UN ANNO CON SAN GIUSEPPE
1° Maggio
LA CONOSCENZA DI DIO - SUO FONDAMENTO
Gesù Cristo, la sapienza di Dio incarnata, conobbe meglio di ogni altro uomo la distanza infinita che separa Dio dall'uomo; perciò l'Uomo-Dio fu il più umile fra tutti e poté proporsi come vero e primo modello di umiltà. Maria SS., sede della Sapienza, fu dopo Gesù la creatura più umile, e per la sua umiltà fu sollevata alla dignità di Madre di Dio, perché Egli ha rivolto i suoi sguardi all'umiltà della sua serva (Luc. 1, 48). S. Giuseppe, viene il terzo dopo Gesù e Maria nella scuola della umiltà ed è il primo fra tutti gli altri uomini, perché più d'ogni altro illuminato dalla grazia, introdotto nei più sublimi misteri, più di ogni altro conobbe chi è Dio e chi è l'uomo. Ammesso alla scuola immediata dello stesso Verbo incarnato per lo spazio di trent'anni, ammaestrato nello studio della divinità, emulando in terra l'estatica contemplazione dei Serafini del cielo, poté farsi della maestà divina un concetto di molto superiore a quello di tutti i grandi pensatori e contemplativi; egli lo andò perfezionando di giorno in giorno a mano a mano che accumulava nel suo cuore i tesori delle divine lezioni. Così, procedendo negli anni, procedeva nella cognizione della propria bassezza e sempre più sentiva il proprio nulla. Ben sapeva egli di essere fornito a dovizia delle più nobili prerogative di natura e di grazia, che lo sollevavano al disopra degli altri uomini, ma alla chiara cognizione di Dio, che illuminava la sua anima, quelle doti sublimi scomparivano come le stelle più fulgide dinanzi allo splendore del sole. Perciò S. Giuseppe fu grandissimo ed umilissimo; il primo fra gli uomini per verace sapienza, e perciò appunto il primo fra tutti per sincera umiltà.
PREGHIERA PER TUTTO IL MESE DI MAGGIO
San Giuseppe, eletto da Dio per essere lo sposo purissimo di Maria e il padre putativo di Gesù, intercedi per noi che ci rivolgiamo a te. Tu che fosti il fedele custode della sacra famiglia, benedici e proteggi la nostra famiglia e tutte le famiglie cristiane. Tu che hai sperimentato nella vita la prova, la fatica e la stanchezza, aiuta tutti i lavoratori e tutti i sofferenti. Tu che avesti la grazia di morire tra le braccia di Gesù e di Maria, assisti e conforta tutti i moribondi. Tu che sei il patrono della santa Chiesa, intercedi per il Papa, i Vescovi e tutti i fedeli sparsi nel mondo, specialmente per coloro che sono oppressi e che soffrono persecuzione per il nome di Cristo.
FIORETTO: - Abbi pazienza nel sopportare i cattivi.
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(Per il mese di Maggio gli scritti sono tratti da: San Giuseppe - meditazioni - del Venerabile Eugenio Reffo)