NOVENA ALLA BEATA PANACEA
(Inizio: 18 Marzo - Ricorrenza: 27 Marzo)
Per Novara inizio 26 Aprile
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PRIMO GIORNO
Avviso: La presente Novena è un estratto del libretto composto e ciclostilato in proprio dalla Parrocchia ‘sant’Antonio abate’ in Quarona VC. Si ringraziano per la gentile concessione il Parroco don Matteo Borroni e l'autore dei testi don Alessandro Cosotti. Al termine della Novena trovate il link al sito della Parrocchia di Quarona.
+ Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.
LA BEATA PANACEA: UN NOME DA SCOPRIRE
Dalla vita della beata Panacea
Il nome Panacea vuol dire: rimedio universale, capace di risolvere ogni problema, di correggere ogni difetto, di guarire da ogni male. Questo nome fu dato nel lontano 1368 da Lorenzo De Muzzi originario di Cadarafagno e Maria Gambini oriunda di Ghemme alla loro primogenita.
Riflessione
Il Battesimo è il primo dei sette sacramenti, forse quello che ‘tiene di più’: a confronto sono molto meno praticati l’Eucaristia, la Riconciliazione, l’Unzione degli ammalati e perfino il Matrimonio! Fortunatamente ogni volta che in una famiglia c’è la gioia di una nuova vita, ecco portarla al fonte battesimale, perché quella vita diventi il principio di una vita eterna. A volte si canta: ‘Il Signore ha messo un seme all’inizio del mio cammino’; come non pensare che la Beata Panacea quel seme di vita eterna l’ha accolto, amato, curato e fatto crescere? Il frutto della sua fedeltà alle promesse battesimali è ancora fresco dopo 650 anni! Quel seme parlava di lei e parla di noi: parlava di lei, Panacea, che ha sanato tutti i suoi mali; parla di noi, che ci affidiamo a Panacea affinché ci soccorra nei nostri mali, malattie, difficoltà e miserie.
Proposito:
Pensiamo oggi alla grazia del nostro Battesimo e ringraziamone Dio; chiediamo l’intercessione della Beata Panacea per essere fedeli alle promesse del nostro Battesimo; cerchiamo di vivere il significato del nostro nome o di imitare il santo di cui portiamo il nome.
(...)
Preghiera alla Beata Panacea
O Dio, Eterno Padre, tu che all’umile fanciulla Panacea, candido fiore sbocciato sui monti valsesiani, hai dato la sapienza del cuore e la fortezza del martirio, concedi anche a noi, per sua intercessione, la grazia di saper corrispondere al tuo amore accettando con mansuetudine le prove della vita, uniti alla passione del tuo Figlio per la salvezza di tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.
(clicca e scrivi il nome della Beata Panacea nell'apposito campo)
- FINE DEL GIORNO -
SECONDO GIORNO
+ Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.
LA BEATA E LA SUA FAMIGLIA
Dalla vita della beata Panacea
Lorenzo, il padre di Panacea, è contadino – o forse artigiano calzolaio e la mamma Maria è casalinga. Risiedono a Quarona nel cantone del Vich. Nonostante le ristrettezze economiche nella casa regna l’armonia. Sono gli anni in cui la Valsesia è spesso visitata dai frati francescani e domenicani, che predicano un modello di vita ascetica incentrata sui valori della charitas, della patientia e della sequela christi. Ciò influirà molto sulla formazione religiosa di Panacea. Quando Panacea ha tre anni sua mamma Maria muore; il padre allora sposa Margherita Galloggi di Locarno, da cui ha un’altra figlia.
Riflessione
C’è una preghiera nel rito del Matrimonio cristiano che recita così: ‘Dio, per rivelare il disegno del tuo amore hai voluto adombrare nella comunione di vita degli sposi l’amore di Cristo per la sua Chiesa’. La Beata Panacea avrà senz’altro respirato nella prima infanzia questo amore; quello tra mamma Maria e papà Lorenzo, che le ha indicato l’amore più grande, quello di Dio, fonte di ogni amore puro. Questo amore in lei fu così interiorizzato al punto da non esaurirsi mai, nemmeno quando l’odio si scatenò contro di lei. In effetti amore significa nonmorire e noi oggi ci sentiamo ancora amati da Panacea, ‘angelo che tutti vuole
amare’.
