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IL CUOR DI GESU'

MEDITAZIONI E PREGHIERE

 

 

GIORNO 08

 

Indice

 

  

IL CUOR DI GESU' NELL'ORTO DI GETSEMANI

 

 

8° GIORNO

Il Cuor di Gesù nell'Orto di Getsemani. 

 

Chi ama vorrebbe aver sempre presente a sè l'oggetto amato; e tu, anima cristiana, che pur dici di amarmi, quand'è che pensi a me? Entra, entra oggi almeno con me nell'Orto di Getsemani, dove diedi principio alla mia acerbissima passione, entra anzi nel mio Cuore e al vedere le pene che questo sofferse per te, non potrai far a meno di non sentir gratitudine per chi tanto ti ha amato!... Era mio costume di ritirarmi la notte nella solitudine per pregare, e così ristorarmi dalle fatiche del giorno, e anche nell'ultima notte non tralasciai la mia solita preghiera. Quale rimprovero non è questo per te, che per ragioni da nulla tralasci le tue orazioni e le pratiche religiose?... Genuflesso dinanzi al Padre mio, mi vidi coperto di tutte le iniquità degli uomini, per le quali io dovevo soddisfare la divina giustizia.... In quella solitudine, fra l'orrore delle tenebre, mi si presentarono dinanzi alla mente gli strumenti letali che in tanti modi dovevano straziare le mie carni.... tutti gli oltraggi che avrei ricevuto dalle anime redente dal mio Sangue!... Guardai intorno a me e vidi la poca fedeltà dei miei Apostoli, che non sapevano vegliare un'ora sola con me... Alzai gli occhi al mio Eterno Padre, .... Egli mi aveva abbandonato!... Entra ora, anima diletta, entra nel mio Cuore e vedrai come si trova oppresso dalla tristezza... Mi si presentarono allora alla mente tutti i peccati che sarebbero stati commessi dagli uomini, nonostante le mie pene, la mia morte! E ancora i peccati tuoi mi si fecero innanzi, e il mio Cuore rimase angosciato in modo, che più non reggendo alla piena del dolore caddi svenuto, e un sudore di sangue tutto coperse il mio corpo!. Ah se tu conoscessi il valore di una sola goccia del mio Sangue, comprenderesti quanto gran male sia il peccato mortale, e piena del più grande dolore, mescoleresti al Sangue che gronda dal mio corpo le lacrime del tuo più sincero pentimento.... E tu ti lagnerai delle tue pene interne, delle tue desolazioni di spirito, se penserai che fu necessario che il mio Padre Eterno mi mandasse un Angelo dal cielo per rialzare il mio spirito abbattuto? sarai più così poco rassegnata al volere di Dio, se penserai che io per fare la volontà divina, mi dichiarai disposto a bere il calice amarissimo della mia passione fino all'ultima feccia?... Orsù dunque, anima cristiana, accostati al tuo Dio, che geme proteso nella terra bagnata del suo Sangue, e recagli un qualche conforto!... So bene che se fossi stata presente a tale mio tormento non avresti esitato a soccorrermi, ma perchè non lo fai adesso?... Anche adesso il mio Cuore viene amareggiato e oppresso alla vista delle offese che i peccatori mi fanno, e tu perchè sei così neglittosa nel mio servizio? Tu dici di amarmi, ma poi ti rincresce di offrirmi quell'ossequio, perchè richiede sacrificio... non ti risolvi di staccarti da quell'oggetto, da quella creatura perchè troppo ti costa... non sei umile col tuo prossimo, perchè ci va del tuo amor proprio... e perché ciò? perchè non mi ami davvero! perchè il tuo amore è troppo debole!... Risolvi dunque: presto, presto gettati nelle mie braccia!... Che fai? non ardisci?... E non sono io stesso che ti chiamo?.... e non ti stendo io stesso le braccia?... Guarda i miei occhi che sfavillano d'amore!... guarda le mie labbra che sono atteggiate a sorriso! Vieni, e in un amplesso amoroso io laverò nel mio Sangue prezioso tutte le tue iniquità!... 

