UN
ANNO CON IL SACRO CUORE
6° Aprile
IL TESTAMENTO DEL SACRO CUORE - IL PRECETTO NUOVO
Un nuovo comandamento do a voi, che vi amiate l'un l'altro, che vi amiate anche voi l'un l'altro, come io vi ho amati (S. Giov., XIII, 34).
1° Preludio. I discorsi di nostro Signore al Cenacolo e dopo la Cena sono come il testamento dettato dal suo divin Cuore. Bisogna meditarli sia prima sia dopo la risurrezione.
2° Preludio. Signore, degnatevi di darmi la grazia d'amare il prossimo secondo il vostro esempio, se occorre, fino al sacrificio, fino alla morte.
1° PUNTO: Il precetto nuovo: lo spirito di carità. — Uno dei frutti più luminosi della Pentecoste è stata la reciproca carità dei discepoli del Salvatore. La loro Unione edificava quelli che ne erano testimoni: nostro Signore li aveva preparati a questo dono nell'ultima conversazione prima della morte. «Figliuoli miei carissimi, non ho più che poco tempo da passare con voi, ma prima di abbandonarvi ho un'ultima raccomandazione da farvi. Dopo aver istituito il sacramento dell'amore, per il quale voi formate in certo qual modo un solo corpo con me, io vi dò un'alleanza nuova, un nuovo comandamento: Amatevi gli uni gli altri come io stesso vi ho amato. Amatevi, non solamente come le creature di uno stesso Dio, o come discendenti d'Abramo, vostro padre comune, ma amatevi come fratelli, come figli della Chiesa, come membri dello stesso corpo, di cui io sono il capo. Amatevi come vi ho amato io stesso fino al sacrificio di voi stessi, fino a dare la vita per salvare la causa dei vostri fratelli. Da questo si conoscerà che siete miei discepoli». Ma il precetto nuovo domandava uno spirito nuovo, una forza nuova, e questo doveva essere il frutto dello Spirito Santo.
2° PUNTO: La grazia dello Spirito Santo ci aiuta a compiere il precetto nuovo della carità evangelica. E' un un precetto nuovo: 1° per l'estensione che nostro Signore gli dà. Esso va fino al sacrificio di sè stesso per gli altri; 2° per l'importanza che nostro Signore vi unisce. Egli ne fa il precetto fondamentale della legge nuova ed il segno preciso da cui si riconosceranno i suoi discepoli; 3° per i nuovi motivi che devono eccitare quest'amore nei nostri cuori, cioè: l'esempio di nostro Signore, l'unione con lui, nostro capo spirituale e la partecipazione al suo amore per quelli che gli sono cari, e che sono i suoi amici, suoi fratelli, suoi figliuoli carissimi; 4° sopratutto per la grazia dello Spirito Santo che ci dà la forza di praticare questa carità. Non è più il timore del comandamento che ci soggioga, e ci obbliga ad amare il nostro prossimo come noi stessi, è l'attrattiva della grazia che ci porta ad amarlo fino al sacrificio. Potremmo resistere a questo comandamento che nostro Signore ci dà, quando lo vediamo praticare da lui stesso in una maniera così perfetta e mettervi l'ultimo suggello morendo per noi? E come se il suo esempio non bastasse, ecco che egli mette in noi mediante lo Spirito Santo l'attrattiva di questa carità.
3° PUNTO: I frutti meravigliosi del regno della carità. — «Il mio divin Padre e me, dice nostro Signore, ne siamo glorificati». Infatti è l'Amore divino per gli uomini che ne è imitato e continuato. La nostra fraterna unione forma la gioia del nostro Padre, Iddio, e ne forma anche la nostra forza e la nostra consolazione. Le opere della carità fraterna sono anche un potente mezzo d'apostolato e lo strumento della conversione dei popoli. Il popolo vede che noi ci amiamo, e ne è commosso. Questa carità ha avuto i suoi innumerevoli martiri che hanno fecondato la Chiesa e popolato il Cielo. Tutti quelli che hanno sacrificato la loro vita nel lavoro e nei pericoli dell'apostolato sotto tutte le sue forme sono martiri della carità. Essi hanno vinto le fatiche, le malattie, le difficoltà del clima, l'ostilità degl'infedeli per andare al soccorso di quelli che soffrono o che sono nelle tenebre dell'idolatria. Lo spirito della carità che li ha guidati. Nostro Signore dandoci il precetto nuovo, ci dà con lo Spirito Santo, la grazia di compierlo. Se noi corrisponderemo a questo spirito di carità, praticheremo fra noi la dolcezza, la pazienza, la bontà. Le opere di misericordia ci saranno care e facili: cercheremo di prenderci cura dei piccoli, dei poveri, degli ignoranti, di quelli che soffrono: ci ricorderemo della parola del buon Maestro: «Ciò che voi fate ai più piccoli ed ai diseredati, io lo considero fatto a me stesso». Se abbiamo una carità ardente ed abbondante, noi la porteremo fino al sacrificio; ci spoglieremo, ci affaticheremo per soccorrere il nostro prossimo, e, se occorre, daremo la nostra vita per lui come nostro Signore l'ha fatto per noi.
Risoluzioni. — O mio Salvatore, d'ora in avanti voglio praticare la carità a vostro esempio e secondo lo spirito del vostro divin Cuore. Sarò dolce, paziente, buono verso i miei fratelli, non giudicherò, non criticherò. Mi applicherò con ardore alle opere di zelo per guadagnarvi anime. Perdonatemi i mancamenti così numerosi contro la carità. Rinnovate in me il vostro spirito.
FIORETTO: - Pensa che sarà di te all'ultimo giudizio; prega Maria di difendere la tua causa.