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UN ANNO CON DON ALBERIONE

14° Dicembre

LO STATO RELIGIOSO 

 

Or io, che sono prigioniero del Signore, vi scongiuro di avere una condotta degna della vocazione che avete ricevuta, con tutta umiltà, con mansuetudine, con pazienza, con carità, sopportandovi gli uni gli altri, studiandovi dì conservare l'unità dello spirito con il vincolo della pace, un sol corpo, un solo spirito, come ad una sola speranza siete stati chiamati con la vostra vocazione (Efes. 4,1-4). 

 

1. I fedeli possono trovarsi nella condizione di semplici cristiani, o di religiosi, o di Sacerdoti. Lo stato religioso è un modo stabile di vita, nel quale, oltre all'osservanza dei comandamenti, si tende alla perfezione. I mezzi sono: la pratica dei voti di povertà, castità, obbedienza nella vita comune, in un Istituto approvato dalla Chiesa; praticando i doveri speciali dell'Istituto. Per aspirare alla vita religiosa occorre che già si sia data prova di vita cristiana, mediante l'osservanza dei comandamenti, l'amore alla preghiera, la fuga del mondo, una fede viva ed operosa. Se poi si farà udire un'interiore inclinazione, un desiderio costante, un invito divino ad una maggior santità, allora vi è la vocazione religiosa. E' una chiamata divina: Si vis perfectus esse..., se vuoi essere perfetto, lascia tutto, vieni e seguimi, ed avrai un gran tesoro in cielo. Vi sono Istituti di vita contemplativa in cui il religioso attende direttamente solo alla propria santificazione; vi sono Istituti di vita attiva in cui il religioso oltre che alla propria salvezza, lavora anche per la salvezza delle anime del prossimo. 

 

2. Questo stato viene da Gesù Cristo. Egli invitò alla pratica dei consigli evangelici. Alla povertà: Se vuoi essere perfetto, va, vendi quanto hai; dà ai poveri il prezzo ricavato ed avrai un tesoro in cielo. Con questo Egli non comandava, ma consigliava la povertà volontaria. Alla castità perpetua: Vi sono di coloro che si obbligano a vivere perfettamente puri per acquistare il Paradiso. Chi ha la grazia di capire, capisca. S. Paolo spiegò il pensiero del Divin Maestro: Intorno alle vergini non ho comando del Signore, ma do un consiglio come uomo che ha ricevuto dal Signore la grazia di essere fedele. Alla obbedienza perfetta: «Se qualcuno vuoi venire dietro di me, rinneghi se stesso, porti ogni giorno la sua croce, e mi segua» (Mt. 16, 24; Lc. 9, 23). «Vieni e seguimi» (Mt. 19, 21). Inoltre Gesù Cristo tracciò, con i Suoi santissimi esempi, la via della perfezione. Egli visse perfettamente povero, dal presepio al Calvario; la Sua fu una vita di perfettissima purezza; praticò un'obbedienza totale dalla culla sino alla morte di croce. Ancora: la grazia da Gesù Cristo acquistata è un valido aiuto non solo per osservare i precetti, ma ancora per osservare i consigli di perfezione da Lui dati. Di più: Gesù Cristo conferì alla Chiesa il potere di reggere il popolo cristiano e di guidare le anime al Cielo ed alla perfezione. La Chiesa in tutti i tempi indirizzò nella via della santità religiosa molte anime di buona volontà. 

 

3. Ognuno è libero di aspirare alla vita religiosa, purchè abbia l'idoneità, la retta intenzione e sia libero da impedimenti. Il religioso incontra meno pericoli, ha minor numero di tentazioni, cade più di rado, si rialza più presto, ha maggior intimità, con Dio, raccoglie più meriti, è più libero nel servizio di Dio, muore più tranquillo, ha una più grande gloria in Paradiso. 

 

ESAME. — Il religioso ha un dovere principale: tendere alla perfezione. I semplici fedeli hanno il dovere di rispettare, onorare, amare le anime consacrate a Dio. Nel mio stato ho compiuto bene la parte che mi spettava? 

 

PROPOSITO. — Riguarderò la vita religiosa come un segno di predilezione ed uno stato di perfezione. 

 

PREGHIERA. — Gesù Maestro, la Vostra Chiesa è un giardino per deliziosa varietà di fiori, cioè di anime elette, figlie della Vostra predilezione. E' una ricchezza di modi di tendere alla santità, ed una abbondanza di iniziative e di opere di zelo. Noi Vi supplichiamo: moltiplicate i chiamati; siano tutti santi; producano frutti copiosi nella Vostra Chiesa. Allontanate il serpente insidioso, liberateli dalla tiepidezza, date loro un costante fervore, perchè fiorisca sempre la regolare osservanza e consolino il Vostro Cuore Divino, tanto amareggiato dai peccati e dalle freddezze di molti cristiani. 

 

FIORETTO: - Fissati un confessore stabile; apri interamente il cuore a lui. Sei tranquillo sulle tue confessioni?

 

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