UN ANNO
CON DON BOSCO
18° Marzo

101) Che cos'è il Purgatorio?
Il Purgatorio è il patimento « temporaneo » della
privazione di Dio, e di altre pene che tolgono dall'anima ogni resto di peccato per renderla degna di veder Dio.
304. - Memento dei morti.
A San Sisto è attribuito il Memento dei morti nel sacrificio della
santa Messa. Le parole sono espresse così: « Memento, cioè ricordatevi,
o Signore, dei vostri servi che ci hanno preceduto nel professare la vera
fede, e che ora riposano nella pace dei giusti. Date ad essi, o Signore,
e a tutti quelli che riposano nella grazia del nostro Salvatore Gesù Cristo,
il luogo di refrigerio, di luce, di pace, di riposo eterno, siccome di cuore
vi preghiamo per i meriti di nostro Signore Gesù Cristo ». Queste parole dimostrano quanto sia antica nella Chiesa cattolica
la credenza del Purgatorio e dei suffragi per i defunti. Non già che questo
dogma sia stato ordinato da San Sisto; egli stabilì soltanto le parole
con le quali dovevasi fare commemorare dei fedeli defunti nel santo sacrificio della Messa.
L'esistenza del Purgatorio e il suffragio per i defunti sono verità di fede più volte definite dalla Chiesa cattolica e chiaramente rivelate
nella Sacra Bibbia. Nel libro dei Maccabei leggiamo, che Giuda fece una colletta di oltre venti mila lire da portarsi in Gerusalemme e farne
sacrifìcio nel tempio in suffragio delle anime dei soldati morti in battaglia.
Il sacro testo espone il fatto e poi conchiude così « Santo dunque e
salutare è il pensiero di pregare pei defunti affinchè siano sciolti dalle pene
a cui sono condannati per i loro peccati. Molte cose sull'esistenza del
Purgatorio e sui suffragi dei fedeli defunti, ricavate dal Santo Vangelo,
dalle lettere di San Paolo, dai santi Padri e dai Concili, sono state dette
l'anno scorso; come ognuno può vedere nel fascicolo intitolato: Due conferenze tra un prete ed un ministro protestante
sul Purgatorio ». (Bosco, Vita dei Papi, 324).
305. - Tuo padre è in Purgatorio.
Il giovane Giuseppe Perazzo nell'anno 1865 raccontava il fatto
seguente : « Essendo morto mio padre, io ero afflitto e desideravo sapere
il suo stato nell'altro mondo. Mi raccomandai perciò a Don Bosco che volesse pregare per lui. Ed egli una volta in Confessione mi disse queste
precise parole: — Ho veduto tuo padre; era vestito così e così; — e
me ne fece tanto bene una tanto minuta e scultoria descrizione che io subito lo riconobbi, e soggiunse: — Tuo padre si trova ancora in
Purgatorio: prega e fra breve andrà in Paradiso. — Cosa singolare! Don
Bosco non lo aveva mai nè visto nè conosciuto». (M. B. VIII, 149).
306. - Purgatorio in terra.
La signora Vallauri, grande benefattrice dell'Oratorio, vedova del
distinto dottore in medicina, pregò Don Bosco perchè le impetrasse dalla
Madonna la grazia di fare il Purgatorio in questa vita. Il terrore che provava al pensiero delle pene che si debbono soffrire da chi non è
abbastanza mondo prima di entrare al cospetto di Dio, la sconvolgeva tutta,
e non poteva vincerlo. Don Bosco promise, pregò, fece pregare i suoi giovani, ed ecco la buona signora sorpresa da atroci dolori che le
durarono per ben due anni. Passati i quali, il suo cuore provò una pace
inalterabile: ogni timore del Purgatorio si era dissipato, ed ella morì senza
malattia. (M. B. V, 726-727
FRASE BIBLICA. —
Beato l'uomo che confida nel Signore.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO.
— Duplice è il guadagno che si ricava dalle preghiere che si fanno per le anime del purgatorio: si sollevano in primo luogo queste poverette dalle loro pene, e poi grandissimo è il merito che ai procuriamo e che il Signore si prepara a contraccambiarci, quando andremo a trovarlo
PREGHIERA DEL MESE. -
Venite, o Spirito d'intelletto, ed illuminate l'anima mia, affinchè io conosca e creda, come si conviene, i misteri della fede, conformi ad essi la mia vita con
riconoscenza ed amore, e finalmente giunga a contemplarli al lume della eterna luce arrivando alla perfetta cognizione di Voi, del Padre e del Figliuolo. Così sia. Pater
noster... (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco).
FIORETTO: - Fa una penitenza; e recita il Miserere.