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UN ANNO CON DON ALBERIONE

18° Luglio

(CITTADINI DELLA CHIESA)

 

Se vi adirate, guardatevi dal peccare: il sole non tramonti sopra l'ira vostra né fate posto al diavolo. Chi rubava non rubi piú, ma faccia piuttosto con le sue mani qualche onesto lavoro per aver di che dare ai bisognosi (Efes. 4, 16-18). 

 

1. La parabola del Vangelo (..) ci presenta in un quadro espressivo l'atteggiamento del mondo di fronte a Gesù ed alla Sua Chiesa. Molti non accolsero Gesù nè L'accolgono; altri poi, pur venendo a Lui, non sono uniti a Lui con la grazia; ma quanti Gli sono fedeli partecipano ai Suoi beni spirituali ed eterni. Ecco il Vangelo: «In quel tempo Gesù parlava ai principi dei Sacerdoti e Farisei in parabole: Il regno dei cieli è simile ad un re, il quale fece le nozze a suo figlio. E mandò i servi a chiamare gli invitati alle nozze; ma questi non volevano venire Mandò ancora altri servi, dicendo: Dite agli invitati: ecco il mio pranzo è apparecchiato, si sono ammazzati i buoi e gli animali ingrassati, e tutto è pronto, venite alle nozze. Ma quelli non se ne curarono, andando chi al campo, chi al negozio. Altri poi, presi i servitori, li oltraggiarono e li uccisero. Udito l'avvenuto, il re pieno d'ira, mandò le sue milizie a sterminare quegli omicidi e dar fuoco alle loro città. Quindi disse ai suoi servi: Le nozze sono pronte ma gli invitati non ne erano degni. Andate dunque ai crocicchi delle strade e quanti troverete chiamateli alle nozze. E usciti per le strade, i servi di lui radunarono quanti trovarono, buoni e cattivi, e la sala delle nozze fu piena di convitati. Or entrato il re a vederli, vi notò un uomo che non era in abito di nozze. E gli disse: Amico, come sei entrato qua senza la veste da nozze? E colui ammutolì. Allora disse il re ai servi: Legatelo, mani e piedi e gettatelo fuori nel buio, ivi sarà pianto e stridor di denti. Perchè molti sono i chiamati e pochi gli eletti» (Mt. 22, 14). 

 

2. Il Re è Dio Padre, che celebra le Sue nozze unendo il Cristo alla Sua Chiesa, dice San Gregorio Magno. Egli inviò due volte i Suoi servi ad invitare a Gesù Cristo ed alla Chiesa gli uomini: cioè i profeti dell'Antico Testamento; e gli Apostoli nel Nuovo Testamento. Ma trovarono gli uomini indifferenti al Messaggio Divino, perchè assorbiti nelle cose materiali, nelle preoccupazioni del denaro, dei piaceri e delle ambizioni. Trovarono anche uomini ostili, che misero a morte i profeti, e martirizzarono gli Apostoli. Ma nulla è più pericoloso al mondo che rigettare il Cristo: significa votarsi alla rovina materiale e morale, dolorosa e ignominiosa; è la fine. Il Signore, allora, invita per mezzo dei servi i poveri e gli infelici. Ed entrano buoni e cattivi nella Chiesa di Dio. Andò poi il re a visitare i commensali e trovò un uomo che non aveva la veste nuziale. Purtroppo nella Chiesa vi sono dei cristiani che aderiscono al corpo, ma non all'anima: vivono in peccato. Anche questi saranno condannati. E così, dopo il giudizio, la Chiesa Celeste risulterà dei soli eletti. «Molti sono i chiamati, pochi gli eletti» (Mt. 22, 14). I cattivi andranno nelle tenebre esteriori. 

 

3. Siate benedetto, o mio Dio, che mi chiamaste all'intimità gaudiosa con Voi, facendomi, nel Battesimo, cittadino della Chiesa! Tanti altri avrebbero forse corrisposto meglio di me, vi avrebbero amato di più, obbedito di più. Voi tuttavia sceglieste me: Vi ringrazio di avermi fatto cristiano; membro di Gesù Cristo. 

 

ESAME. - Sono stato fedele alla grazia? Ho sempre portato la veste nuziale? Sono membro sano od infermo? Come considero il mondo? La mia condotta è degna delle nozze con l'Agnello divino nella Chiesa? 

 

PROPOSITO. - Sono cittadino della Chiesa: ne mediterò sempre la nobiltà e i doveri. 

 

PREGHIERA. - Perdono, o mio Dio, per la grande mia cecità. Io non considero abbastanza il mondo da un giusto punto di vista. «Beato il popolo il cui Signore è il suo Dio». Non sono fortunati i popoli più ricchi e potenti, ma i popoli più cristiani. L'innocenza è la prima ricchezza; possedere Dio e il tuo Cristo nella Chiesa è la prima civiltà. Per ogni uomo la prima ricchezza è la divina grazia. L'ingegno, il denaro, la stima, la salute, sono beni secondari. Signore, che io abbia sempre questa luce e questo tesoro. «Domine, ut videam!». 

 

FIORETTO: — Prega S. Michele di combattere con te; recita nove Gloria in onore degli Angeli.

 

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