UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

 

26° Marzo

 

Giuseppe modello e patrono delle anime di vita interiore 

 

I. — Modello di vita interiore. Lo spirito di fede, nel più largo senso della parola, animò tutti i tratti della vita di Giuseppe. Assicura s. Bernardino da Siena che ebbe il dono della contemplazione nel suo più alto grado. Quale contemplazione! Nessun santo ebbe per ben trent'anni sotto il suo sguardo il verbo di Dio incarnato. Ma, ciò che l'occhio vedeva la mente penetrava sino al fondo. Mentre lo sguardo e la parola di Gesù lo rapivano, fasci di luce erompenti dall'alto gli svelavano i più profondi misteri. Quel complesso di meraviglie incomprese, che è la degnazione del verbo fatto carne, la redenzione del mondo, l'effusione della grazia attraverso la storia della Chiesa, gli riluceva allo sguardo, e in sé tutto l'assorbiva, come in un'estasi beata. La sua vita era un'altissima orazione continua. A noi non è dato di pervenire a questa sommità, che mette lo stupore in chi la contempla. Ma poiché la vita interiore dispone i suoi gradi, che si possono percorrere gradatamente, possiamo bensì farci animo, e sforzarci di ascendere in alto. Il primo passo sta nel togliere ogni impaccio che ci leghi ai beni della terra, poi, mediante il raccoglimento, il silenzio tenuto con amore, l'esercizio dell'orazione ben fatta e della presenza di Dio, potremo sulle ali dell'amore elevarci all'unione sempre più stretta con Lui. 

 

II. — Patrono della la vita interiore. — Sono molti i motivi, che traggono il cuore di Giuseppe a favore delle anime di vita interiore. Primeggia fra tutti il motivo della somiglianza, la quale è sorgente di amore. Che cosa rappresenta la santità di Giuseppe se non un esemplare perfetto di vita interiore? Egli visse di Gesù e con Gesù in una unità indissolubile, dopo quella di Maria. Egli guarda con occhio di compiacenza quelle schiere di anime che come lui si offrono tutte a Gesù, e vivono solo di Lui e per Lui. Nell'esercizio della vita interiore le anime si sforzano di amare, di glorificare quel Gesù, che formava tutto il suo bene; esse attuano nella maniera più bella il fine della sua missione quaggiù, di donare Gesù e di stabilire il suo regno nei cuori. Scrive al riguardo s. Teresa di Gesù: «Ho sempre veduto le persone, che hanno per Lui una devozione vera, sostenuta dalle opere, progredire nella virtù, perché questo celeste protettore favorisce in modo meraviglioso il progresso spirituale delle anime, che a Lui si raccomandano... Coloro che non trovano chi loro insegni a fare orazione, prendano per maestro questo ammirabile santo, e sotto la sua direzione vadano sicuri che non si smarriranno». Com'è consolante avere dopo Dio un'assistenza sicura nel cammino della perfezione! Molte le insidie, a ogni passo pericoli, riluttante e fiacca la nostra natura. Ma uno sguardo a s. Giuseppe, la mano fiduciosa alla sua paterna guida ne garantirà il conseguimento di quelle grazie efficaci, che ci condurranno sicuramente alla meta da Dio segnata. 

 

Fioretto: Eleggere s. Giuseppe come direttore spirituale invisibile dell'anima propria, studiarne la condotta nei vari tratti della vita, e proporsi di ricorrere al suo aiuto, in ogni dubbio o bisogno della vita spirituale. Confrontare spesso la propria condotta con quella di Giuseppe. 

 

Giaculatoria: S. Giuseppe, esemplare e patrono delle anime pie, intercedi per noi. 

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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