UN ANNO CON IL SACRO CUORE
11° Giugno
SAN BARNABA APOSTOLO
E Giuseppe, soprannominato Barnaba dagli apostoli (che s'interpreta Figlio di consolazione), levita, nativo di Cipro, avendo un podere, lo vendette, e portò il prezzo, e lo depose ai piedi degli Apostoli (Atti IV, 36).
1° Preludio. San Barnaba appare in questo testo come un apostolo amabile, generoso e devoto. Chissà quanto sarà stato caro al Sacro Cuore!
2° Preludio. Santo apostolo, domandate a nostro Signore per me l'amore allo studio ed alla pietà, il distacco dai beni della terra e lo zelo per la salute delle anime.
1° PUNTO: Il distacco. — San Barnaba non era nel numero dei dodici apostoli, ma vi venne aggiunto, e lavorò molto con san Paolo. Levita e cipriota, studiò le sacre Lettere a Gerusalemme sotto la direzione del rabbino Gamaliele, allorchè fu testimonio della guarigione del paralitico alla piscina si unì ai discepoli di nostro Signore. Era un giovanotto amabile e buono. Era buono, dicono gli Atti, pieno di fede, e riccamente dotato dei doni dello Spirito Santo. Gli apostoli lo soprannominarono Barnaba, che vuol dire «il Figlio della consolazione». Dopo la Pentecoste, quando ebbe luogo il miracolo della conversione di san Paolo, egli era a Damasco, e subito divenne l'angelo custode di Paolo che condusse a Gerusalemme, e presentò agli apostoli. Lavorarono poi insieme parecchi anni, ricevettero la missione di predicare la fede ai gentili, e guadagnarono quasi tutta la città d'Antiochia. Barnaba era di famiglia agiata, aveva una bella proprietà nell'isola di Cipro, e la vendette, e portò il ricavo agli apostoli, dando così un grande esempio di distacco e di vita religiosa.
2° PUNTO: Lo zelo. — Vi erano ad Antiochia gruppi di sacerdoti, di profeti e di dottori. Lo Spirito Santo loro rivelò positivamente la missione di Paolo e di Barnaba circa la conversione dei gentili, e perciò l'inviarono verso l'occidente. Barnaba e Paolo passarono adunque nell'isola di Cipro, ove fecero meraviglie, e guadagnarono alla fede il proconsole stesso Sergio Paolo. Di là passarono nell'Asia Minore, e predicarono in Pisidia, a Pergen, ad Antiochia, a Iconio, a Listra fra una continua alternativa di successi e di persecuzioni. A Listra un curioso incidente mostra quanto i due apostoli fossero ammirabili nello zelo, nella potenza delle parole, e nello spirito di vita. Il popolo, testimonio dei loro miracoli, li ritenne come Dei. Paolo, il brillante oratore doveva essere Mercurio, mentre Barnaba, il santo levita dal maestoso portamento sembrava essere Giove. Si pensava già di offrir loro sacrifici, ma il giorno dopo vennero alcuni Giudei d'Antiochia e d'Iconio a perseguitarli con calunnie, ed il popolo così volubile li cacciò a colpi di pietra. Ritornati ad Antiochia si separarono: Barnaba ripassò a Cipro, e vi confermò i cristiani formati precedentemente, poi venne a predicare in Italia, finchè ritornò a Cipro a finirvi i suoi giorni.
3° PUNTO: La carità. — Egli aveva il cuore ardente e generoso di un discepolo e di un apostolo di nostro Signore. Dopo aver abbandonato tutto per nostro Signore, e per amor di lui dato tutto a poveri, egli ama tanto il Cristo che ne prende il nome; chiama se stesso cristiano, e dà questo nome ai convertiti d'Antiochia. E come è buono verso san Paolo! L'accompagna da Damasco a Gerusalemme, lo presenta agli apostoli, e vive con lui parecchi anni, dividendone le fatiche, i lavori, le privazioni, le persecuzioni. Si dedica ai gentili di Cipro, di Salamina, la capitale dell'isola, e tutto si adopera per santificarla. E' appunto a Salamina che nostro Signore, dopo averlo confermato nell'amore e nella carità, gli chiederà il sacrificio della vita. Infatti Barnaba aveva avuti tanti successi a Salamina che i Giudei ricalcitranti risolsero di perderlo. Ed egli divise quest'onore con nostro Signore; com'essi avevano crocifisso il Maestro, lapidarono il discepolo. Volevano poi bruciarne il corpo, ma le fiamme si rifiutarono, e lo lasciarono intatto, come avevano risparmiato san Giovanni il discepolo prediletto. Qualche secolo più tardi, nel 465 scoperto il suo sepolcro, per trasportare le reliquie a Costantinopoli, lo trovarono intatto; e sul petto trovarono il Vangelo di san Matteo, che egli aveva scritto di proprio pugno. I discepoli avevano messo accanto a lui l'Evangelo, che egli amava tanto.
Risoluzioni. — Ecco un bel modello da imitare. San Barnaba è un discepolo amabilissimo; è buono, pio, caritativo con il prossimo. Ha pure le virtù più austere; lo spogliamento dei beni, la vittoria su tutte le contraddizioni. Sul suo esempio voglio proprio scuotere la mia tiepidezza.
FIORETTO. — Recita qualche preghiera e fa qualche penitenza per far evitare, almeno oggi, un peccato mortale, in tutto il mondo.
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