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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

2° Agosto

PARABOLA DELLA SEMENZA 

 

Andò il seminatore a seminare la sua semenza: e nel seminarla parte cadde lungo la strada, e fu calpestata, e gli uccelli dell'aria la divorarono; parte cadde sopra le pietre, e nata che fu seccò, perchè non aveva umido; parte cadde tra le spine, e le spine che insieme nacquero, la soffocarono; parte cadde in buona terra, e nacque e fruttò cento per uno (S. Luca, VIII, 5). 

 

1° Preludio. Gesù è al principio della vita pubblica. Egli va di città in città con i dodici apostoli per indicare il Vangelo: vede le parole che cadono come la semenza, e ci dà questa bella parabola. 

 

2° Preludio. Buon Maestro, è dal vostro divin Cuore che vengono tutti questi insegnamenti ripostati dal Vangelo: disponete il mio cuore a ben riceverli. 

 

1° PUNTO:, La freddezza. «Ecco quel Cuore, dice nostro Signore, che ha tanto amato gli uomini, e che non ha risparmiato nulla per dimostrar loro il suo amore e guadagnarne il cuore; pure egli non riceve dalla maggior parte degli uomini che freddezza, indifferenza ed ingratitudine. Gesù ha seminato i benefizi, ha. moltiplicato i misteri dell'amore dall'incarnazione al Calvario. Egli è passato facendo del bene: ha ripetuto i teneri inviti a seguirlo e ad amarlo: «Venite a me voi tutti che soffrite, ed io vi solleverò... Venite a ricevere l'alimento del mio corpo e la bevanda del mio sangue... Venite a dissetarvi alle sorgenti del mio Cuore...». Ma le sue parole cadono frequentemente sulla strada maestra, ove passano le genti affaccendate, preoccupate e dissipate. Le chiamate incontrano cuori freddi e duri che non si lasciano commuovere. Il buon Maestro semina, e semina sempre. Egli batte alla porta dei cuori; mendica l'amore; ma il grano è trasportato dal vento e divorato dagli uccelli. Il suo Cuore non incontra che freddezza e ne soffre, come sa soffrire un cuore delicato. 

 

2° PUNTO: L'indifferenza. — Un'altra parte del seme cade sopra un terreno pietroso, alza, dissecca, e muore. Le chiamate del Salvatore incontrano molte volte questi terreni pietrosi e senza profondità: queste chiamate sfiorano il cuore, e vi producono un momento d'emozione, poi tutto il movimento della grazia si spegne. Oh, come nostro Signore si lamenta di questi cuori indifferenti i quali sono capaci d'una leggera emozione momentanea e nulla più. Queste anime non hanno raccoglimento: non conservano in se stessi i lumi e le grazie ricevute: tutto resta alla superficie. Se fanno orazione sono ben presto stanche, e si abbandonano al sonno ed ai sogni. Le comunioni sono fatte per abitudine, i ringraziamenti sono senza generosità; gli esami sono limitati, spicci, le letture spirituali assai superficiali. Il raccoglimento abituale non esiste: niente si fa con cura, con metodo, con perseveranza. Nostro Signore può seminare fin che vuole in queste anime: la semenza non penetrerà giammai profondamente, e non darà alcun frutto. E tutto questo non è fatto per stancare il seminatore e disgustarlo di queste anime presso le quali egli perde tempo e fatica? Oh, come si comprende bene la tristezza che egli esprimeva a S. Margherita Maria riguardo alle anime tiepide ed indifferenti, che ne stancano l'amore! 

 

3° PUNTO: L'ingratitudine. — Una parte della semenza cade sopra un terreno fertile, ma viene soffocata dalle spine. Le chiamate di Gesù sono intese da certe anime che sono come terreni pieni di radici e di semi d'erbe cattive. Questi terreni non sono stati purificati: essi non sono insensibili all'amore di nostro Signore, ma non hanno il coraggio di rinunciare agli affetti naturali e sensuali, agli attacchi delle passioni. E l'amore di nostro Signore è ben presto soffocato da tutti questi affetti e da queste passioni assorbenti. Nostro Signore è un Dio geloso: egli non vuole cuori divisi, e si ritira da quei cuori, in cui viene considerato pari alle creature. Come potrebbe compiacersi di questa promiscuità? Ma vi è una parte di semenza che cade in buona terra, e che produce il centuplo. Nostro Signore a questo punto considerava con gioia le anime ferventi, le anime unite a lui, le quali ricevono abbondantemente la semenza dalla fedeltà all'orazione, dalla regolarità abituale, dal raccoglimento, dalla vita interiore, 
dall'unione ai misteri del Sacro Cuore. Oh, sono allora seminagioni durature, e danno frutti centuplicati. Come nostro Signore si compiace di coltivare queste terre fertili che danno al suo Cuore tanti frutti, di puro amore.

 

Risoluzioni. — Signore, la bella parabola m'impressiona il cuore. Vedo la necessità di una vita tutta di regola, tutta di calma, di raccoglimento, di docilità alla grazia. Perdono, Signore; per tutti questi anni nei quali ho sprecate le divine sementi. Ritornate, Signore Gesù, e seminate ancora. 

 

FIORETTO: — Recita nove “ Angele Dei ” ai nove Cori degli Angeli, perché onorino per te Maria.

 

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