UN ANNO CON IL SACRO CUORE
8° Aprile
IL TESTAMENTO DEL SACRO CUORE - LA FEDELTÀ
E voi siete quelli che avete continuato a star con me nelle mie tentazioni. Ed io dispongo a favor vostro del regno, come il padre ha disposto a favor mio: affinché mangiate, e beviate alla mia mensa nel regno mio: e sediate in trono a far giudizio delle dodici tribù d'Israele (S. Luca, XXII, 28).
1° Preludio. E' ancora S. Luca che ci racconta questo consiglio di fedeltà e di perseveranza dato da nostro Signore.
2° Preludio. Fate, Signore, che io vi resti unito sempre, anche nelle prove, affinchè io sia con voi nell'eternità.
1° PUNTO: Restate col buon Maestro. — «Voi siete rimasti con me» dice loro Gesù, e si dà premura di lodare la costanza che hanno dimostrata, seguendolo con perseveranza attraverso le difficoltà dell'apostolato e le contraddizioni degli scribi e dei farisei. Ha appena finito di biasimarli per i loro ambiziosi desideri, ed ecco che li rianima, e indica loro il cielo... «Perchè siete rimasti con me, voi sarete seduti sopra dei troni». Dio mio, io voglio restare con voi. «Che altri cerchino invece di voi tutto ciò che vogliono; niente mi piace, e mi piacerà, fuorché voi, o mio Dio, che siete la mia speranza, e dovrete formare la mia beatitudine per tutta l'eternità» (Imit. I, III, c. 31). Restiamo con nostro Signore, non solo mediante lo stato di grazia, che è essenziale, ma anche con l'unione interiore, l'unione abituale del cuore e della volontà, come conviene ad amici del Sacro Cuore. La ricompensa è bella: possedere il regno di nostro Signore. Tutti i fedeli vi faranno parte, ma a quelli, che saranno stati gli amici del suo Cuore, nostro Signore accorderà un'intimità tutta particolare.
2° PUNTO: Confidenza nella Provvidenza. — Quest'unione con nostro Signore avrà diversi periodi: vi saranno epoche di pace e di prova. Nostro Signore ci dà ancora negli ultimi discorsi, che riterremo come suo testamento, consigli per queste circostanze diverse. Egli dice loro: Voi avete avuto un periodo d'apostolato pacifico. Vi ho inviati a predicare il Vangelo senza bastoni, senza bisacce, senza calzature, rimettendovi alle cure della Provvidenza, la quale doveva vegliare sopra di voi dall'alto del cielo: la Provvidenza vi è forse mancata? Vi è forse mancato qualche cosa? Non avete trovato dappertutto un'ospitalità pronta a provvedere a tutti i vostri bisogni? — È vero, risposero, non ci è mai mancato nulla. Così pure vi sono periodi di vita facile per i ministri di Dio e per i fedeli. Vi sono dei tempi di pace, in cui il demonio sembra vinto ed incatenato: In questi tempi favorevoli bisogna unire il lavoro assiduo ad una dolce confidenza nella Provvidenza divina. Bisogna non addormentarsi, lavorare assiduamente, quotidianamente, con una grande fede: senza dimenticare la preghiera costante e le mortificazioni. Ritornando dall'apostolato in Galilea, i discepoli dovettero confessare di non aver sempre avuto buon risultato. Avevano lasciati malati ed indemoniati senza aver potuto guarirli: non erano stati sufficientemente spirituali: avevano contato troppo sopra facili successi. Nostro Signore dovette farne loro rimprovero e dir loro: Avete mancato di fede, avete mancato di spirito soprannaturale e di mortificazione. Vi sono demoni che non si possono vincere che a forza di preghiere e di digiuni. Nostro Signore ricorda loro tutto questo in poche parole, e lo ricorda a noi così, come una direzione importante e che deve restarci presente.
3° PUNTO: Bisogna esser pronti per la lotta. — Vi è dunque una lotta che è di tutti i giorni, poiché il demonio non riposa mai. Ma vi sono giorni più difficili, giorni di prova e di combattimento, e per questi giorni occorre essere armati di spada. Gesù avvertì gli apostoli di tenersi pronti, specialmente per il giorno dopo, il gran giorno della sua Passione, ma anche per l'avvenire, per la lotta spirituale che doveva fare di loro sanguinosi testimoni i vincitori del mondo. «Altra volta, dice il Salvatore, vi ho inviati senza borsa nè bastone, ma oggi io vi dico: se qualcuno ha una borsa, la prenda, se non ne ha, venda il suo mantello per comperare una spada». Gli apostoli presero la cosa nel suo senso letterale: «Abbiamo qui due spade» risposero. Il Salvatore soggiunse: «Bene», ma manca il tempo di spiegare loro il senso allegorico di queste parole, perchè Giuda è giunto già con la turba. Gesù voleva evidentemente vederci preparare una spada spirituale. Ma quale sarà quest'arma invincibile? Una sola: l'amore del Salvatore, l'amore del Sacro Cuore. Come disse san Paolo, l'amore solo può tenerci indissolubilmente uniti al Cristo. «Chi potrà separarci dal Cristo, se noi l'amiamo ardentemente? Niente; nè la tribolazione, nè l'angoscia, nè la fame, nè la spogliazione, nè i perigli, nè le persecuzioni, nè la spada. Riporteremo sempre vittoria, mediante l'amore di colui che ci ha tanto amati» (Ai Rom. VIII, 35).
Risoluzioni. — Coraggio, anima mia, prendi questa spada per atterrare la natura, il mondo e l'inferno. Niente costa a colui che ama.. Armati dell'amor di Gesù, mercè la meditazione dei suoi misteri, e tieni la tua arma sempre pronta mediante l'unione costante col Sacro Cuore.
FIORETTO: - Mettiti presto in pace con Dio; prega per quella persona per cui senti maggiore avversione.
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