 

PREGHIERA 
Eccomi ai vostri piedi, amorosissimo Gesù!... non ho che una parola da dirvi: perdono, perdono... Voi che perdonaste a tante anime, che rinnovarono la vostra passione con i loro peccati, a me pur perdonate che vi offesi non conoscendo la vostra bontà, l'amore che mi portate! Quando penso alle mie colpe, io vorrei nascondermi per la vergogna... ma dove mi nasconderò?... Ah!... nel vostro Cuore, o Gesù.... siete troppo buono per discacciarmi!... O Angeli del Cielo discendete a raccogliere quelle preziose gocce di Sangue, che stillano da tutto il corpo del mio Gesù, e versatele nella povera anima mia, perchè ne resti lavata, purificata, santificata!... E voi, Vergine Santissima, per l'amore che portaste al vostro divin Figliuolo, venite in mio soccorso, ottenetemi di fare tanto bene, quanto ho fatto di male!... dite al mio Gesù che lo amerò quanto lo offesi... ditegli che riparerò alle mie colpe passate con la preghiera, col buon esempio, con la mortificazione dei miei sentimenti... ditegli che perderò piuttosto la vita che tornare ad offenderlo col maledetto peccato!... 

 

ESEMPIO 
Erano molti anni che un operaio non usava più andare nè in chiesa nè ai sacramenti, e viveva in matrimonio con una protestante, facendo anche educare i figli nel protestantesimo. Colpito da malattia mortale, il Parroco andò alla casa per disporlo a ricevere i conforti religiosi; ma gli fu dichiarato nel metter piede in casa, che l'infermo non voleva preti. Tuttavia il buon Curato potè penetrare nella stanza dell'infermo, che trovò oppresso da mal di petto, e scorse nella sua fisionomia i lineamenti della morte. L'infermo al vedere il Parroco, si volse dal lato opposto, e il zelante ministro di Gesù Cristo si appressò similmente, salutò con amore, e prese vivo interesse del suo stato di salute: l'infermo sempre muto. Si parlò di Dio, di Religione, di conversione, ancor muto. Infine il buon Sacerdote scongiurò il morente di profittare degli ultimi momenti, e di riconciliarsi con quel Dio, che tra poco doveva essere suo giudice. D'un tratto grida furiosamente: No, non ne voglio sapere. La prudenza consigliò di rimettere la cosa all'indomani, intanto che sarebbero fatte preghiere al Divin Cuore per la conversione di quel peccatore. La visita del secondo giorno, non riuscì migliore del primo, e un no infernale gelò il povero Parroco, che raccomandò la conversione del maritò alla desolata moglie, la quale promise di fare di tutto, ed anche di fare educare i figli nella religione cattolica. Il giorno dopo era Domenica: il Parroco raccomandò l'infermo alle pubbliche preghiere, e specialmente agli associati dell'Apostolato, promettendo una novena od una Messa al Sacro Cuore. Ritornò la terza volta a visitare il povero peccatore, ed appena entrato, l'infermo levandosi esclamò: Ah! sì che voglio morir cattolico, ed anche i miei figli debbono morir cattolici. Si confessò, e ricevette il SS. Viatico con la più esemplare pietà. Ecco come la devozione al S. Cuor di Gesù, che nell'Orto di Getsemani si offerse vittima all'Eterno Padre per la salute degli uomini, sia efficacissima a convertire i cuori più induriti nella colpa. 

 

PRATICA
Recitate cinque Pater, Ave e Requiem per quell'anima del Purgatorio che in vita è stata più devota del S. Cuor di Gesù. 

 

GIACULATORIA 
Dolce Cuor del mio Gesù, fa che io t'ami sempre più. (Indulgenza di 300 giorni). 

 

(Tratto dal libretto "IL CUOR DI GESU' - D. Antonio Zaccaria - 1902)

 

 

 

 

 

 

FIORETTO DEL GIORNO:

 

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