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UN ANNO CON DON ALBERIONE

6° Dicembre

LA PREGHIERA - VI 

 

Siate perseveranti nell'orazione e vegliate in essa rendendo grazie, e pregando insieme anche per noi (Col. 4,2-3). 

 

1. Sii fedele sino alla morte ed avrai la corona eterna (Ap. 2,10). La respirazione è necessaria e deve continuare sino al termine della vita; se viene impedita, ecco la morte. Ugualmente si deve dire dell'orazione che è il respiro della vita soprannaturale; se viene a mancare, l'anima muore spiritualmente. Dice il Concilio di Trento che l'uomo giustificato, senza uno speciale aiuto di Dio, non può perseverare in grazia; ma persevererà ricevendo tale particolare aiuto. Ora, per meritarlo, il gran mezzo è la preghiera, come dice S. Agostino: «Impetrare supplicando». Occorre, cioè, pregare ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, ogni anno: «Bisogna sempre pregare senza stancarsi mai». (Lc. 18,1). Ad una continuata catena di orazione da parte del cristiano, corrisponderà una continuata catena di grazie da parte di Dio; per cui finalmente si arriva al Cielo. 

 

2. Dice il Divino Maestro: «Vigilate in ogni tempo pregando» (Lc. 21,36). E per farci comprendere tale necessità, Gesù raccontò due parabole: l'amico che va a cercare pani dall'amico di notte, e picchia finchè ottiene. Il giudice iniquo che si mosse a far giustizia ad una vedova per togliersi l'importunità delle sue insistenze. Perciò conchiude Cornelio A Lapide: «Il Signore ci vuole nella preghiera perseveranti sino all'importunità». Così, perseverando a chiedere, la cananea ottenne la guarigione della figlia. E perciò San Paolo ci esorta: «Prendete l'elmo della salvezza con continua preghiera e supplica, pregando in ogni tempo, e perseverando con insistenza. Pregate senza interruzione. Nella preghiera siate costanti» (Ef. 6, 17-18). S. Tommaso nota: «Dopo il Battesimo è necessaria una continua preghiera se davvero si vuole la salute eterna». E S. Bellarmino scrive circa la perseveranza finale: «E' da chiedersi ogni giorno per ottenerla ogni giorno». 

 

3. Medito le parole di S. Giovanni Crisostomo sul fatto della cananea: Quando dico ad uno: Prega il Signore, supplica, scongiura, egli mi risponde: Ho pregato una volta, due volte, tre volte, dieci, venti, e non ho ricevuto. Ebbene, fratello, non cessare, finchè sia esaudito. La preghiera ha per scopo l'esaudimento. Cesserai di pregare quando avrai ricevuto; anzi neppure allora dovrai cessare, ma continuare. S. Ambrogio scrive: «Chi prega sempre preghi; che se non può sempre pregare almeno ne abbia il desiderio e le disposizioni». 

 

ESAME. - La perseveranza è la condizione che più spesso viene a mancare. Ed io come mi comporto? Non sono forse irregolare? 

 

PROPOSITO. - Mi determino chiaramente le preghiere che voglio fare ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, ogni anno: poi vi sarò fedele, nonostante la naturale incostanza. 

 

PREGHIERA. - Gesù Maestro, datemi il Vostro spirito di orazione. Quali preghiere partivano dal Vostro Cuore al presepio, nella casa di Nazaret, nelle notti insonni, nel Getsemani, sulla Croce! E l'ultime Vostre parole furono preghiere: Padre, nelle tue mani raccomando il mio spirito. Datemi la santa perseveranza! Mattino e sera, spesso nel giorno e nel corso della notte, mai taccia il mio labbro; mai si addormenti il mio spirito. Sempre: Deus in adiutorium meum intende; Domine, ad adiuvandum me festino. 

 

FIORETTO: - Recita tre Ave Maria; pratica la purità.

 

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