Proposito:
Riflettiamo oggi sul nostro amore, soprattutto in famiglia; proviamo a fare un esame di coscienza su quanto amore e perdono riceviamo e quanto amore e perdono sappiamo donare agli altri.
(...)
Preghiera alla Beata Panacea
O Dio, Eterno Padre, tu che all’umile fanciulla Panacea, candido fiore sbocciato sui monti
valsesiani, hai dato la sapienza del cuore e la fortezza del martirio, concedi anche a noi, per sua intercessione, la grazia di saper corrispondere al tuo amore accettando con mansuetudine le prove della vita, uniti alla passione del tuo Figlio per la salvezza di tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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- FINE DEL GIORNO -
TERZO GIORNO
+ Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.
LA BEATA E LA SUA COMUNITÀ PARROCCHIALE
Dalla vita della beata Panacea
La sua gioia più grande, nei rari momenti di libertà, è quella di raccogliersi in preghiera nella Chiesa di San Giovanni sul monte. Entrando tra quelle mura, accolta dalle figure dei santi e soprattutto da quell’enorme San Cristoforo, Panacea si sente protetta e serena e lascia che il suo cuore si abbandoni fiducioso al dialogo con Dio, che sente vicino in ogni momento della giornata ed a cui dedica ogni suo gesto.
Riflessione
L’Eucaristia è il cuore della vita di Dio, perché ci parla di amore, di silenzio e di dono: il Padre ci dona il Figlio, il Figlio si dona per amore e lo Spirito Santo è amore che abbraccia chi si ama. L’Eucaristia è il cuore della vita della Chiesa e di ogni nostra Parrocchia: intorno all’Eucaristia ogni Domenica ci ritroviamo come una grande famiglia; per l’Eucaristia ci chiediamo perdono; mossi dall’Eucaristia ci mettiamo a servizio dei poveri; insegniamo col catechismo l’Eucaristia; facciamo discernimento sul cammino illuminati dall’Eucaristia. L’Eucaristia è stata il cuore ed il nutrimento della vita della Beata Panacea: una vita piena di amore, di silenzio, di scelte coraggiose, di dono e di perdono.
Proposito:
Facciamo il serio proposito di non mancare mai alla Messa domenicale; di riconoscere tutti i presenti come nostri fratelli di fede; di parteciparvi attivamente; di pensare che vi si rinnova il dono della vita di Gesù per noi.
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Preghiera alla Beata Panacea
O Dio, Eterno Padre, tu che all’umile fanciulla Panacea, candido fiore sbocciato sui monti
valsesiani, hai dato la sapienza del cuore e la fortezza del martirio, concedi anche a noi, per sua intercessione, la grazia di saper corrispondere al tuo amore accettando con mansuetudine le prove della vita, uniti alla passione del tuo Figlio per la salvezza di tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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- FINE DEL GIORNO -
QUARTO GIORNO
+ Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.
LA BEATA E LA SUA VITA SUI MONTI
Dalla vita della beata Panacea
Panacea, che la perdita della mamma ha reso ancora più matura per i suoi pochi anni, aiuta il padre e la matrigna nelle faccende domestiche e nella cura degli animali e dei campi. Tutte le sere scende al piano con il gregge, la lana filata ed il fascio di legna, sempre troppo scarso per la matrigna. Nessuno si spiega come panacea possa svolgere ogni giorno tutto quel lavoro senza l’aiuto di qualcuno e trovando persino il tempo per pregare.
