UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

19° Novembre

 

SANTA METILDE (1241-1298) 

 

Sorgi, mia diletta, mia speciosa, e vieni colomba mia, nelle fessure della pietra, nell'apertura della materia fammi vedere il tuo volto; la tua voce si faccia sentire alle mie orecchie, perché dolce è la tua voce e bello il tuo volto (Cant.II, 13). 

 

1° Preludio. S. Metilde merita veramente il bel titolo d'amica del Sacro Cuore, come l'ha meritato santa Geltrude, di cui fu la compagna e l'emula in questa devozione. 

 

2° Preludio. Grande santa, conducetemi con voi nel cavo della pietra, nel Cuore adorabile di Gesù. 

 

1° PUNTO: L'amica del Sacro Cuore. — Il libro delle rivelazioni di santa Metilde si è acquistato un gran valore nella Chiesa. La santa racconta in questo libro tutti i favori del Sacro Cuore a suo riguardo: e non è la Passione che vi tiene il primo posto, come nei libri di S. Margherita Maria, ma è piuttosto il mistero dell'Incarnazione. Questo mistero vi si manifesta più volte, ed è il Cuor di Gesù che vi appare come il simbolo dell'amore e delle effusioni divine. La devozione al Sacro Cuore, secondo santa Metilde, non è un atto accidentale; essa deve assorbire tutta la vita, tutta la religione. L'anima fedele deve essere tutta concentrata nel Sacro Cuore: deve offrirgli tutte le azioni, ed ispirarsi a tutte le intenzioni di Gesù. È per lui che essa loda la divina Maestà, e non ha più vita propria, poichè il Sacro Cuore vive in lei. Nostro Signore ha fatto di santa Metilde la vera amica del Sacro Cuore. Un giorno l'introito della messa cominciava con queste parole: «Venite, o dilette del Padre mio» ed ella disse a nostro Signore: «Ah! se io fossi nel numero di queste anime tanto benedette!». E nostro Signore le rispose: «Sta certa che tu sei una di loro; io ti do' in pegno il mio Divin Cuore, che tu custodirai sempre con te, e mi restituirai, come un testimonio, in quel giorno in cui s'adempirà il tuo desiderio! Ti do anche il mio Cuore divino, come una casa di rifugio, affinchè all'ora della morte non si apra davanti a te alcuna altra strada che quella del mio Cuore, nel quale verrai a riposare eternamente» 

 

2° PUNTO: La misericordia del Sacro Cuore. — Nostro Signore le manifestò sovente la misericordia del Cuore, ed un giorno le disse: «Se vuoi ottenere il perdono di tutte le negligenze nel mio servizio, abbi una tenera devozione verso il mio Cuore». Ed un'altra volta: «È con l'amore del mio Cuore che ti purificherò». Aperse allora il Cuore, ed ella ne vide uscire un fiume d'acqua viva: erano le acque del divino amore, l'anima di lei vi entrò, e ne fu subito lavata da tutte le colpe. In un'altra circostanza implorava misericordia per un'anima che camminava verso la rovina, e siccome la cara santa piangeva amaramente, nostro Signore le disse: «Figlia mia, puoi dire a quest'anima che se aspira alla conversione ed al perdono, può venirli a cercare nel mio Cuore» E vide allora la Carità, sotto forma d'una vergine celeste, intingere un diamante nel Cuor di Gesù e reiterare quest'azione al fine di mostrare che non vi è cuore così duro che il Cuore di Gesù non sappia rammollire. Il Salvatore le disse anche più tardi: «Chi vuol pregarmi con frutto per i peccatori, non ha che a pregarmi per l'amore del mio Cuore». Pregando per una persona malata di languore spirituale, ella vide quest'anima ammessa nel Cuore del Salvatore, il quale diceva: «Mi domandi ciò che desidera, proprio come un bambino lo chiede al babbo. Vuole l'umiltà, la purità? La prenda da me, e se ne adorni con grande confidenza nel mio amore». 

 

3° PUNTO : L'unione con il Sacro Cuore. — Nostro Signore ha insegnato a santa Metilde come a S. Margherita Maria l'unione costante con il divin Cuore. Le raccomandò di unirsi a lui in ogni cosa, in tutte le azioni. «Offri a Dio Padre tutte le intenzioni, le preghiere, i desideri, in unione ai miei, e tutto questo salirà a Dio, e gli piacerà, e formeranno una cosa sola, come parecchi profumi bruciati insieme non formano che un solo fumo che s'eleva dritto al cielo, e come il rame fuso con l'oro non rimane più un vile metallo». E si offerse a lei per supplente: «Ti do il mio Cuore perchè, mediante il suo amore, tu ami il tuo Dio e tutte le creature per Dio... con il mio Cuore tu potrai sempre lodarmi... Non affliggerti per l'insufficienza, tutto ciò che è mio è tuo». — «Allora, rispose Metilde, giacché io posseggo il vostro amore, io ve lo offro.» — «È così che si deve fare; tu dirai: O mio Dio, io vi lodo, supplite, vi prego, a tutto ciò che manca alla mia lode. Offrite per me al vostro Padre l'amore del vostro Cuore». Consolante dottrina che c'insegnano anche santa Geltrude e santa Margherita Maria! Nell'ultima malattia, avendo Metilde accettato di soffrire per «espiare tutto ciò che le creature hanno trascurato nel lodare il Signore», essa intese queste dolci parole: «Come le mie sofferenze hanno toccato il Cuore del Padre, così le tue sofferenze e la tua morte penetreranno nel più profondo del mio Cuore, e contribuiranno alla salute del mondo». Al momento della morte ella vide il Cuore del suo diletto presentarsi a lei ed assorbire il suo. 

 

Risoluzioni. — Con santa Metilde voglio darmi interamente al Cuor di Gesù e vivere in lui. Io metto il mio povero cuore, più duro della pietra, nella fornace del Cuor di Gesù, perchè si rammollisca; voglio attingere al divin Cuore l'umiltà, la purità, il fervore.

 

FIORETTO: — Vivi in unione con Dio, agendo, non a casaccio, ma con fini virtuosi e di gloria a Lui.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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