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UN ANNO CON DON BOSCO

19° Gennaio

25) Perchè il Figliuolo di Dio si fece uomo?

 

Il Figliuolo di Dio si fece uomo per salvarci, cioè per  redimerci dal peccato e riacquistarci il Paradiso. 

 

113. - Il prezzo dell'anima. 

 

Domenico Savio frequentava le lezioni di latino presso il Professor  Bonzanino. Due tra i suoi scolari un giorno vennero a contesa tra loro,  poi alle ingiurie, e si scaldarono tanto che finirono per sfidarsi a sassate.  Savio, conosciuta la cosa, fece di tutto per calmarli, ma invano. Allora  egli concepì un'idea veramente eroica. Chiese in qual posto avrebbero  eseguito il duello, ed espresse il desiderio di essere presente. La proposta fu accettata. Si avviarono ai prati della Cittadella. I due rivali si  misero allora in posizione, impugnando le pietre. A questo punto Savio  disse: ,  — Prima che adempiate la vostra sfida voglio che adempiate anche la condizione da voi accettata, che io mi son riservato di farvi conoscere  in questo luogo. — E trasse fuori un crocifisso, e, tenendolo in alto,  disse: — Fissate quest'immagine, e gettando la pietra contro di me,  dite: Gesù innocente morì perdonando, io, peccatore, voglio offenderlo  e fare vendetta! — Ciò detto, si inginocchia davanti al più infuriato, e  dice: — Fa il primo colpo contro di me.  .Questi, che non si aspettava una simile proposta, impallidì e:  — No, non ho niente contro di te, anzi sono pronto a difenderti  se qualcuno ti facesse del male.  Domenico poi corse dall'altro e disse le medesime parole. Anche  questo rimase sconcertato. Allora Savio:  — Voi siete pronti ad affrontare anche un grave pericolo per difendere me, che sono una miserabile creatura, e non siete capaci di perdonarvi un insulto, una derisione, per salvare l'anima vostra, che costò il  sangue del Divin Redentore, e che voi andate a perdere con questo  peccato? — Ciò detto, si tacque, tenendo sempre il crocifisso alto in  mano, con gli occhi bagnati di lacrime.  A tale spettacolo di carità e di zelo i due compagni furono vinti.  « In quel momento — asserì uno di loro, — io fui intenerito; un freddo mi corse per tutte le membra, e mi sentii pieno di vergogna per aver costretto un amico sì buono a usare misure estreme, per  impedire l'empio nostro divisamento ».  Pochi giorni dopo i due condiscepoli, già riconciliati tra loro, si andavano pure a riconciliare col Signore, mediante la santa Confessione.  (M. B. v, 275 segg.). 

 

114. - La messe dei Salesiani (sogno). 

 

