UN ANNO
CON DON BOSCO
6° Marzo

87) Che cos'è miracolo?
Miracolo è un fatto sensibile, superiore a tutte le forze
e leggi della natura, e perciò tale che può venire solo da Dio, Padrone della natura.
(..)
274. - Le nocciole.
Il 3 gennaio 1886, ai giovani di quarta e quinta ginnasiale Don
Bosco distribuiva in grande abbondanza nocciole. Il chierico Festa lo
avvisò : — Non ne dia molte, perchè non basteranno.
Chi teneva il cassetto gli fece la stessa raccomandazione. — Tu taci, — gli rispose Don Bosco, — hai paura di restar senza ?
Dopo averne distribuite a 64 giovani, con meraviglia di tutti si
constatò che nel sacchetto la quantità di nocciole non era diminuita. Si domandò a Don Bosco come avesse fatto. Egli con tutta semplicità prese
a narrare la moltiplicazione delle castagne e delle ostie avvenuta anni
prima. Arrivarono poi i cantori della casa di Valsalice. Don Bosco li
fece chiamare, e diede ordine a uno di guardare nel cassettone se mai
vi fossero rimaste altre nocciole. Quel tale prima aveva lasciato il cassone vuoto, e ora vi trovò una bella quantità di nocciole. Le portò a Don
Bosco, che le distribuì con le altre. Sparsasi ovunque la notizia della
miracolosa moltiplicazione, tutti quelli della casa si industriavano per
avere alcune di quelle nocciole. Il giorno 31 gennaio radunò nuovamente i giovani di quarta e quinta ginnasiale. Alla fine della conferenza distribuì le nocciole dal solito sacchetto. I giovani osservavano... ma allora il sacchetto si vuotava, si
vuotava. Ve ne fu però per tutti, meno per quello che teneva il sacchetto. Don Bosco frugò ancora dentro e ne trovò una. Poi continuando a cercare ne tirò fuori sorridendo una manciata e le diede al giovane dicendo:
— Tienile preziose. Poi chiamò Don Trione, Don Durando e anche per loro ne trovò.
I giovani stupiti guardavano come presi da sacro terrore. Alla fine Don
Bosco estrasse dal sacchetto ancora cinque nocciole. (M B.XVIII 16, 18 e 21).
275. - La medaglia dell'Animatrice.
Il 10 marzo 1884 nella camera di Don Bosco accadde una scenetta
curiosa. Gli fu condotto dalla madre un ragazzo sui dieci anni con gli occhi bendati. Don Bosco lo benedisse, gli diede a baciare la medaglia
di Maria Ausiliatrice e poi gli domandò : — Che male ti senti?
— Nessuno, — rispose il giovane. — Come, nessuno? — gli garrì la madre. — Ha tanto male agli
occhi, Padre. - — No, non mi fanno più male. — Ma sì che gli fanno male, — ripigliò la madre.
— Puoi vedere? — lo interrogò Don Bosco dopo avergli liberati
gli occhi dagli impiastri. — Sì, vedo benissimo, — rispose.
La madre non si sapeva dar pace. Alle risposte del figlio perdette talmente il lume degli occhi, che ad un certo punto voleva schiaffeggiarlo. Il figlio saltellava, rideva, guardava qua e là. Era perfettamente
guarito. {M. B. XVII. 44).
276. - La Madonna e i protestanti.
Don Bosco era stato in una pensione tenuta e abitata da
protestanti, per far visita a una signorina. Essa, suo fratello e una signora
erano, là dentro, i soli cattolici. La meschina da due anni soffriva molto
alla spina dorsale, e non poteva muoversi. Don Bosco le diede la benedizione della Madonna e le suggerì certe preghiere. Sul partire le disse:
— La sua guarigione sarà proporzionata alla sua fede: se ha fede,
guarirà. — I protestanti risero assai e della benedizione e della sperata
guarigione. Fra gli altri vi era anche un ministro evangelico. Due giorni dopo
si sentì di buon mattino nella camera della malata un rumor di passi. Si
corse a vedere: era lei che passeggiava per la stanza: accorse anche il
ministro protestante, che, vista l'inferma muoversi da sè, rimase
trasecolato. La signorina, lieta e sorridente: — Sono guarita — andava
ripetendo a ognuno che arrivava. Si presentò poi a Don Bosco per ringraziarlo della guarigione e per ascoltare la sua predica. Era davvero guarita
perfettamente. (M. B. XV, 509-511).
