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UN ANNO CON DON ALBERIONE

27° Dicembre

S. GIOVANNI EVANGELISTA 

 

Stava uno dei discepoli, quello da Gesù prediletto, posando sul seno di lui. A questo fece cenno Simon Pietro, e chiese: Di chi parla? E quello, posato com'era sul petto di Gesù, chiese a lui: Signore, chi è mai (Gv. 13, 23-25). 

 

1. Giovanni, figlio di Zebedeo, fratello di Giacomo il maggiore, fu prima discepolo del Battista. Poi, mentre stava con il padre e con il fratello a rassettare le reti, venne chiamato da Gesù Cristo; subito Lo seguì. Fu discepolo prediletto del Divin Maestro perché vergine. Nell'ultima cena posò il capo sul petto adorabile di Gesù, e, sul Calvario, ebbe l'ufficio di sostituire Gesù nei doveri verso Maria. Dopo l'Ascensione, con Pietro fu a capo della Chiesa di Gerusalemme, andò in Samaria e rimase in Palestina. Dopo la morte di Maria si recò ad Efeso e governò le Chiese dell'Asia. Perseguitato da Domiziano, a Roma, fu calato in una caldaia d'olio bollente; ma miracolosamente uscì illeso. Fu esiliato nell'isola di Patmos dove scrisse l'Apocalisse. Morto Domiziano, tornò ad Efeso dove morì centenario. Scrisse pure il quarto Vangelo e tre lettere. 

 

2. S. Girolamo dice che S. Giovanni scrisse il suo Vangelo per mostrare l'origine divina e la divinità di Gesù Cristo. S. Clemente Alessandrino dice che mentre i tre primi evangelisti mostrano largamente la natura umana di Gesù Cristo, S. Giovanni Lo mostra Figlio di Dio e Messia. S. Giovanni è il discepolo dell'amore e delle intimità con Gesù Cristo e con la SS. Vergine; perciò scrisse un Vangelo che secondo S. Agostino «trascende le regioni degli Angeli e va diritto a Dio a. «E' scritto con penna di amore, dopo aver meditato per tanti anni i palpiti e le parole del Divino Maestro. E' il vero biografo di Gesù; ed ha per simbolo l'aquila che si eleva su tutto. 

 

3. Medito il Vangelo di S. Giovanni. Vi trovo un'armoniosa unità che si svolge attorno alla frase del prologo: «La luce splendette nelle tenebre (è Gesù); e le tenebre (il mondo) non la compresero» (Gv. 1, 5). Si combatte una grande lotta tra la luce e le tenebre. Prima la luce è accolta dai buoni e splende tranquilla a Gerusalemme, in Giudea, in Samamaria e nella Galilea. Poi la luce è contrastata dalle tenebre; a Gerusalemme e in Galilea. Quindi le tenebre, riescono a coprire alquanto la luce in un apparente trionfo; finché nella gloria della risurrezione splende definitivamente la luce nel trionfo d'amore e di vita. Si chiude con il primato di Pietro, luce inestinguibile per il mondo. Vivacità, profondità, sublimità, veracità ammiriamo in questo Vangelo. 

 

ESAME. - Amo, adoro, leggo il Vangelo? 

 

PROPOSITO. - Terrò sempre con me il testo del Vangelo. 

 

PREGHIERA. - «Per la parola del Vangelo siano cancellate le mie iniquità. La lettura del Vangelo sia per noi salute e protezione. Gesù Cristo, Figlio di Dio, ci spieghi le parole del Vangelo». 

 

FIORETTO: - Recita tre Pater al Santo: chiedigli la purezza e la carità.

 

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