazione di tanti oltraggi e di così crudeli ingratitudini, o Cuore adorabilissimo di Gesù, e per evitare di cadere in una simile disgrazia, io vi offro il mio cuore con tutti i movimenti di cui è capace, e mi dò tutto interamente a voi... Offro al vostro divin Cuore tutto il merito, tutte le soddisfazioni di tutte le messe, di tutte le preghiere, di tutti gli atti di mortificazione, di tutte le pratiche religiose, di tutti gli atti di zelo, di umiltà, d'obbedienza e di tutte le altre virtù che praticherò fino all'ultimo momento della mia vita. E tutto questo non solamente per onorare il Cuore di Gesù, ma, anche per una donazione intera che io gli faccio di tutto me stesso, perchè di me disponga nel modo che più gli piacerà ed in favore di chi gli piacerà». Questo bell'atto contribuì assai a ben determinare e a diffondere la vera devozione al Sacro Cuore. 

 

Risoluzione. — Farò anch'io e subito la bella e santa consacrazione del Padre de la Colombière e cercherò di mantenermi costante ad essa. Sì, o Signore, io mi offro e consacro al vostro divin Cuore: vi offro tutto ciò che posso disporre, e propongo di unirmi a voi frequentemente nella giornata. 

 

 

FIORETTO: — Cerca di mettere ordine nei tuoi divertimenti dando loro l'impronta di Dio.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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