Riflessione
La vocazione è innanzitutto ascolto di una voce. La Beata Panacea nella vita sui monti ci insegna ad imitarla: a salire sul ‘monte alto’ della nostra interiorità per raggiungere il nostro Tabor; a far tacere le voci che ci tentano di scendere; a non avere paura del silenzio; a dire come lei: Amo il silenzio, perché mi parla di molte cose! Non a caso i sacri monti sono posti in alto: ci avvicinano a Dio, ci chiedono la fatica della salita, ci aiutano a ridimensionare la frenesia di ciò che non conta. Anche noi allora in questi momenti ‘alti’ avremmo la possibilità di orientare la nostra vita secondo il volere del Signore, perché ne avremo sentito la voce delicata, che ci indica dove sta la nostra vera felicità.
Proposito:
Proviamo nei giorni rimanenti di questa novena a fare almeno dieci minuti di visita al Santissimo nella nostra chiesa parrocchiale e chiediamo nel silenzio di saper compiere le nostre scelte come risposta vocazionale alla Parola di Gesù.
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Preghiera alla Beata Panacea
O Dio, Eterno Padre, tu che all’umile fanciulla Panacea, candido fiore sbocciato sui monti
valsesiani, hai dato la sapienza del cuore e la fortezza del martirio, concedi anche a noi, per sua intercessione, la grazia di saper corrispondere al tuo amore accettando con mansuetudine le prove della vita, uniti alla passione del tuo Figlio per la salvezza di tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.
(clicca e scrivi il nome della Beata Panacea nell'apposito campo)
- FINE DEL GIORNO -
QUINTO GIORNO
+ Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.
LA BEATA E LE DIFFICOLTÀ
Dalla vita della beata Panacea
Ciò che più desta meraviglia è l’infinita pazienza di Panacea nei confronti della matrigna, che non perde occasione di renderle la vita sempre più amara e pesante. Oltre ad obbligarla a pascere il gregge ed a filare una quantità spropositata di lana, la matrigna impone a Panacea di raccogliere ogni giorno un grosso fascio di legna, pena i rimproveri e le percosse feroci. La gente del Vich teme per la vita di Panacea.
Riflessione
Un antico adagio classico della spiritualità cristiana recita: Per Crucem, ad Lucem. Oggi qualcuno scrive: Hai presente quando la sabbia scotta ed a te non importa, perché stai correndo verso il mare? Ecco, bisognerebbe vivere così! Riconosciamo che il discorso delle beatitudini ci affascina, ma viverlo ci impegna non poco… La Beata Panacea è ‘beata’ perché ha vissuto le otto beatitudini più l’ultima… ed ora ne gode la ricompensa nei cieli.
Proposito:
Cerco tra le nove beatitudini quella più adatta a me ed alle mie difficoltà; provo a ripeterla per attingere forza quando il male attorno a me sembra prevalere.
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Preghiera alla Beata Panacea
O Dio, Eterno Padre, tu che all’umile fanciulla Panacea, candido fiore sbocciato sui monti
valsesiani, hai dato la sapienza del cuore e la fortezza del martirio, concedi anche a noi, per sua intercessione, la grazia di saper corrispondere al tuo amore accettando con mansuetudine le prove della vita, uniti alla passione del tuo Figlio per la salvezza di tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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- FINE DEL GIORNO -
SESTO GIORNO
+ Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.
LA BEATA E LA PREGHIERA
Dalla vita della beata Panacea
Nella quiete della Chiesa di San Giovanni, dove ha ricevuto il battesimo, Panacea ripensa alla sua infanzia, alla mamma perduta troppo presto, di cui si accorge di non ricordare il volto, ma che sente vicina nella comunione dei santi. La predicazione dei frati esortava a seguire l’esempio del Signore ed a sforzarsi di entrare per la porta stretta (mt 7,13), che conduce alla salvezza. Queste parole si scolpiscono nel cuore di Panacea, che le sente rivolte specialmente a sé. La forza di esserne all’altezza è la preghiera che Panacea continuamente eleva a Dio.
