UN ANNO CON IL SACRO CUORE
13° Maggio
DELLA DOCILITÀ ALLA GUIDA DELLO SPIRITO SANTO
E pregherò il Padre, e vi darò un altro avvocato, affinchè resti con voi eternamente, lo Spirito di verità, cui il mondo non può ricevere, perchè non lo vede, nè lo conosce, voi, però lo conoscerete, perchè abiterà con voi, e sarà in voi (S. Giov„ XIV, 16).
1° Preludio. Il mondo è troppo agitato per intendere lo Spirito Santo e riconoscerne la voce. Occorre per questo la calma della vita interiore.
2° Preludio. Buon Maestro, vi supplico di purificare l'anima mia, perchè essa intenda la voce dello Spirito Santo.
1° PUNTO: In che consiste questa docilità. — Quando un'anima si è abbandonata alla guida dello Spirito Santo, Egli la eleva a poco a poco al disopra della vita naturale, e la governa. Da principio ella non sa dove vada, ma poi a poco a poco la luce interiore la rischiara, e le fa vedere tutte le azioni e la direzione di Dio nelle azioni, in modo che ella non ha altro da fare che lasciar operare in lei e per lei ciò che a Dio piace; così essa si avanza meravigliosamente. Noi abbiamo una figura della guida dello Spirito Santo, in quella che Dio tenne riguardo gli Israeliti all'uscita dall'Egitto durante il viaggio nel deserto per arrivare alla terra promessa. Diede loro, per guidarli, di giorno una colonna di nubi e di notte una colonna di fuoco. Essi seguivano il movimento, di questa colonna, e si arrestavano, quando essa si arrestava: non la sorpassavano, la seguivano solo, e non se ne staccavano mai. È così che noi dobbiamo comportarci riguardo dello Spirito Santo. Per riuscire in questo occorre molta calma, molto raccoglimento e spirito di fede (Padre Luigi Lallemant).
2° PUNTO: I mezzi per giungere a questa docilità. — I mezzi principali per giungere a questa docilità sono i seguenti: 1° Obbedire fedelmente alle volontà di Dio che conosciamo già. Ve ne sono molte che non conosciamo, poichè siamo impastati d'ignoranza; ma Dio non ci domanderà conto che dei lumi che egli ci avrà dato; facciamone un buon uso, egli ce ne darà ancora. Compiamo ciò che egli ci ha già fatto conoscere dei suoi disegni, ed in seguito ci manifesterà gli altri. 2° Rinnovare sovente il buon proposito di seguire in ogni cosa la volontà di Dio ed affermarci in questa, risoluzione quanto più ci è possibile. 3° Domandare incessantemente i lumi e la forza dello Spirito Santo e tenerci attaccati a lui, come san Paolo che diceva ai sacerdoti d'Efeso: «Essendo legato dallo Spirito Santo, io me ne vado a Gerusalemme» ; sopratutto nell'avvicendarsi delle azioni più importanti domandare a Dio i lumi dello Spirito Santo, e protestargli sinceramente che non desideriamo altro che di farne la volontà. Dopo di ciò, se egli non ci dà nuove ispirazioni, noi cominceremo a fare ciò che siamo abituati a fare, e che ci sembrerà migliore. 4° Osservare esattamente i diversi movimenti dell'anima. Con questa diligenza noi verremo poco a poco a riconoscere ciò che è, e ciò che non è di Dio. Quello che viene da Dio in un'anima sottomessa alla grazia è ordinariamente piacevole e tranquillo: quello che viene dal demonio è violento, e porta con sè la turbolenza e l'ansietà.
3° PUNTO: È facile conoscere la guida dello Spirito Santo. — 1° I lumi e le ispirazioni dello Spirito Santo che sono necessari per far il bene e per evitare il male, non ci mancano mai, principalmente se noi siamo in stato di grazia. 2° Se noi siamo fedeli a seguire i lumi che ci vengono dati, essi cresceranno sempre. Come è incoraggiante questa verità! 3° Se rintracciamo con cura i peccati e le imperfezioni, che come tante nubi ci rubano questa luce, noi vedremo di giorno in giorno sempre più chiaro. 4° Usiamo ogni precauzione, affinchè i nostri sensi esterni non si smarriscano, e non si macchino di sensualità, e Dio ci aprirà, e ci rischiarerà i sensi interiori. 5° Non usciamo mai per quanto sta da noi dal nostro interiore raccoglimento o ritorniamoci al più presto; siamo attenti a ciò che vi passa, e così noteremo i movimenti dei differenti spiriti che ci fanno agire. 6° Scopriamo sinceramente tutto il fondo del nostro cuore al Superiore o al padre spirituale. Un'anima che ha questo candore e questa semplicità, non manca mai di essere favorita dalla direzione dello Spirito Santo. 7° Aggiungiamo che bisogna diffidare del demonio che è il nemico accanito dello Spirito Santo. Egli cerca sempre di stornarci dalla guida dello Spirito Santo; si serve delle occasioni che si presentano, del ricordo delle cose passate, delle notizie che si odono, degli oggetti che colpiscono i sensi, del nostro umore e delle nostre passioni, facendo ogni sforzo per tenere il nostro spirito ed il nostro cuore occupato in qualche leggerezza, nella quale noi ci fermiamo o con pensieri o con riflessioni inutili, o con vani desideri o vane paure o con altri movimenti di passioni immortificate. Tutto ciò che toglie la pace e la tranquillità interna viene dal demonio. Le grazie non solo santificano l'anima, ma ancora la consolano, e la riempiono di pace e di dolcezza.
Risoluzioni. — Voglio d'or innanzi abbandonarmi alla guida dello Spirito Santo. Voglio darmi a lui interamente senza riserva. Parlate, Signore, il vostro servo vi ascolta. Non voglio più fermarmi fra le frivolezze della vita. Siatemi guida, maestro, parlate alla mia anima nel suo interiore. Voglio allontanarmi dalle distrazioni ed ascoltarvi sempre; Signore, che volete che faccia?
FIORETTO: - Impariamo a dire sovente: Sia fatta la volontà di Dio.
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