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UN ANNO CON DON ALBERIONE

2° Maggio

IL CITTADINO 

 

Voi certamente siete stati chiamati alla libertà, o fratelli, però questa libertà non la riducete ad occasione per vivere secondo la carne, ma servite gli uni agli altri per la carità dello spirito, perchè tutta la legge si compendia in questa sola parola: Ama il prossimo tuo come te stesso. Or se vi mordete e mangiate a vicenda, guardate di non finirvi (Gal. 5, 13-15). 

 

1. La società civile è il terzo ambiente in cui il fanciullo viene a trovarsi. In essa deve vivere la sua vita civile, partecipare ai beni sociali; compiere una missione e guadagnarsi il Paradiso. La società civile è conforme alla volontà di Dio che fece l'uomo socievole. Essa risulta dalla moltitudine di cittadini e dall'autorità che governa; ed ha per fine il benessere di quaggiù, da conseguirsi con mezzi comuni. Non vi è potere che non venga da Dio; e verso il potere tutti hanno doveri di sudditanza. E chi rappresenta il governo ha l'ufficio di dare al popolo leggi sagge. Ogni cittadino deve trovare nell'osservanza delle leggi la libertà per svolgere la sua attività; per vivere secondo coscienza ed elevare la sua condizione umana e cristiana. Tutti concorrono al bene comune; la comunità provvede i mezzi necessari per ciascuno dei cittadini. Gesù fu il miglior cittadino esemplare, confermò la società civile, indicò il progresso di essa. 

 

2. La Chiesa rispetta tutte le forme di governo; ma ogni governo è per il bene comune. L'assolutismo, il dispotismo, il liberalismo, il comunismo sono contrari al bene dei cittadini; perciò contro la Divina Volontà. Chi governa è nella società il padre, su l'esempio del padre di famiglia. Deve specialmente distribuire equamente i pesi ed i beni. Tutti i cittadini hanno doveri: concorrere a dare buoni governanti con il loro voto se vi sono elezioni dei rappresentanti del popolo; concorrere con i tributi alle spese comuni; difendere la pace interna e il territorio da nemici esterni; osservare le leggi e rispettare i concittadini. Hanno diritti: che le leggi siano giuste; che si promuovano tutte le iniziative tendenti ad elevare il tenore di vita, intellettualmente, economicamente, moralmente; che si provveda ad una retta amministrazione della giustizia; che sia assicurata una vita pacifica nella tranquillità dell'ordine; e ciascuno possa compiere i suoi doveri religiosi, famigliari.

 

3. Tanti meriti si faranno: a) I governanti, gli uomini dell'ordine, i soldati, gli amministratori della giustizia. Tali uffici sono continuo esercizio della giustizia e della carità. b) I sudditi nell'osservanza delle leggi, compiono i loro doveri in spirito di obbedienza, come Gesù volle pagato il tributo per Sè e per Pietro. c) Tutti i cittadini: poichè nelle relazioni sociali, nei commerci, nella convivenza civile tra operai e datori di lavoro, nella vita del comune si ha una continua pratica di umiltà, di rispetto di buon esempio, di misericordia spirituale e corporale. 

 

ESAME. - Sono io un buon cittadino? Come adempio i doveri della mia posizione in società? Per mia parte concorro a migliorarla? 

 

PROPOSITO. - Sono cittadino di una patria: sarò servo delle sue leggi; sarò fratello ai fratelli. 

 

PREGHIERA. - Signore di tutti e di tutto, benedite la mia patria. Datele buoni governanti, cittadini devoti, leggi savie, pace interna, progressivo benessere. Benedite le belle istituzioni affinchè la gioventù cresca sana; la politica sia onesta; le istituzioni sociali siano conformi al Vangelo ed alla Chiesa. Che io sia un buon cittadino nella patria terrena; e possa essere un felice cittadino in cielo. 

 

FIORETTO: - Supplica Maria che ti ottenga la grazia di vincere un tuo difetto in questo mese.

 

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