UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

 

1° Ottobre

 

S. Giuseppe, sposo della SS. Vergine

 

San Giuseppe scelto tra tutti gli uomini come sposo di Maria, pregate per noi.

 

I. La prima e più essenziale attribuzione di s. Giuseppe è l'essere sposo della santissima ed augustissima Vergine Maria. Egli non è che padre adottivo di Gesù Cristo, ma è verissimamente sposo della santa Vergine. È stato scelto tra mille, tra diecimila, tra tutti gli uomini all'onore di questo privilegio. Una pia tradizione reca che al momento in cui la santissima Vergine dovette fare scelta d'uno sposo, e molti aspirando per legittima pretensione a tale onore, Giuseppe, benchè in pari diritto, se ne stava per modestia in disparte; quando improvviso il Cielo si pronunzia; ed ecco il bastone dell'umile Patriarca, come altra volta la verga d'Aronne, coprirsi di foglie, e d'odorati fiori; graziosi simboli delle virtù eminenti, che han fatto cadere la scelta dell' Onnipotente sopra s. Giuseppe, per la custodia del tesoro più prezioso, dopo l'umanità santa di Gesù Cristo, ch'abbia mai posseduto la terra. Questo tesoro apparteneva a Dio e agli uomini, ma d'una maniera specialissima a s. Giuseppe per quel sacro legame, che confondendo diritti e affezioni annodava Giuseppe a Maria. Ammiriamo questo privilegio; congratuliamocene con il nostro glorioso protettore. Ripetiamogli quelle parole, che egli dovette spesse volte indirizzare a sè stesso: Sposo di Maria! sposo di Maria! quale onore! qual grazia! quale responsabilità!

 

II. Una prima riflessione pratica scaturisce per noi dalla dottrina racchiusa nel primo punto della nostra meditazione. S. Giuseppe non si è approssimato a Gesù che per l'intermezzo di Maria; non è stato giudicato padre di Gesù che per il suo titolo di sposo di Maria; le grazie, i privilegi di s. Giuseppe sono dunque essenzialmente connessi ai rapporti ch'egli ha con Maria. Verità importante, massime nell'applicazione che ne facciamo ai Cristiani, e in particolare a noi. Maria dev'essere l'anello dei nostri rapporti con Gesù; Maria gli ha dato la nascita, onde s'assomiglia a noi, e noi divenimmo figli di Maria per l'adozione fatta al Calvario. Andiamo quindi a Gesù mediante Maria, e andiamo a Maria mediante il glorioso protettore s. Giuseppe; amiamo veder passare per il cuore e per le mani materne di Maria, o per il cuore e per le mani di s. Giuseppe, se abbiamo invocato lui, le grazie che ci scendono dal cielo e dal cuore di Gesù. Abbiamo una tenera devozione per l'augusta Vergine Maria; teniamoci felici e alteri di tutti i legami che ci stringono a lei.

 

III. Quale onore! diciamo noi con san Giuseppe che si allietava del glorioso titolo che lo univa a Maria, quale responsabilità vi abbiamo aggiunta; ma insieme quale grazia! Queste tre parole si applicano ad ogni vocazione soprannaturale ricevuta da Dio; il prete, il religioso, la religiosa debbono dire pensando alla loro vocazione: Quale onore! ma insieme quale responsabilità! e devono incoraggiarsi aggiungendo: Quale e quanta grazia! Il semplice cristiano deve comprendere per sè stesso tutto il valore di queste parole, e sapersele applicare. La vocazione al Cristianesimo, mediante il battesimo è il primo e il più essenziale di tutti i privilegi. Quale onore! deve dire un Cristiano pensando al suo battesimo: figlio di Dio e della Chiesa! fratello e coerede di Gesù Cristo! tempio e dimora dello Spirito santo! Ma insieme quale responsabilità? Possedere così preziosi tesori, e portarli in vasi così fragili! il battesimo non ci toglie la concupiscenza. Non monta; giacché Egli si rassicura dicendo: qual grazia! Sì; la grazia sovrabbonderà con la misericordia e con l'amore, e Dio trionferà nella confessione della nostra stessa miseria e fragilità. Questa grazia sovraeminente non sarà solo per noi: noi ne faremo profittare anche gli altri; e una folla di anime ci sarà debitrice della salute e della sua eterna felicità.

 

PREGHIERA
O san Giuseppe, o mio santo protettore, fate che questo primo esercizio torni a favore dell'anima mia! Voi che conduceste Gesù Cristo nella sua infanzia, conducete me, proteggete me nei giorni avvenire, che anticipatamente vi offro e vi consacro. Conducetemi fino a Maria e fino a Gesù; conducete Gesù e Maria infino a me, deh! aiutatemi a conoscere meglio Maria, a conoscere meglio, amare, e servire Gesù, Gesù, il Verbo divino ammutolito, il figlio unico di Dio divenuto figlio dell'uomo, e benchè fanciullo, pieno di grazia e di verità.

 

RISOLUZIONI
1. Rinnovare durante la giornata le precedenti riflessioni.
2. Ripetere di quando in quando l'invocazione: «S. Giuseppe, sposo della santissima Vergine pregate per noi, e quest'altra: Gesù, Maria, Giuseppe.

 

SACRIFICI DA COMPIERE
Spirito: Reprimere la propria curiosità nelle letture e nelle conversazioni.
Volontà: Piegarsi oggi alla volontà delle persone di casa.
Sensi: Non mangiare fuori pasto. 
Recitare un Pater, Ave e Gloria, e tre volte: s. Giuseppe pregate per noi.

 

(Per il mese di Ottobre gli scritti sono tratti da: Il mese di san Giuseppe esercizio per ciascun giorno del mese di marzo per mons. de Langalerie vesc. di belley - Venezia tipografia merlo 1877)

 

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