Riflessione
La Preghiera ci ricorda che col Battesimo abbiamo ricevuto il sacerdozio comune: Cristo ha fatto del nuovo popolo di Dio un regno di sacerdoti per Dio suo Padre (Ap 1,6). È il diritto e dovere di parlare a Dio per il bene del suo popolo, quasi stando nel mezzo. Ma cosa significa questo nostro ‘servizio sacerdotale’, come si dice in ogni Messa? Ci aiuta il cardinal Martini a comprenderlo: L'intercessore è qualcuno che sceglie di vivere secondo il progetto di Dio, che spera fermamente che esso si verifichi anche negli altri. È una persona che ha cura realmente dei suoi fratelli e delle sue sorelle e desidera che essi vivano secondo la volontà di Dio. Perciò la presenza di molti intercessori è anche un mezzo per realizzare una comunità che corrisponda al piano di Dio.
Proposito:
Mi impegno a trasformare la mia preghiera fatta di richieste per me in una preghiera ‘sacerdotale’ per il bene della mia comunità e per la conversione di chi non vive la volontà di Dio.
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Preghiera alla Beata Panacea
O Dio, Eterno Padre, tu che all’umile fanciulla Panacea, candido fiore sbocciato sui monti
valsesiani, hai dato la sapienza del cuore e la fortezza del martirio, concedi anche a noi, per sua intercessione, la grazia di saper corrispondere al tuo amore accettando con mansuetudine le prove della vita, uniti alla passione del tuo Figlio per la salvezza di tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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- FINE DEL GIORNO -
SETTIMO GIORNO
+ Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.
LA BEATA E LA SUA CARITÀ OPEROSA
Dalla vita della beata Panacea
In paese si raccontano cose straordinarie su Panacea. Si dice che non si sia mai vista una ragazza dal cuore così nobile e generoso. Pare che Panacea si privi del pane per condividerlo con i più poveri e bisognosi; che raduni attorno a sé i coetanei per parlare loro del Padre che è nei Cieli. Ciò che più meraviglia è la sua infinita pazienza e mansuetudine nei confronti della matrigna.
Riflessione
Quando si parla di Carità si parla del cuore più profondo dell’esistenza di Dio: Dio è Amore (1 Gv 4,8). Quando si legge: Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro (Mt 7,12), si racconta quel che Dio continuamente compie dall’eternità e quel che solo Dio è stato in grado di fare. La Beata Panacea ci ha dimostrato come anche una creatura può amare con il Cuore di Dio a patto che viva profondamente unita a Lui, che lasci battere il proprio cuore all’unisono col Cuore di Dio. Allora sarà una Carità di lunga durata eterna perché non viene dalla nostra volontà, ma da quella di Dio. La Beata ci invita ad affondare le nostre radici in Dio per portare i frutti che Egli desidera da ciascuno di noi
Proposito:
Mi informo di tutte le iniziative di Carità nella mia parrocchia e provo a sostenerne almeno una secondo le mie possibilità economiche, di tempo, di competenze e soprattutto con la mia preghiera.
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Preghiera alla Beata Panacea
O Dio, Eterno Padre, tu che all’umile fanciulla Panacea, candido fiore sbocciato sui monti
valsesiani, hai dato la sapienza del cuore e la fortezza del martirio, concedi anche a noi, per sua intercessione, la grazia di saper corrispondere al tuo amore accettando con mansuetudine le prove della vita, uniti alla passione del tuo Figlio per la salvezza di tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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- FINE DEL GIORNO -
OTTAVO GIORNO
+ Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.
LA BEATA E IL SUO MARTIRIO
Dalla vita della beata Panacea
A primavera inoltrata una sera Panacea, radunato il gregge, si attarda un poco presso il sasso dove era solita pregare. Il tempo passa, gli animali intanto si avviano verso il paese seguendo altri pastori; il sole tramonta, Panacea è ancora lassù, mentre il gregge è già nell’ovile. In preda ad una furia senza limiti, la matrigna raggiunge Panacea e, vedendola in ginocchio in preghiera, la strattona per i capelli buttandola a terra e la uccide colpendola violentemente con la rocca, cioè il bastone che la ragazza usava per filare e le cacciò tre fusi nel capo e nella gola.
