UN ANNO CON IL SACRO CUORE
7° Ottobre
TERZA RIVELAZIONE - SANTA MARGHERITA VIENE INVESTITA DELLA GRANDE MISSIONE PUBBLICA
Ora questo giorno sarà memorabile per voi, e quel dì solenne del Signore lo festeggerete con perpetuo culto nelle venture vostre generazioni (Esodo, XII, 14).
1° Preludio. Dio ha domandato agli Ebrei di ricordarsi della liberazione dall'Egitto. Nostro Signore ci domanda di ricordarci dei suoi benefici nell'Eucaristia e delle nostre Ingratitudini.
2° Preludio. Signore, datemi la grazia di rispondere a tutto ciò che voi attendete da me per il culto del vostro divin Cuore.
1° PUNTO: Nostro Signore si lamenta dell'ingratitudine. — Questa terza grande rivelazione ebbe luogo nel giugno 1675 durante l'ottava del Corpus Domini. Essa domanda il culto pubblico del Sacro Cuore ed in particolare la festa annuale. S. Margherita era in ginocchio davanti i cancelli del coro, con gli occhi fissi al tabernacolo quando ricevette da Dio grazie eccessive d'amore, e si sentì presa dal desiderio di rendergli un compenso d'amore. Egli le parlò in questo modo: «Tu non mi puoi rendere amore più grande che facendo ciò che che ti ho già altre volte domandato». Poi scoprendole il divin Cuore: «Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini, che non ha risparmiato nulla, fino a consumarsi per manifestar loro l'amore, e che in cambio non riceve, dalla maggior parte di essi, che ingratitudini, irriverenze e sacrilegi, che freddezze e disprezzi nel Sacramento d'amore. Ma quello che maggiormente mi fa soffrire, è che la maggior parte sono cuori a me consacrati che mi trattano così» Nostro Signore esprime così tutta la tristezza: «Gli uomini sono ingrati, indifferenti. verso il Sacramento dell'amore, e questo avviene anche fra molte anime consacrate».
2° PUNTO : Il culto e la festa del Sacro Cuore. — Nella prima rivelazione nostro Signore aveva mostrato il Cuore separato sopra un trono luminoso, qui appare in persona mostrando il Cuore sul petto. È l'immagine che la Chiesa ha adottato, e che forma l'oggetto di un culto pubblico. Nostro Signore chiede per questo culto una festa annua, e, dice a S. Margherita Maria: «Ti domando che il primo venerdì dopo l'ottava del Corpus Domini sia dedicato ad una festa particolare in onore del mio Cuore, con comunione ed ammenda onorevole per riparare le indegnità che ha ricevuto mentre era esposto sugli altari» Qui non si tratta d'omaggi privati, ma di un vero culto liturgico. Il carattere di questa festa differisce da quello della festa del Corpus Domini. «Questa, dice il padre Croiset, si celebra con l'esposizione e la processione solenne del Santissimo Sacramento; quella del Sacro Cuore deve solennizzarsi con segni sensibili del più sincero e ardente amore per nostro Signore. L'amore che egli ha per noi trionfa nella prima di queste feste, mentre nella seconda deve trionfare l'amore che noi abbiamo per lui. In quella la Chiesa ci fa vedere mediante le solennità fino a qual punto Gesù Cristo ci ama e in questa noi dobbiamo mostrare alla faccia del cielo e della terra quanto sinceramente noi amiamo Gesù Cristo. La festa del Sacro Cuore è la festa della riconoscenza e della riparazione. Santa Margherita Maria s'applicò senz'indugi a corrispondere ai desideri di nostro Signore, e già nel 1687 venne presentata alla Santa Sede una supplica per la messa e l'ufficio; la Santa Sede affidò la cosa all'iniziativa dei vescovi, e nel 1689 il vescovo di Langres autorizzò la festa e l'ufficio. Lavoriamo senz'indugio e senza tregua come santa Margherita Maria per il trionfo del Sacro Cuore.
3° PUNTO: Promessa di grazie. — Nostro Signore appoggiò la sua domanda con le più larghe promesse di grazie dicendo: «Ti prometto che il mio Cuore si dilaterà per spandere con abbondanza le influenze del divin amore su tutti quelli che gli renderanno quest'onore o che procureranno che gli venga reso». Più tardi, quando la festa cominciò a celebrarsi, santa Margherita disse con trasporto alla Madre di Saumaise: «Ah, mia cara madre, quante grazie di santificazione e di salute ha sparso questo divin Cuore sopra i devoti in questo giorno di festa, e con quant'ardore confermerà le promesse che ha fatto in loro favore, affinchè non abbiano a perire!». S. Margherita Maria ha ripetuto più volte le promesse fatte da nostro Signore ai devoti del Sacro Cuore e particolarmente a chi ne celebra con fervore la festa. Le riassunse poi in una lettera al Padre Croiset: «Si, questo divin Cuore è un abisso d'ogni sorta di beni, in cui i poveri devono seppellire le necessità; è un abisso di gioia in cui dobbiamo seppellire tutte le tristezze; è un abisso d'umiltà per l'orgoglio, un abisso di misericordia per i miserabili e un abisso d'amore, in cui dobbiamo inabissare le miserie. Amen».
Risoluzioni. — Nostro Signore mi domanda assai più della semplice celebrazione della festa annuale del Sacro Cuore, mi domanda la consacrazione a questo divin Cuore, cioè il dono di tutto me stesso, il servizio costante, l'unione, l'abbandono continuo. Ed è appunto ciò che io, con la grazia sua, voglio fare.
FIORETTO: — Recita tre Angele Dei, e prega gli altri di avvertirti quando sbagli per temperamento
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