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UN ANNO CON DON BOSCO

7° Marzo

88) Con quali miracoli specialmente Gesù Cristo confermò la sua dottrina e dimostrò di essere vero Dio? 

 

Gesù Cristo confermò la sua dottrina e dimostrò di essere vero Dio, specialmente col rendere in un attimo la vista ai ciechi, l'udito ai sordi, la parola ai muti, la salute ad ogni sorta d'infermi, la vita ai morti; con l'imperar da padrone ai demòni e alle forze della natura, e sopra tutto con la sua risurrezione dalla morte. 

 

281. - Gesù risuscita la figlia di Giairo. 

 

Giairo, capo della sinagoga di Cafarnao, aveva una figlia di dodici  anni malata a morte, e come seppe che Gesù entrava nella città, corse a  gettarglisi ai piedi pregandolo volesse andare a casa sua per sanarla.  Gesù, seguito dalla moltitudine, partì, ma nella folla incontrò una donna  che da dodici anni pativa flusso di sangue. Questa correva per raggiungerlo e diceva tra sè:  — Purché tocchi l'orlo della sua veste, sarò guarita.  Come gli fu vicino, toccato appena il lembo del suo mantello nell'istante si sentì perfettamente risanata.. Gesù guardò attorno per vedere  chi l'avesse tocco, e quella tremante gli si gettò ai piedi; cui egli disse:  — Figliuola, sta di buon animo, la tua fede ti ha guarita.  Frattanto giunse la nuova, che la figliuola di Giairo era morta:  onde, arrivato Gesù in casa di lui, trovò uomini e donne i quali piangendo assettavano le cose per la sepoltura. Avendo egli in animo di  operare un miracolo disse :  — Allontanatevi, perchè la giovane non è morta, ma dorme.  Voleva significare che l'avrebbe risuscitata con la facilità, con cui  si risveglia uno che dorma. Quando ebbe mandato via tutti, entrò con il  padre e con la madre della fanciulla e coi tre apostoli Pietro, Giacomo e  Giovanni nella camera, dove la morta giaceva. Presala per mano disse:  — Fanciulla, alzati.  Ella subitamente si alzò e cominciò a camminare; indi alla presenza di tutti prese cibo, essendo da ogni male guarita. (Bosco, Storia Sacra, 213). 

 

282. - Gesù risuscita il figlio d'una vedova. 

 

Un giorno Gesù entrando nella città di Naim incontrò una moltitudine di gente, la quale portava uri morto alla sepoltura. Era questi un  giovanotto figliuolo unico di madre, vedova, che inconsolabilmente piangendo gli teneva dietro, e lo accompagnava con molte altre persone.:  Gesù ebbe pietà di lei e le disse: — Non piangere.  Intanto avvicinandosi alla bara fece fermare i portatori, i quali  sostarono e deposero il feretro a terra. Allora il Salvatore con voce forte esclamò: — Ti dico, o giovanetto, sorgi. — E il giovinetto si levò su e incominciò a parlare. Gesù, presolo per la mano, lo  restituì alla madre piena di consolazione.  Tutti quelli, i quali si trovarono presenti a questo miracolo, glorificarono Iddio dicendo : — Un gran profeta è comparso fra noi. Veramente il Signore ha visitato il suo popolo. (Bosco, Storia Sacra, 214). 

 

283. - Gesù moltiplica i pani. 

 

  Condottosi Gesù in un deserto fu seguito da numeroso popolo, che  da tutte le parti a lui correva. Vedendo tanta moltitudine di gente, si  pose ad ammaestrarla nella fede ed a guarire gl'infermi, e senza che  alcuno se ne avvedesse giunse la notte. I discepoli gli dissero, che lasciasse andare quelle turbe alle loro case, perchè erano in un luogo deserto, prive del necessario sostentamento. Gesù rispose:  — Non bisogna che partano digiune, perchè forse verrebbero meno  per strada; date loro da mangiare.  Filippo soggiunse:  — Non bastano duecento denari di pani per darne un tozzo a ciascuno.  Gesù domandò:  — Quanti pani avete?  Andrea rispose:  — C'è qui un fanciullo, il quale ne ha cinque, con due pesci ; ma  che cosa sono per tanta gente ?  E Gesù:  — Recatemeli qui, e fate che tutti si pongano a sedere sull'erba.  Si assisero tutti, e il numero era intorno a cinque mila uomini  senza contare le donne ed i fanciulli. Gesù prese i cinque pani e  i due pesci, alzò gli occhi al cielo, li benedisse, e li diede agli Apostoli,  perchè li distribuissero. I pani e i pesci moltiplicarono in tal modo, che  tutti ne ebbero a sazietà. Quando ebbero mangiato, Gesù comandò si  raccogliessero gli avanzi, dei quali si riempirono ancora dodici ceste. A quel miracolo stupefatte le turbe dicevano: — Questi è veramente quel  profeta, che doveva venire al mondo.  Intanto volevano crearlo re, ma egli ritiratosi salì sopra un monte a far orazione. Lo stesso miracolo ripetè altra volta, quando nutrì abbondantemente più migliaia di persone con pochi pani. (Bosco, Storia Sacra, 114). 

