.

.

Cappellina Home  

 

UN ANNO CON DON ALBERIONE

30° Giugno

ZELO - V 

 

Se avete dunque qualche consolazione in Cristo, se qualche conforto della carità, se qualche comunione di spirito, se viscere di compassione, rendete perfetta la mia gioia, stando concordi con la stessa carità, di un solo animo e di un solo sentimento. Nulla fate per picca o per vana gloria; ma con umiltà ciascuno consideri gli altri come superiori, e non guardi al proprio interesse ma a quello degli altri (Fil. 2, 1-4). 

 

Apostolato disciplinato. 

 

1. La Chiesa per mezzo del Papa e dei Pastori dirige tutto il lavoro di apostolato in generale. Essa ha una gerarchia, quale Gesù Cristo volle darle. Gli uomini non possono cambiare ciò che è divinamente stabilito. Negli eserciti vi è un ordine di gradazione e una disciplina: ognuno deve stare al suo posto. I Pastori in capo: gli educatori, i maestri, le associazioni di Azione Cattolica, i singoli individui nella loro sfera d'azione sono sottomessi. L'apostolato senza disciplina è una forma religiosa di egoismo. Sono da escludersi le stolte concorrenze, le gelosie, i desideri del comando. Sono da escludersi pure le ingerenze intempestive, le dispute per viste personali, il disertare il campo per protesta o per scoraggiamento. Sempre umile, l'apostolo vero è convinto che ognuno deve portare un sassolino soltanto al grande edificio; che il merito è proporzionato al ben fare; che avrà sempre un grande frutto chi compie bene la propria parte. 

 

2. Moltiplicare progetti, lavorare secondo particolari vedute, isterilirsi in sforzi inutili, invadere il campo altrui, pretendere di fare ciò che è superiore... ecco tante forme di indisciplina. Lavorare invece di buon animo nel proprio solco, essere fedeli al programma, evitare le critiche, ricorrere alla preghiera; rimediare con la pazienza costante: ecco le caratteristiche di un apostolato che sarà benedetto. Troppo spesso vi è zelo più per riformare gli altri che noi stessi; più acume nel suggerire quel che si dovrebbe fare che volontà nell'eseguire; più pessimismo che fiducia in Dio; più scuse per far nulla che spirito di sacrificio; più voglia di lavorare in estensione che in profondità. L'Azione Cattolica è la partecipazione dei laici all'apostolato gerarchico: ciò implica una vera sottomissione, una profonda umiltà, una generosa volontà di assecondare le direttive della Gerarchia Cattolica. 

 

3. Signore, datemi fede: che io comprenda e creda che la salvezza delle anime è cosa soprannaturale. Perciò io devo lavorare come se il frutto dipendesse da me; ma tutto attendere dal Signore perché realmente tutto è di Dio. Spesso, forse, ho messo più fiducia nel mio sforzo, abilità, industria, denaro che non nel Signore. Spesso ho data più importanza all'effetto, al rumore esterno che non alla vera santificazione delle anime. 

 

ESAME. - Sono di coloro che spendono piú energie contro l'autorità che nel vero lavoro di salvazione? Oppure nel silenzio operoso ed amoroso seguo quanto l'Autorità dispone? 

 

PROPOSITO. — Quanto sono buoni i passi di coloro che portano il bene, portano la pace vera! Esaminerò spesso se tali siano tutti i miei atti. 

 

PREGHIERA. - Signore, Voi incoronate i soldati vittoriosi; perciò il Vostro Apostolo diceva al suo discepolo: «Soffri e lavora come un buon soldato di Geni Cristo». Anche morendo, come Voi, o Gesù, come i Vostri apostoli, il fedele Vostro seguace vince: «morire è un guadagno». Fate che brilli sempre sopra di me questa fede di amore e di vittoria. 

 

FIORETTO: — Recita tre atti d'amor di Dio: "Mio Dio, io vi amo!", e proponi di ripetere tutti i venerdì un ossequio al Sacro Cuore. 

 

 

Oggi hai fatto il fioretto? scrivi il tuo nome e offri una rosa a Gesù e Maria SS. CLICCA QUI

 

 

il Chiostro: indice meditazioni