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IL CUOR DI GESU'

MEDITAZIONI E PREGHIERE

 

 

GIORNO 29

 

Indice

 

  

IL CUOR DI GESU' E L'ANIMA TIEPIDA

 

 

29° GIORNO

 

Il Cuor di Gesù e l'anima tiepida. 

 

Anima tiepida, porgi devoto ascolto quest'oggi alla mia voce!.. Quale differenza passa fra il tuo e il mio Cuore!... Il mio Santissimo Cuore è un fuoco, una vampa, anzi una fornace d'amore, che slancia le sue fiamme amorose per tutta la terra, e tutte le anime vorrebbe consumare nel suo incendio!... Il mio Cuore è un orto circondato da spine, in cui si entra per la porta di una piaga; egli è un orto irrigato da caldi ruscelli di Sangue, e nel mezzo, quasi albero di vita è piantata una croce!... E' Cuore purissimo, innocente, generoso; è paradiso di delizie e di tormenti, ricovero di pace e di dolori!... E il tuo cuore? È un cuore tiepido che non sente amore, non cerca, non domanda, non sa nemmeno che sia l'amore. Anima tiepida, che pur ti credi mia seguace, esamina il tuo cuore... I tuoi esercizi spirituali fatti con deplorevole negligenza, le orazioni senza attenzione, le confessioni senza dolore e senza ammenda, le Comunioni senza preparazione, senza ringraziamento, senza fervore e senza frutto.. Il tuo spirito sempre dissipato, le tue azioni anche buone fatte per usanza, per amor proprio, o per riguardi umani. Sei indifferente per la virtù, e ti recano nausea le cose spirituali, e tutti gli esercizi di pietà!.. O anima cristiana, sarebbe pur meglio non avessi alcun cuore che averlo così languido e freddo! ... Il mio Cuore cerca anime generose, e invece trova cuori così tiepidi anche fra le persone a Lui consacrate, anche fra i suoi stessi ministri! ... E tu verrai a ricevermi nella Santa Comunione con un cuore così tiepido?... L'Amore e la tiepidezza alloggeranno nello stesso seno?... Il mio amantissimo Cuore non ha dunque fiamme bastanti a riscaldare il tuo freddo cuore? Ah! sì; ha ben il mio Cuore la virtù e il potere di infiammare di santo amore il cuor tuo; ma è necessaria la tua corrispondenza alla mia grazia!... Sappi pertanto che in questo stato di tiepidezza io non posso più sopportarti... il tuo cuore non può stare lungamente vicino al mio, se non si riscalda del mio amore... mi separerò da te, e il tuo cuore si raffredderà del tutto e si intiepiderà per sempre... Già te lo dissi: perchè sei tiepida, e non sei nè fredda nè calda, sono in procinto di rigettarti da me... Pensa che se ciò avviene tu sarai rovinata eternamente, perchè chi non avvampa del mio amore in questa vita, brucerà per sempre nel fuoco dell'inferno... Paventa queste mie minacce fino che sei in tempo... pensa che già da troppo tempo sei di gran peso sul Cuore e non mi obbligare a rigettarti per sempre. Riprendi il primo fervore, avvicinandoti a me che sono la fornace dell'amore, e non dubitare che sarai da me ben trattata, favorita, accarezzata, e tu dovrai gridare dall'intimo del tuo cuore: oh! quanto si sta bene qui presso al mio Gesù!... 

 

PREGHIERA
Pietosissimo Gesù, sono vicina a naufragare nelle acque nauseanti della mia tiepidezza, salvatemi, salvatemi che oramai perisco. E come ho mai potuto abbandonare l'amor vostro? Dove è il tempo in cui l'anima mia era illustrata dai vostri bei lumi? dove è il tempo in cui orazione e la penitenza erano le mie delizie? dove è il tempo in cui anima mia nuotava nelle celesti consolazioni?... Oh! quale buio si è fatto intorno a me!... come sono indifferente anche nelle opere più sante!... e del mio stato non sento orrore, e dei miei peccati non sento rimorso. Deh! Gesù soccorretemi, salvatemi .... Se per uscire dalla mia tiepidezza vi è bisogno di afflizioni, di croci, volentieri le accetto... Mi basta di non recare nausea al vostro Cuore amoroso, mi basta che quest'anima non sia rigettata da voi!... E' vostra schiava, o Gesù, sgridatela, battetela, o Signore, ma non la scacciate da voi! ... Regni il vostro amore nel mio cuore, vi regni adesso, per tutta la vita, per tutta l'eternità!... Così sia.

 

ESEMPIO 
Un caporale francese, giovane di venti anni, rimase ferito a morte nel 1870 in uno scontro con i Prussiani, e fu messo fra gli altri feriti nell'ambulanza di Orleans. Al solo vederlo muoveva a compassione, tanto il suo volto portava impronta degli inesprimibili suoi patimenti. Dopo che il chirurgo ebbe estratto dalla sua gamba ferita alcune schegge di mitraglia, le sue piaghe inasprite andavano in cancrena. Nondimeno questo povero ferito, già presso alla morte, esclamava ancora in ultima illusione: dovessi pur soffrire a questo modo un anno, purchè guarisca, soffrirei volentieri. Come giungere con tali sentimenti a disporlo al sacrificio della sua vita? Come parlargli degli ultimi Sacramenti? Egli aveva dei principi religiosi ed era stato educato alla virtù, ma intiepiditosi pian piano aveva abbandonato ornai ogni pratica religiosa. Quando la Superiora pronunciò la parola suprema, egli fu tutto sconcertato, e respinse con sdegno la proposizione, che gli significava la sentenza fatale. Vedremo domani, fu la sua risposta. Egli non voleva morire così giovane, e diceva con aria lamentevole: io ho una famiglia, desidero tanto di rivedere la mia famiglia. Ma la Superiora temeva non vi fosse più il domani per lui; forte quindi della sua confidenza nel Cuor di Gesù, ella gettò sul suo letto una medaglia del Sacro Cuore. Nell'istante stesso che ella aveva gettato nel suo letto la medaglia, l'agonizzante domandava gli ultimi soccorsi della religione per prepararsi bene alla morte, e li ricevette con devozione. Si univa a tutte le preghiere che si recitavano per lui, ma la lotta della natura era inesprimibile. Egli si stringeva presso alla Superiora, come se essa avesse potuto guarirlo dalla morte e dal giudizio che si accostavano. Ciò nondimeno il giovane caporale, convertito davvero, recitò parecchie volte il sacrificio della sua vita, e poi perdette la cognizione: Dio nella sua misericordia gli tenne nascosto l'avvicinarsi del tanto temuto momento. Infine alcuni istanti prima della sua morte la cognizione gli tornò, i suoi timori erano scomparsi. — O buon Gesù, ripeteva con fervore, baciando il Crocifisso, consolate l'anima mia, siate il mio Salvatore e non il mio Giudice. Nell'ultimo suo momento, la Superiora gli disse: coraggio, noi andiamo in Cielo, ed egli con molto sentimento: — Sì, sì, sì... — e spirò preda felice del Cuor di Gesù. Ecco come dalla tiepidezza ritornò alla pietà e al fervore questo povero soldato per mezzo della devozione al S. Cuor di Gesù. 

 

PRATICA 
Fate una Comunione, o ascoltate una Messa in riparazione delle offese che riceve Gesù. 

 

GIACULATORIA
Dolce Cuor del mio Gesù, fa che io t'ami sempre più. (Indulgenza di 300 giorni). 

 

(Tratto dal libretto "IL CUOR DI GESU' - D. Antonio Zaccaria - 1902)

 

 

 

 

 

 

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