 

284. - Risurrezione di Lazzaro. 

 

La casa di Lazzaro, specialmente dopo la conversione della Maddalena, era l'ospizio dei predicatori del Vangelo, e il Salvatore aveva più  volte in essa preso albergo. Mentre egli predicava al di là del Giordano, gli fu annunziato che Lazzaro si trovava gravemente infermo. Gesù  indugiò alquanto ad andare a lui, e giunse quando già da quattro giorni;  era seppellito. Maria Maddalena stava mesta in casa con alcuni Giudei  venuti da Gerusalemme per consolarla. La sorella Marta, come prima  intese che Gesù veniva a far loro visita, gli andò subito incontro, e giunta  a lui gli disse:  — Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto.  Gesù a quel pianto si turbò e avendo domandato dove fosse, fu  condotto al sepolcro che era chiuso da una pietra. Quivi il Salvatore  rimase commosso per modo che cominciava a lacrimare. Perciò dissero  i Giudei:  — Vedete come l'amava!  Dicevano altri : — Costui che aprì gli occhi del cieco nato, non poteva fare che questi non morisse?  Allora Gesù di nuovo si commosse e tosto comandò si togliesse la  pietra che copriva il sepolcro. A cui Maria:  — È morto da quattro giorni ed è già fetente. Ripigliò Gesù :  — Non ti ho forse detto che se avrai fede, vedrai la gloria di Dio?  Levarono dunque la pietra, e Gesù alzati gli occhi al Cielo e  ringraziando il Padre che lo aveva sempre esaudito, gridò:  — Lazzaro, vieni fuori. A quelle parole Lazzaro, legati i piedi e le mani col volto coperto da un velo, uscì fuori subitamente. Gesù disse agli Apostoli :  — Scioglietelo e lasciatelo andare.  Questa fu la risurrezione di Lazzaro. Lazzaro nel sepolcro è figura dell'uomo nel peccato; egli può risorgere dalla morte dell'anima, se risponde alla voce del Signore, che lo chiama a ravvedimento, e ove l'assolvano i sacerdoti sarà sciolto dalle sue colpe. (Bosco, Storia Sacra, 220). 

 

 

285. - Gesù rende la vista ad un cieco nato. 

 

Vi era un uomo cieco dalla nascita, a cui Gesù toccò gli occhi con  un po' di fango e disse:  — Va' e lavati nella piscina di Siloè.  Egli andò, e lavatosi, riebbe la vista. Gli ostinati Farisei lo fecero  venire alla loro presenza e gli dissero:  — Chi ti ha fatto guarire?  Rispose :  — Quell'uomo che si chiama Gesù, mi ha sanato.  — Dà gloria a Dio, — soggiunsero, — noi sappiamo che Costui,  il quale ti ha guarito, è un peccatore.  Rispose egli:  — Se sia peccatore non so, ma è certo che io era cieco ed ora  vedo bene.  Quelli risposero :  — Che cosa ti fece, come ti aprì gli occhi?  Rispose:  — Già vi ho detto, che quell'uomo il quale si chiama Gesù, fece del fango, me lo stese sugli occhi dicendo, che andassi a lavarmi in Siloè,  e così ottenni la vista. Perchè domandate questo un'altra volta? Volete  forse diventare anche voi suoi discepoli?  A codeste parole quelli lo maledirono e risposero :  — Sii pur tu suo discepolo, noi seguitiamo la dottrina di Mosè.  Costui non sappiamo donde sia.  E quegli:  — Fa meraviglia che ignoriate la sua origine ed mi abbia dato la  vista. Se costui non fosse da Dio, non potrebbe operar tali cose.»  Arrabbiati e confusi i Farisei soggiunsero:  — Sei pieno di peccati fin dalla nascita e ci fai da maestro?  Ciò detto lo cacciarono fuori. Ma egli incontrato Gesù, inteso che  era esso l'aspettato Messia si prostrò ai suoi piedi, lo adorò e divenne suo discepolo. (Bosco, Storia Sacra, 218). 

 

(...) 

 

FRASE BIBLICA. - Presso di te è il perdono, avremo il tuo timore. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Confidate ogni cosa in Gesù Cristo Sacramentato ed in Maria Ausiliatrice e vedrete che cosa sono i miracoli. 

 

PREGHIERA DEL MESE. - Venite, o Spirito d'intelletto, ed illuminate l'anima mia, affinchè io conosca e creda, come si conviene, i misteri della fede, conformi ad essi la mia vita con riconoscenza ed amore, e finalmente giunga a contemplarli al lume della eterna luce arrivando alla perfetta cognizione di Voi, del Padre e del Figliuolo. Così sia. Pater noster... (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco). 

 

FIORETTO: — Sette Gloria Patri in onore delle sette effusioni di Sangue di Gesù.

 

 

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