UN ANNO CON IL SACRO CUORE
21° Giugno
SAN LUIGI GONZAGA (1568-1591)
Perchè piacque a Dio, fu amato da lui, e perchè tra i peccatori viveva altrove fu trasportato, fu rapito, affinchè la malizia non alterasse il suo spirito, o la seduzione non inducesse l'anima di lui in errore. Stagionato egli in breve tempo, compì una lunga carriera (Sap.IV, 11).
1° Preludio. L'amabile santo è stato amato dal Sacro Cuore, il quale lo ha chiamato ben presto.
2° Preludio. S. Luigi Gonzaga, insegnatemi a meritare l'affetto del Cuor di Gesù.
1° PUNTO: Il santo del Sacro Cuore. — San Luigi Gonzaga, è chiamato con ragione i] santo del Sacro Cuore. Egli succhiò forse questa devozione col latte materno, giacchè per un favore speciale la sua famiglia possedeva il sangue che era colato dalle ferite del Salvatore. Nelle azioni della vita era in unione continua col Cuor di Gesù, e, nove anni dopo la morte, santa Maddalena de' Pazzi in un rapimento, vide san Luigi Gonzaga nella gloria celeste. Quando si riebbe dall'estasi esclamò: «Oh! che gloria grande ha mai Luigi, il figlio d'Ignazio! E' un grande santo, ed un martire sconosciuto». Ed aggiungeva: «Quando Luigi era nella vita mortale scoccava incessantemente frecce d'amore verso il Cuor di Gesù». Possiamo anche vedere un segno provvidenziale nel fatto che il caro santo è morto nella notte seguente l'ottava del Corpus Domini, dopo mezzanotte, cioè nel giorno che nostro Signore avrebbe scelto per la festa del Sacro Cuore. Santa Margherita Maria lo considerava così bene come il santo del Sacro Cuore, che scelse precisamente il 21 giugno, giorno della morte e della festa di S. Luigi, per consacrarsi al Sacro Cuore in compagnia del beato de la Colombière. Il padre Croiset, così unito a S. Margherita Maria, nel primo libro che tratta ufficialmente della devozione al Sacro Cuore, indica il ricorso a san Luigi Gonzaga come un mezzo bellissimo per ottenere questa devozione.
2° PUNTO: Vita e preziosa morte di san Luigi. — Questo caro patrono della gioventù si è innalzato ad una grande santità. «Dopo il glorioso sant'Ignazio e san Francesco Saverio, diceva il beato Bellarmino, quantunque vi fossero già nella Compagnia perfetti religiosi e martiri eroici, Dio non ha fatto brillare nessuno con tanto fulgore quanto questo beato giovinetto». All'età di sette anni si consacrò a Maria, e cominciò a recitare tutti i giorni l'ufficio della Beata Vergine; a nove anni fece voto di verginità. Egli era la modestia stessa: amava la preghiera proprio come gli altri ragazzi amavano il gioco. Ebbe la ventura di ricevere la prima comunione dalle mani di san Carlo Borromeo, e d'allora si comunicò tutte le domeniche, consacrando tre giorni della settimana alla preparazione e tre al ringraziamento. Amava i digiuni, le discipline e l'astinenza proprio come un asceta. La preghiera era il suo rifugio abituale e diceva: «Non ho mai raccomandato a Dio, un affare grande o piccolo che non si sia concluso come l'avevo desiderato». E la sua preghiera era raccolta, senza distrazioni. Era ancora bambino, e già amava nostro Signore come un serafino; ed attingeva quest'amore nella meditazione della Passione e dell'Eucaristia. Durante il noviziato fu modello di tutti per la regolarità e per il fervore. Morì martire della carità: chiesto ed ottenuto d'andare a curare gli appestati, prese in quest'ufficio il germe della malattia, e la sera dell'ottava del Corpus Domini disse al Padre Provinciale: «Ce ne andiamo con gioia». Il Padre rispose: «Dove andate?» In paradiso» rispose il giovane santo. E spirò dopo mezzanotte con il sorriso sulle labbra.
3° PUNTO: L'apostolo del Sacro Cuore. — Tutto dedicato sulla terra all'amore di nostro Signore ed al culto intimo del Cuor di Gesù, il nostro santo ne divenne dall'alto il promotore e l'apostolo. Il 6 gennaio 1735, egli apparve con la beata de la Colombière e con altri santi servi del Sacro Cuore per confermare la missione affidata al padre di Hoyas, di promuovere in tutta la Spagna questo sacro culto. Il 9 febbraio 1765, tre giorni dopo l'approvazione dell'ufficio e della messa del Sacro Cuore da parte di Clemente XIII, egli venne dal cielo a dichiarare che quest'ufficio era ratificato e come prova della missione guarì Nicola Celestini, al quale disse: «Dietro mia istanza, Iddio ti guarisce, ma bisogna che tu ti applichi ad acquistare la perfezione religiosa, ed anche a sforzarti per tutta la vita di propagare la devozione al Sacro Cuore, devozione graditissima in cielo». Qualche giorno dopo, apparendo ancora, brillante di gloria, a un giovane orfano di Roma, guarì anche lui facendogli promettere d'onorare i sacri Cuori di Gesù e di Maria. Facciamo di lui il nostro caro e santo ausiliare nell'apostolato del Sacro Cuore.
Risoluzioni. — Caro santo, ottenetemi la grazia d'essere come voi unito al Cuor di Gesù e di lanciare incessantemente frecce d'amore a questo divin Cuore, con giaculatorie e con l'offerta fedele di tutte le azioni in spirito d'amore e di riparazione. Ai piedi del crocifisso e del tabernacolo voglio attingere, dietro il vostro esempio, il fervore dell'amore.
FIORETTO. — Sii oggi più paziente; al Divin Cuore. fa un'offerta delle tue croci
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