UN ANNO CON SAN GIUSEPPE
24° Maggio
LA PREVISIONE DELLA PASSIONE
Dal momento che S. Giuseppe conobbe essere Gesù il Redentore del mondo, le sacre Scritture da lui meditate gli rivelarono la sua futura Passione: egli comprese meglio che gli altri Israeliti i vaticini di Davide e d'Isaia, e seppe che si sarebbero avverati nel suo Gesù. La profezia di Simeone fece in lui più distinta la cognizione del martirio di Gesù, e da quel giorno anche il suo cuore fu trapassato dalla spada che trafisse il cuore di Maria. Più tardi Gesù stesso parlava a Maria ed a Giuseppe della sua passione, e, come fece poi fra Mosè ed Elia sul Tabor, discorreva con essi della sua morte, che doveva compiersi in Gerusalemme (Luc. 9, 30). Andando a Gerusalemme indicava loro l'Oliveto, il Pretorio di Pilato, la Via dolorosa, il Calvario. Tali rivelazioni faceva, non a strazio del cuore paterno, ma per farlo partecipe del merito di tutta la sua passione. Egli amava troppo il suo padre putativo per non concedergli la grazia, largita poi a tanti altri santi, di soffrire la stessa passione con lui. Abramo sospirò di vedere il giorno del Redentore; lo vide e ne tripudiò (Giov. 8, 56): il patriarca S. Giuseppe vide egli pure il giorno del suo Signore: vide le sue ignominie e i suoi dolori e se ne dolse per tutta la vita. Egli non volle, né poté mai stornarne il pensiero: questo l'oggetto della sua assidua contemplazione. Gesù disse con Davide: Sta sempre dinanzi a me il mio dolore (Salmo 37, 18); e sempre al cospetto di S. Giuseppe fu presente lo spettacolo della Passione: le altre sue pene durarono qualche tempo, e poi scomparvero: questa non cessò mai, non gli diede mai tregua, né di, né notte: nel suo cuore era eretto il Calvario, e su quello piantata la croce, la croce stessa di Gesù. Tale meditazione, che trasse tanti sospiri e lagrime, ai santi più cari a Dio, faceva provare a San Giuseppe in se stesso i dolori medesimi della Passione: egli la sentiva, e la compassione fu reale in lui, non metaforica, perché veramente egli patì con Gesù, e con Gesù si atterrì alla vista dei peccati degli uomini, causa della sua morte; e provò le tristezze di Gesù per le ingratitudini di tanti redenti a sì caro prezzo e per la rovina di infiniti peccatori. Compatì insieme i dolori di Maria, e al tormento che ne risentiva si aggiunse il dolore di sapere con certezza che egli non si sarebbe trovato presente alla futura Passione, e che non avrebbe potuto né difendere, né consolare Gesù e Maria in quei giorni di tanta angoscia, egli che era disposto a soffrire per essi non una, ma mille morti.
PREGHIERA PER TUTTO IL MESE DI MAGGIO
San Giuseppe, eletto da Dio per essere lo sposo purissimo di Maria e il padre putativo di Gesù, intercedi per noi che ci rivolgiamo a te. Tu che fosti il fedele custode della sacra famiglia, benedici e proteggi la nostra famiglia e tutte le famiglie cristiane. Tu che hai sperimentato nella vita la prova, la fatica e la stanchezza, aiuta tutti i lavoratori e tutti i sofferenti. Tu che avesti la grazia di morire tra le braccia di Gesù e di Maria, assisti e conforta tutti i moribondi. Tu che sei il patrono della santa Chiesa, intercedi per il Papa, i Vescovi e tutti i fedeli sparsi nel mondo, specialmente per coloro che sono oppressi e che soffrono persecuzione per il nome di Cristo.
FIORETTO: - In ogni evenienza, tanto più se sfavorevole, ripetiamo: Tutto per Gesù. Recitiamo le Litanie di San Giuseppe.
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