UN ANNO CON IL SACRO CUORE
8° Agosto
IL CUORE DI GESU' DI FRONTE AI MALATI ED AI SOFFERENTI
Gesù disceso con essi, si fermò alla pianura egli, e la turba dei suoi discepoli e una gran frolla di popolo... La qual gente era venuta per ascoltarlo e per essere sanata dalle sue malattie. E quelli che erano tormentati dagli spiriti immondi, erano risanati. E tutto il popolo procurava di toccarlo perchè scaturiva da lui virtù, la quale rendeva a tutti la salute (S. Luca, VI, 17).
1° Preludio. La compassione delicata o previdente di Gesù per i malati è inesprimibile. Egli guarisce in massa tutte le infermità che gli vengono presentate.
2° Preludio. Signore, il vostro cuore è infinitamente misericordioso, abbiate pietà di tutte le mie infermità, fisiche e morali.
1° PUNTO: Gesù è venuto sulla terra per guarire e consolare quelli che soffrono. — Il vecchio Simeone l'ha salutato al Tempio come la consolazione d'Israele. Nostro Signore applica a se stesso nel discorso di Nazareth questo passaggio del profeta Isaia: «Lo Spirito del Signore è sopra di me, perchè mi ha segnato con l'unzione; mi ha inviato ad evangelizzare i poveri, a guarire i cuori spezzati, ad annunciare la libertà ai carcerati, a rendere la vista ai ciechi, a liberare gli oppressi e pubblicare l'anno della misericordia del Signore e il giorno della retribuzione» — «E oggi, dice il Salvatore chiudendo il volume, si verifica il passaggio del Vangelo che avete appena finito di sentire» (S. Luca IV, 6). E che venne a fare al mondo, se non ad apportare una consolazione più grande ancora della disgrazia? Lo scopo della sua venuta è proprio quello di consolare quelli che soffrono, per cui moltiplica gli incoraggiamenti, i miracoli, i benefizi. Egli ha sofferto per consolarci, e per questo è anche morto, ed ha istituito la Chiesa con i sacramenti.
2° PUNTO: Il Cuor di Gesù e gli ammalati. — Gesù non guarisce un ammalato di tanto in tanto, ma opera guarigioni in massa ed in gran numero. A Cafarnao impone le mani a tutti gli ammalati che gli vengono presentati, e tutti guariscono (S. Luca V, 40). Qualche tempo dopo avviene questa scena commovente: una moltitudine considerevole l'ha seguito lungo il lago. La sua abitazione viene assalita da questa folla che gli presenta un gran numero di ammalati. Quando egli li guariva, una virtù usciva da lui. Ecco che questa volta giungono a scoprire il tetto della casa per giungere a presentare al Salvatore un paralitico steso sopra un lettuccio. Il Salvatore commosso dalla loro fede guarisce anche questo malato dopo tutti gli altri (S. Luca III). In occasione della prima pasqua opera tanti miracoli che un numero immenso di Giudei sono guadagnati alla fede (S. Giov. II, 23). Nella missione in Galilea guarisce ogni languore ed ogni infermità (S. Matt. V). Sul Monte delle Beatitudini folle immense d'infelici ammalati venuti dalla Giudea ed anche da Tiro e da Sidone sono guariti al solo toccarne la veste. Prima ancora della prima e seconda moltiplicazione dei pani Gesù guarì le folle degli ammalati e degl'infermi che si stringevano attorno a lui. Fin dal principio delle missioni di Perea nostro Signore rinnova, i miracoli delle missioni di Galilea, e ad ogni tappa avvengono guarigioni tanto splendide quanto numerose (S. Matt. XIX). «Ovunque Gesù arrivava, ci dice san Marco, nei villaggi e nelle città si posavano gl'infermi in mezzo alle pubbliche piazze, e lo scongiuravano di permetter loro di toccare almeno l'orlo del suo vestito» (San Marco VI). Gli apostoli inviati dal Maestro operarono in tutti i luoghi, e in suo nome, gli stessi prodigi (S. Matt. XI). Anche la domenica degli Ulivi, vediamo nostro Signore che guarisce ancora, sulla soglia del Tempio, i ciechi e gli zoppi che l'implorano (S. Matt.XXI).
3° PUNTO: Il Cuor di Gesù e gli afflitti. — Il Cuor di Gesù non è tenero solo verso gli ammalati, ma anche verso i sofferenti e gli afflitti. Quanto è buono con le anime provate dalla perdita dei cari, con Giairo la cui figliuola diletta è appena morta; con la povera vedova di Naim che conduce alla tomba l'unico figliuolo; con Marta e Maddalena che piangono il fratello! Egli è commosso fin in fondo all'anima, e piange. Le lacrime inteneriscono gli stessi Giudei. Allora fa appello alla divina potenza per risuscitare i morti. La compassione sopra Gerusalemme è immensa, egli piange sulle tribolazioni future di questa città ingrata e colpevole. In un momento di compassione infinita apre le braccia a tutti gl'infortuni: e Venite a me, dice, voi tutti che soffrite e siete oppressi sotto il peso del lavoro e del dolore, venite, ed io vi solleverò». Sulla strada del Calvario dimentica le povere sofferenze per compatire le donne di Gerusalemme, e le invita a piangere sui castighi che piomberanno sulla patria.
Risoluzioni. — Signore, colui che voi amate è infermo. Sì, io confido che voi amiate il mio povero cuore, malgrado le debolezze e le colpe. Voi me lo avete provato in mille modi. Ma questo mio povero cuore è malato. Io, Signore, sono povero, miserabile, spoglio di tutto, cieco ed affamato di fervore. Il vostro cuore è così misericordioso! Guaritemi, abbiate pietà di me.
FIORETTO. Ascolta, se puoi, ogni giorno e bene, la S. Messa.
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