277. - Salute e fede.
Si presentò un giorno a Don Bosco un medico valentissimo, ma
incredulo. Disse a Don Bosco che, come guariva tanti altri ammalati, guarisse lui pure e avrebbe creduto ai miracoli. Don Bosco lo invitò a
inginocchiarsi e pregare con lui. Il medico dapprima si schernì, poiché
diceva di non credere né a Dio, né alla Madonna, né ai miracoli. Soffriva di mal caduco. Convinto finalmente da Don Bosco, s'inginocchiò, e fece
il segno della Croce, e la grazia venne! Guarì, si confessò, si comunicò,
e non nascose ad alcuno la sua soddisfazione per essere stato ricondotto
dall'incredulità alla fede. In ginocchio si crede e... si guarisce! (M. B. XII, 229-230).
278. - Bimbo cieco.
Il 24 maggio 1871 la signora Maria Rogattino entrava nella stanza
del Santo tenendo per mano un suo bimbo cieco. Si buttò in ginocchio, e:
— Sono una madre desolata ! — esclamò. — Iddio dopo molte preghiere mi ha donato questo figlio, ed ora me lo va privando della vista.
Sono due anni, che io lo vedo spasimare sotto le operazioni chirurgiche,
e adesso i dottori mi dicono apertamente, non esservi più rimedio, che
bisogna rassegnarsi alla volontà di Dio... Signore! ho tentato di
rassegnarmi, ma non posso riuscirvi ; il sacrificio mi par troppo grande.
Qui il pianto le tolse la parola, e non potè proseguire. Don Bosco
le lasciò sfogare alquanto la piena del dolore, quindi con squisita carità
le disse parole di conforto e di rassegnazione cristiana, e voleva
accomiatarla, ma la povera madre insistè dicendo: — Io non partirò, finché ella non abbia benedetto il mio fanciullo.
Se la sola ombra di San Pietro bastava a guarire gli infermi più disperati, a raddrizzare gli storpi, a render la vista ai ciechi, perchè io non
spererò ugualmente nella benedizione di un altro ministro del Signore?
Il Santo la guardò un istante, meravigliato di così fiduciosa
insistenza, e poi esclamò: — Voi v'ingannate ! Non è da me che dovete aspettarvi la benedizione, ma da Dio, mediante il potentissimo patrocinio di Maria
Ausiliatrice. Io non sono che un debole strumento nelle mani del Signore !
Ma la buona donna tanto insistè che Don Bosco, fatto inginocchiare
il bimbo, lo benedisse, gli regalò una medaglia di Maria Ausiliatrice, e
lo congedò esortando la madre a confidare. Questa partiva quasi sicura
di aver ottenuta la sospirata grazia, e non s'ingannava. Difatti tornò
all'Oratorio, presentando il bimbo guarito al Santo, il quale le disse :
— Procurate di dare una buona e santa educazione al vostro piccolino, così segnalato dai favori del cielo; ecco la più bella prova di
riconoscenza che da voi aspetta Maria Ausiliatrice! (M. B. X, 162-164).
(...)
FRASE BIBLICA. -
Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?
UNA MASSIMA DI DON BOSCO.
- Il timore di Dio e la frequenza dei santi Sacramenti. Ecco ciò che fa fare miracoli alla gioventù.
PREGHIERA DEL MESE. -
Venite, o Spirito d'intelletto, ed illuminate l'anima mia, affinchè io conosca e creda, come si conviene, i misteri della fede, conformi ad essi la mia vita con
riconoscenza ed amore, e finalmente giunga a contemplarli al lume della eterna luce arrivando alla perfetta cognizione di Voi, del Padre e del Figliuolo. Così sia. Pater
noster... (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco).
FIORETTO: — Recita tre Pater al Crocifisso per ottenere una vera contrizione dei tuoi peccati.