Riflessione
Avere per patrono un martire è una grazia eccezionale, che sostiene la fede e tiene viva la speranza! È come se la Beata Panacea ed i Martiri dicessero: Si sono illusi di toglierci la vita, ma la vita che Dio ci ha donato non avrà mai fine, perché è vita eterna! E questa è pura fede cristiana unita alla forza della testimonianza! Per questo si dice: Sanguis Martyrum, semen Christianorum est (il sangue dei Martiri ha sempre moltiplicato il numero dei Cristiani), perché non c’è un messaggio più potente di quello firmato col proprio sangue! È la paradossale logica cristiana del seme… è la promessa più grande di Gesù!
Proposito:
Chiedo l’aiuto della Beata Panacea quando la mia fede vacilla e la speranza non sostiene le mie giornate; con la Beata Panacea provo ad imparare a buttare il cuore oltre l’ostacolo.
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Preghiera alla Beata Panacea
O Dio, Eterno Padre, tu che all’umile fanciulla Panacea, candido fiore sbocciato sui monti
valsesiani, hai dato la sapienza del cuore e la fortezza del martirio, concedi anche a noi, per sua intercessione, la grazia di saper corrispondere al tuo amore accettando con mansuetudine le prove della vita, uniti alla passione del tuo Figlio per la salvezza di tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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NONO GIORNO
+ Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.
LA BEATA E NOI
Dalla vita della beata Panacea
Il fascio di legna accanto a Panacea morta prende fuoco da sé stesso e senza consumare; le campane di San Giovanni si mettono a suonare a distesa; la matrigna si uccide lanciandosi nel vuoto; il padre Lorenzo non riesce a smuovere il corpo di Panacea dal luogo del martirio. Alla presenza del Vescovo Oldrado il corpo si lascia sollevare e posare su un carro, che lo porta al piano; le vitelle da latte che lo trainano si fermano dove ora sorge una piccola Chiesa. Poco dopo gli animali si avviano verso Ghemme fino al campo dove era morta la mamma di Panacea; dopo una breve sosta proseguono fino alla tomba di mamma Maria, accanto alla quale viene sepolta Panacea, giunta al termine del suo pellegrinaggio terreno.
Riflessione
A conclusione della Novena in onore della Beata Panacea riflettiamo sulle parole con cui si conclude il Vangelo di Matteo: Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Mt 28,20). Se la Novena finisce, la presenza di Dio accanto a noi non avrà mai fine! Anche la Beata non cesserà di intercedere per noi, perché viviamo con fede, speranza e carità; viviamo una vita sacramentale intensa; una vita in pace con tutti.
La Beata ci chiede di avere uno sguardo diverso sulla vita: uno sguardo da Cristiani che seguono l’esempio del Signore Gesù. Con questo sguardo potremo guarire da tutte le nostre ferite e da tutti i nostri peccati. E noi continueremo sempre a cantare alla nostra Beata: Noi qui ci ritroviamo per dirti con calor: / A te vogliam donare per sempre i nostri cuor!
Proposito:
Mi impegno a prendere tra le mani un ‘buon libro’ all’anno: la vita di un santo, o gli scritti di un santo, o un libro di spiritualità cristiana o di approfondimento su uno dei sette Sacramenti oppure me lo faccio consigliare dal mio parroco.
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Preghiera alla Beata Panacea
O Dio, Eterno Padre, tu che all’umile fanciulla Panacea, candido fiore sbocciato sui monti
valsesiani, hai dato la sapienza del cuore e la fortezza del martirio, concedi anche a noi, per sua intercessione, la grazia di saper corrispondere al tuo amore accettando con mansuetudine le prove della vita, uniti alla passione del tuo Figlio per la salvezza di tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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Leggi anche:
Link al sito della Parrocchia di Quarona:
https://www.parrocchiaquarona.it/
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