Gesù Cristo, facendosi uomo, ci riacquistò il Paradiso, ma volle  che la buona novella giungesse a tutti gli uomini per lo zelo e il sacrificio dei Missionari. Il sogno che riportiamo ci mostrerà la messe che  Dio ha affidato nell'America ai figli di Don Bosco. Il sogno fu fatto a  S. Benigno, la notte del 30 agosto 1883. In una camera vede molte persone  sconosciute, che discutono sulle terre di missione. Accolgono Don Bosco  con bontà. Luigi Colle (giovane di Tolone, amico di Don Bosco, morto  in concetto di santità), gli vuol dare a nome di Dio un po' di lavoro. Gli  fa tirare una corda numerata secondo i gradi geografici di latitudine fino  al 47°, ove c'è un nodo. Dopo la corda continua, ma divisa in cordicelle  che vanno in tutte le direzioni:  — Tieni a mente il numero 55, — gli dice Luigi, e, fattolo voltare,  gli ordina di tirare la corda in senso inverso fino al numero 10, ove  appare il mare. Mentre Don Bosco tira, gli pare di volare, e vede sotto  di sè un panorama sconfinato. Luigi gli fa sommare 55 + 10 = 65, e,  secondo quei numeri, segna nel panorama i confini del campo assegnato  ai Salesiani.  — Come fare, — chiede Don Bosco, — a compiere tanto lavoro?  Appare allora un Salesiano con un  canestro di fichi verdi : Luigi invita Don Bosco a farli maturare, anzi  a riattaccarli alla pianta, e gli fa vedere come si fa: intinge un fico in un  vaso di sangue, poi in uno di acqua :  — Col sudore e col sangue, — dice, — i selvaggi ritorneranno  a essere attaccati alla pianta e a essere gradevoli al Padrone della vita.  Questo avverrà prima che finisca la seconda generazione (entro 120 anni).  — E che avverrà dopo? — domandò Don Bosco.  — Volete vedere quello che sarà? Venite.  D'un tratto si trova in una stazione, sale con  Luigi in treno e si parte. Attraversano foreste vergini sterminate e fiumi  giganteschi. Don Bosco acquista una potenza visiva straordinaria: vede  le ricchezze minerarie delle terre che attraversa; tra il 15° e il 20° una  voce gli dice che tra quelle montagne sono nascosti tesori immensi. In  valli estesissime delle Cordigliere, vede popoli barbari tuttora sconosciuti.  Il treno si ferma, forse a La Paz, e riprende la corsa con sempre nuove  meraviglie in vista. Un'altra fermata : a Mendoza : poi di corsa fino allo  stretto di Magellano. Là civiltà è molto avanzata.   Don Bosco e Luigi risalgono in treno per  andare a visitare i Salesiani. Scendono forse al 47°: è una gran città: ci  sono vari Istituti, ma i Salesiani non riconoscono più Don Bosco: —  Sono passati tanti anni, — dicono, — da. che sono giunti qui i primi  Salesiani! — La Chiesa Cattolica ha fatto un meraviglioso progresso..  Don Bosco risale in treno; e via verso il Nord. A una  fermata improvvisa in mezzo a una foresta vergine si scorge gran numero di selvaggi raccolti davanti a un uomo grasso, tutto legato. A un  tratto uno di loro gli tronca il capo e gli altri lo fanno a pezzi e se lo  mangiano: i passeggeri sono inorriditi. Al grido straziante della vittima  il treno si rimette in moto. Si corre per molto tempo or di qua ora di là  da un gran fiume, e dovunque appaiono tribù di selvaggi; Luigi Colle  dice a Don Bosco: — Ecco la messe dei Salesiani!  Attraversano una regione immensa abitata da animali di ogni genere: cani alati panciuti (gola, lussuria, superbia), rospi enormi che mangiano rane, animali feroci diversi dai conosciuti, e tutti grugniscono sordamente: pare che vogliano mordersi. E  Luigi: — I Salesiani li renderanno mansueti.  Si avvicina il luogo di partenza. Luigi  fa vedere a Don Bosco una carta dell'America del Sud ove è segnato  esattamente ciò che fu, è e sarà in quelle regioni; il tutto esposto con  chiarezza meravigliosa. Don Bosco vede in un istante tutto l'itinerario  fatto e ne comprende le straordinarie bellezze: in quella contemplazione  le campane di San Benigno rompono l'incanto: il sogno si dilegua.: Don  Bosco si sveglia. (M. B. xvi, 385-394). 

 

FRASE BIBLICA. - Le tue parole, Signore, riempiono il cuore. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Quelli che desiderano grazie da Maria Ausiliatrice aiutino le nostre Missioni e saranno sicuri di ottenerle.

 

PREGHIERA DEL MESE: - Signore Iddio onnipotente, vi ringrazio dei lumi che la vostra parola ha portato alla mia mente, e degli affetti che mi ha destato nel cuore. Datemi grazia che essa produca in me un frutto centuplo, cosicché io riporti piena vittoria sulle mie cattive inclinazioni, e la mia fede divenga sempre più operosa, l'amore a voi sempre più infiammato ed efficace, la virtù sempre più perfetta e costante. Fate che io non mi contenti solamente di conoscere la vostra dottrina, ma con una fedeltà costante sino al termine della mia vita la metta in pratica. Così sia. (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco)

 

FIORETTO: - Prometti di crescere nella virtù a imitazione di Gesù e della Sacra Famiglia.

 

 

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