UN ANNO CON IL SACRO CUORE
16° Ottobre
LA DEVOZIONE DI SANTA MARGHERITA MARIA AL SANTISSIMO SACRAMENTO
Perchè la mia carne è veramente un cibo e il sangue mio veramente è bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, sta in me ed io in lui. Siccome mandò me quel Padre che vive, ed io per il Padre vivo; così chi mangerà me, vivrà anch'egli per me (S. Gilov., VI, 56).
1° Preludio. Santa Margherita Maria aveva gustato le bellezze del santissimo Sacramento, e non viveva più che per l'Eucaristia.
2° Preludio. Santa discepola del Sacro Cuore, ottenetemi la grazia d'amare smisuratamente l'Eucaristia.
1° PUNTO: Le visite al santissimo Sacramento. — La devozione al Sacro Cuore trascina con sè la devozione al Santissimo Sacramento. Si può dire che S. Margherita Maria vivesse dell'Eucaristia. Fin dalla più tenera età un'attrazione straordinaria la portava verso l'altare. Quando non era in casa si era sicuri di trovarla davanti al Tabernacolo, a guardare con amore quella porticina, e trattenendosi in ginocchio senza dir nulla, contenta di pensare che nostro Signore era là. Con gli anni quest'attrattiva cresceva sempre più, ed essa stessa giunse a dire: «Avrei passato giorni e notti intere senza nè bere, nè mangiare, e senza sapere ciò che io facessi, se non consumarmi davanti a lui come un cero ardente, per rendergli amore per amore; avrei creduto essere la più felice del mondo, se avessi potuto passare le notti, sola, davanti a lui». Dopo l'entrata in religione, Margherita Maria diede libero corso all'amore per l'ospite del Tabernacolo. La trovavano sempre occupata di questo divin oggetto, con una passione tale che si temeva che quest'applicazione avesse ad alterarne la salute. Essa economizzava il tempo quanto più poteva, al fine d'avere più momenti liberi per restare in cappella, ove la si vedeva assorta in adorazione profonda, con le mani giunte, senza fare un movimento. E noi, facciamo almeno ciò che prescrive il nostro regolamento?
2° PUNTO: L'adorazione del Santissimo Sacramento esposto. — I giorni di festa, in cui il Santissimo Sacramento era esposto, S. Margherita Maria stava tutta la giornata in cappella, in orazione. «Il desiderio di morire mi preme quanto mai; non saprei risolvermi a domandare a Dio gli anni che voi mi avete detto, a meno che ciò non sia a condizione che essi saranno tutti impiegati ad amare il Sacro Cuore del mio Gesù nel silenzio e nella penitenza senza più offenderlo, restando giorno e notte davanti al Santissimo Sacramento, ove questo divin Cuore forma la mia consolazione quaggiù. È questo il centro del mio cuore». Così scriveva S. Margherita Maria e cantava poi anche il suo amore per il tabernacolo: «Io sono un cero ardente «per Gesù nel Sacramento; «sarà mio grande contento «consumare tutta la vita, «come vero ardente cero, «qui dinanzi al Dio d'amor». Davanti al tabernacolo essa adorava, ascoltava, s'abbandonava all'espressione del più acceso amore, faceva riparazioni, indirizzava le più ardenti preghiere per sè, per il mondo, per la gloria di Dio, per la quale sospirava con il più grande ardore. Dal suo cuore uscivano questi accenti: «Sacro Cuor, dammi l'amore «da cui tanti vanno lontani, «senza darti il loro cuore, «per non essere fra catene. «Io però voglio esser sempre «prigioniera del tuo amor». La santa sposa del Salvatore aveva scelto come santa Maddalena la parte migliore, e si compiaceva di stare ai piedi del divino Sposo.
3° PUNTO: La santa Comunione. — Se la presenza di nostro Signore nel tabernacolo o sull'altare infiammava così questa santa anima, si può pensare ciò che poteva essere della santa comunione. Due grandi arsure la divoravano, quella del disprezzo, dell'annientamento, della sofferenza, e quella della santa comunione, in cui riceveva il «Dio del suo cuore, e il Cuore del suo Dio» Si sfogava con il dire: «Ho un così grande desiderio della santa comunione, che quando dovessi camminare sopra una strada di fiamme a piedi nudi, mi pare che non avrei a soffrire. Nulla è capace di darmi una gioia sensibile, fuorchè questo pane d'amore» Ma in modo particolare speciale attrattiva aveva per lei la comunione del primo venerdì del mese! E qual ardore metteva ancora in tutte le altre comunioni riparatrici che le veniva domandando nostro Signore! Gesù le aveva detto: «Quando io ti farò conoscere che la divina giustizia è irritata contro di loro tu verrai a ricevermi nella santa comunione e dopo avermi messo sul trono del tuo cuore, mi adorerai prostrandoti ai miei piedi. Mi offrirai al mio Eterno Padre come t'insegnerò, per calmarne la giusta collera e indurne la misericordia a perdonarli». Per esprimere il desiderio ardente per la santa comunione essa cantava: «Se dovessi dar la vita «per unirmi al Dio d'amore «vorrei pur restar ferita «cento volte in ogni dì»
Risoluzioni. — Se non amo l'Eucaristia come posso dire di amare il Sacro Cuore, se l'Eucaristia è il Sacro Cuore vivente fra di noi? Sarò dunque assiduo presso il Tabernacolo. Cercherò di visitarlo, adorarlo, riceverlo, il Dio dell'amore e della misericordia. Adorerò, ringrazierò, farò ammenda onorevole, indirizzerò ferventi preghiere per me, per il mondo, per la gloria ed il regno del Sacro Cuore.
FIORETTO: — Recita tre Ave Maria, Ripeti: Vergine purissima, pregate per noi. Esamina la tua purezza.
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