IL
CUOR DI GESU' NELLA SUA CHIESA
21° GIORNO
Il
Cuor di Gesù nella sua Chiesa.
Come
dall'aperto costato di Adamo, per virtù divina, usciva la prima donna,
così, o figliuola, dall'aperto mio costato usciva la Chiesa che pigliava
vita dalla morte mia... Io quindi l'amai quale mia sposa diletta, le
comunicai i miei beni, la mia virtù, la mia potenza... La feci erede dei
miei diritti, depositaria dei miei tesori, maestra infallibile della mia
dottrina... Le diedi la mia stessa autorità, così che ella in nome mio
parla, concede e proibisce, scioglie e lega, apre e chiude il cielo!..
Tanto fu l'amore che portai a questa mia Sposa diletta, che la feci
depositaria e quasi padrona della mia Persona, le donai il mio stesso
Cuore vivo e palpitante, per essere sempre con Lei e con tutti i suoi
membri nell'Augustissimo Sacramento dell'Eucaristia. La promessa quindi da
me fatta di essere con la mia Chiesa fino alla consumazione dei secoli si
compie in un mistico modo per la mia grazia, e in modo reale nella
Eucaristia! ... Vivo sempre in lei non più passibile e mortale, ma
glorioso ed eterno. Io la sostenni contro tutti gli errori, contro tutti i
potenti e contro l'inferno congiurato ai danni di lei; sempre combattuta,
sempre la guidai alla vittoria... Mira anche oggi il mio Vicario in terra
fatto segno al ludibrio dei grandi e dei piccoli, mira i miei Sacerdoti
disprezzati e miei veri seguaci calunniati e derisi!. Ma non temere: io
amo la Chiesa uscita dal mio Cuore, e per Lei sempre combatto e vinco!..
Io stesso sono il pilota che guida la navicella di Pietro, e se la
condussi incolume in mezzo a tante tempeste, perchè, o uomini di poca
fede, ancora dubitate?... la grande profezia "portae inferi non
praevalebunt" non è scritta nel marmo e nel bronzo, ma negli eterni
miei decreti, e ben dovreste sapere che la parola di Dio non si cancella.
Volgi pertanto attorno lo sguardo, e se hai fede rattristati e piangi!..
Le passioni hanno condotto gli uomini al disprezzo e all'oblio della mia
legge e degli eterni destini dell'uomo. Non si fa guerra ad un precetto,
ad una verità, ma è una congiura universale che cospira contro la vita
della mia Chiesa, e che ripete il grido deicida: "tolle tolle
crucifige". E i nemici della mia Chiesa mentre sono divisi in mille
modi fra loro, sono però tutti uniti per combattere me nella mia
Religione!... E fossero solo i miei nemici che mi facessero guerra, ma i
figli... quei figli medesimi che ho nutriti ed esaltati!... quanti mi
rinnegano, quanti mi bestemmiano, quanti sono sordi alla voce del mio
Vicario in terra, e fanno eco alle calunnie dei tristi contro di Lui,
contro l'Episcopato, contro il Sacerdozio!... Quanti per rispetto umano mi
rinnegano nelle conversazioni, nel pubblico costume! E io intanto,
guardandomi intorno, cerco chi ascolti il mio lamento: popolo mio in che
ti ho io offeso, in che ti ho io disgustato? cerco chi comprenda il mio
dolore, chi conforti le agonie del mio Cuore... e non lo trovo. Ah!
figliuola, tu pure sei fredda ed insensibile verso il mio amore?... tu
ancora sei indifferente ai torti che nella mia Chiesa ricevo... il mio
Cuore agonizza e tu ti dai bel tempo la mia Chiesa è perseguitata, e tu
non preghi per lei i miei Sacerdoti sono disprezzati e calunniati, e tu
non li difendi. E poi dici di amarmi. Ah! no: non ama Me chi non cura
l'onor mio, chi non sente zelo per la mia gloria, chi non si adopera perché
ìo sia conosciuto e amato dagli altri. Se tu veramente vuoi amarmi, abbi
un vivo desiderio di dilatare il mìo regno, una pietà generosa verso le
anime peccatrici, e una brama ardentissima di riparare alle offese che
ricevo; se così farai ti colmerò delle mie benedizioni, e avrai un
giorno la vita eterna!..
PREGHIERA
So bene, o Gesù, di essere un membro indegno della vostra Santa Chiesa,
conosco che l'anima mia non merita il bel nome di Cristiana, ma se Voi
l'avete redenta a tanto prezzo, se avete fatta vostra con il S. Battesimo,
deh! non disdegnate di annoverarla ancora fra le pecorelle del vostro
ovile!.. Vi ringrazio d'avermi dato la Chiesa a maestra e a guida, e mi
glorio di essere figlia a Lei ed a Voi, o mio amabile Gesù!.. Da questo
momento amerò la Santa Chiesa quale mia madre, obbedirò a Lei come a Voi
che rappresenta, ed oh! potessi io difenderla da tanti assalti che le
danno i nemici e i falsi amici. E Voi, o Gesù, assistete con la vostra
divina virtù questa vostra diletta Sposa, fate che ella trionfi, e possa
condurre tutte le anime ad amarvi eternamente in cielo. Così sia.
ESEMPIO
All'epoca infausta della rivoluzione francese un empio collega di Barras,
chiamato Reveillère, si pose in capo di fondare una nuova religione da
contrapporre e sostituire alla Cattolica Chiesa, intitolandola
Teofilantropia. Difatti impastò una religione a modo suo, consistente in
un miscuglio di verità e di massime morali, racimolate qua e là dalle
opere dei filosofi e dallo stesso Vangelo. Orgoglioso del suo trovato e
fiducioso di poter distruggere la religione Cattolica, si dava d'attorno
in ogni modo per moltiplicare gli apostoli e i seguaci della sua dottrina.
Ma l'esito non corrispondeva alle sue speranze ed ai suoi sforzi, e la
nuova religione non attecchiva. Un giorno tutto indispettito si presenta
all'incredulo Barras: gran cosa! esclama fremendo, la mia religione non
alligna in Francia!... Eppure ella è certo un capo d'opera di morale e di
filosofia! Come dunque ha potuto riuscire così Gesù Cristo, figlio d'un
falegname, a propagare la sua Religione con la sola cooperazione di poveri
pescatori? — Amico, rispose sorridendo Barras, Gesù Cristo ha
suggellato la sua dottrina con una dimostrazione inconfutabile. — E
quale? — Si è lasciato crocifiggere il Venerdì, e poi per propria virtù
è risuscitato la Domenica prossima. Fate altrettanto anche voi, e vi
garantisco che la vostra religione farà progressi giganteschi. — Bella
confessione in bocca di un incredulo che la Chiesa fondata da Gesù Cristo
è la sola vera perchè uscita dal S. Cuore di Lui, vero Dio.
PRATICA
Recitate 5 Pater, Ave e Gloria per l'esaltazione della S. Chiesa.
GIACULATORIA
Dolce Cuor del mio Gesù, fa che io t'ami sempre più. (Indulgenza di 300
giorni).
(Tratto dal libretto
"IL CUOR DI GESU' - D. Antonio Zaccaria - 1902)
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