UN ANNO CON IL SACRO CUORE
9° Maggio
PORRE I CUORI DI GESU' E DI MARIA COME UN SUGGELLO SUL NOSTRO CUORE
Ponimi come sigillo sopra il cuor tuo... perchè forte come la morte è la dilezione, duro lo zelo quanto l'inferno. Le lampade sono lampade di fuoco e di fiamme. Le molte acque non poterono estinguere la carità, nè le fiamme la soverchiarono; quando un uomo desse per la dilezione tutte le sostanze della sua casa, le disprezzerebbe come un niente (Cant. VIII, 6).
1° Preludio. Come è potente l'amore sopratutto quando ha per oggetto la bellezza infinita!.
2° Preludio. Signore, voglio dare tutto per vostro amore, e penso che questo è niente.
1° PUNTO: I sacri Cuori di Gesù e di Maria sono il tempio del divino amore. — «Ponetemi come un sigillo sul cuore e sul braccio, dice il Signore alla sposa del Cantici». Il sigillo reale è il segno dell'autorità suprema. Se le nostre suppliche ed i nostri atti sono rivestiti del sigillo regale, essi hanno una potenza indiscutibile. Lo Sposo divino ha permesso a Maria, poi alla Chiesa ed alle nostre anime di segnare le opere loro col sigillo del suo Cuore. I nostri sacrifici sono segnati con questo sigillo, o meglio il Cuor di Gesù è lo stesso tempio e l'altare del nostro sacrificio e l'incensiere, ove bruciano le nostre preghiere. Il Cuore di Gesù è il Tempio magnifico in cui Dio riceve le adorazioni e le lodi degne di lui. Il Cuore di Maria è il secondo santuario dell'amor divino. In questi due templi che non ne formano che uno, io offrirò a Dio il culto d'adorazione e d'amore che gli devo. Questi Cuori benedetti saranno adoratori per me. Io sarò adoratore in loro e per loro. Essi saranno anche il santuario e l'organo del mio ambre. Gesù e Maria uniranno il mio debole amore al loro, ed anche il mio amore si presenterà munito del sigillo divino.
2° PUNTO: I Cuori sacratissimi di Gesù e di Maria sono l'altare d'oro in cui i nostri cuori devono essere offerti ed immolati a Dio. — I Cuori di Gesù e di Maria sono l'altare d'oro, in cui il fuoco sacratissimo dell'amore è acceso giorno e notte. Sopra questo altare il sacerdote supremo, Gesù, si offre egli stesso con la santissima Madre, egli offre anche tutti, i sacrifici dei santi e dei giusti. Offrirò pur io sacrifici di ringraziamento e d'espiazione a Dio dovuti. Devo rendere grazie alla bontà divina per i benefizi innumerevoli che io ho ricevuto, e che ricevo continuamente dalla sua mano liberale. Io attingerò nel Cuore di Gesù e di Maria tutto ciò che mi manca. Questo Sacro Cuore che vive in me rende a Dio continui ringraziamenti per me e per tutte le creature, mi unirò a lui, e offrirò lui stesso alla sovrana bontà. Offrirò anche sull'altare d'oro del Cuor di Gesù tutte le riparazioni per i miei peccati e per le mie negligenze innumerevoli. Come potrei saldare questo debito immenso, se non avessi questo mezzo provvidenziale? Presenterò al mio Dio che ho offeso, il Cuor sacratissimo di Gesù con quello della santissima Madre: offrirò tutti i dolori, le angosce e le sofferenze che questi sacri Cuori hanno sopportato per me. Unirò le lagrime e la contrizione al loro dolore, ed è per mezzo loro che domanderò perdono all'Eterno Padre. Se i Cuori di Gesù e di Maria pagano i debiti, e sollecitano la mia grazia, io non ho più nulla da temere dalla giustizia di Dio.
3° PUNTO: I sacri Cuori di Gesù e di Maria sono l'incensiere d'oro del divino amore. — Quest'incensiere d'oro è ripieno di profumi, che non sono altro che le preghiere dei santi e dei giusti. È qui che io voglio deporre tutte le suppliche e tutte le domande. Sento troppa indegnità per attingere in me la confidenza d'essere esaudito. Così io mi unirò ai sacri Cuori di Gesù e di Maria; per loro e con loro io chiederò a Dio le grazie; per me, per i parenti ed amici, per i benefattori ed i nemici, per i peccatori della terra e per le anime del purgatorio. Per lui e con lui pregherò per la santa Chiesa, madre Mia, per il sommo Pontefice, per i Pastori delle anime e per tutti i miei superiori, affinchè Dio li colmi di lumi e di grazie. Io posso sperare tutto, e tutto ottenere, pregando in questa maniera. Ne ho per garanzia la parola stessa del Salvatore: «Tutto ciò che voi domanderete al Padre in nome mio, Egli ve lo concederà (S. Giov. XVI, 23) — se voi restate in me e le mie parole restano in voi, voi domanderete ciò che voi vorrete, e vi sarà accordato» (S. Gio.v. XV, 7). Quando noi preghiamo in nome di Gesù e per il suo Cuore, è lui che prega in noi, è la sua voce che si fa intendere al Padre celeste; le nostre preghiere si confondono alle loro; le sue preghiere assorbono le nostre; e le rivestono dei suoi meriti per presentarle davanti al trono dell'eterna Bontà. Ora che cosa Dio potrà rifiutare alla preghiera del divin Figliuolo? Ecco come, malgrado la nostra debolezza e la nostra miseria, noi abbiamo il potere di pagare a Dio tutti i debiti e di comperare tutte le grazie (S. Giovanni Eudes, riassunto da P. Daufin).
Risoluzioni. — Così dunque io non mi accontenterò d'amare Dio con tutto il mio povero cuore di uomo; è troppo poco, se non è niente, ma io l'amerò con tutto il mio grande e divin Cuore, cioè a dire, con tutto il Cuore di Gesù, che è in me con la sua divina grazia. Con lui adorerò Dio, lo ringrazierò, gli farò riparazione, lo pregherò per tutti i miei bisogni. Ci penserò durante le mie preghiere, e sovente nella giornata.
FIORETTO: - Vincendo il rispetto umano, dà in pubblico un buon esempio.
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