03 OTTOBRE

 

SAN DIONIGI L'AREOPAGITA

m. 95 c.

 

Dionigi viene citato da Luca come uno dei pochissimi ateniesi che seguirono Paolo dopo il discorso all’Areopago. Un altro Dionigi, vescovo di Corinto del II secolo, scrive che l’Areopagita fu il primo pastore di Atene. Fu, poi, confuso con l’omonimo protovescovo martire di Parigi, la cui festa cade il 9 ottobre. Sotto il nome di Pseudo-Dionigi va l’autore (forse un monaco siriaco del V-VI secolo) di celebri scritti largamente diffusi nel Medioevo: tra essi il «De coelesti Ierarchia» e il «De divinis nominibus». In essi si afferma che Dionigi avrebbe visto l’eclissi della Crocifissione e assistito alla Dormizione di Maria. Perciò furono attribuiti all’antico ateniese. (Avvenire)

 

 

PREGHIERA

 

Gloria a Te, o Dionigi, che gli onori dell'Areopago lasciasti per la follia della Croce e al Cristianesimo nascente portasti il contributo dell'ingegno e della elevata condizione sociale. A questo secolo superbo dica il tuo esempio che la Fede, lungi dall'essere avversa alla scienza, la invoca e innalza e che è fatale pregiudizio quello che dalla Religione distoglie le classi più alte della società. Ricordati che noi siamo parte di quel gregge che l'Apostolo delle genti ti affidava, elevandoli a Pastore della Chiesa e perciò tu sei il patrono nato di questa Città. Al tuo patrocinio, reso più forte da quello della Regina di Capocolonna, noi affidiamo le sorti della Patria nativa la cui grandezza è insuperabile dalla sua Fede religiosa. Benedici, o Santo Patrono, i nostri campi e il nostro mare, chi è proposto alla pubblica cosa e tutti indistintamente i cittadini. Benedici il nostro Vescovo, tuo degno successore, e il Clero che lo aiuta nel difficile arringo. Solleva la mano paterna sulla balda gioventù che cresca buona e timorata di Dio, e, nella tua larga benedizione, ritrovi ognuno il pegno sicuro della propria salvezza. Così sia.

 

preghiera al retro di un vecchio santino

 

 

 

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