UN ANNO CON IL SACRO CUORE
12° Agosto
GUARIGIONE DEL SORDOMUTO
- DELLA VIGILANZA PER EVITARE LE RICADUTE
Quando lo spirito impuro è uscito d'un uomo, se ne va per luoghi asciutti cercando riposo, e non lo trova. Allora dice: Ritornerò nella mia casa dalla quale sono uscito. E giuntovi la trova vuota e spazzata e ornata. Allora va, e prende con sè altri sette spiriti peggiori di lui; e vi entrano ad abitarla: e l'ultimo stato di quell'uomo diventa peggiore del primo (S. Matteo, XII, 43).
1° Preludio. Nostro Signore ci mostra lo stato deplorabile d'un'anima che è ricaduta nella colpa dopo la prima conversione. E' un avvertimento.
2° Preludio. Signore, rendetemi vigilante ed assistetemi perchè non ricada.
1° PUNTO: Bisogna premunirsi contro le tentazioni occasionali mediante l'abito della vigilanza. — La calma, nella quale si trova un'anima che è sfuggita al demonio, può far nascere una sicurezza pericolosa, se non sta attenta a nutrire con cura le intenzioni soprannaturali, nelle quali risiede tutta la forza di resistenza dell'anima. La tentazione è qualche volta una prova voluta o permessa da nostro Signore per provare la virtù. E' così che Tobia è stato tentato: perchè era caro a Dio. Ma il più sovente l'origine stessa della tentazione e il suo sviluppo vengono da un difetto di vigilanza. Questa tentazione è la più comune e la più pericolosa. Nostro Signore ci ha prescritto di pregare il Padre, perchè ce ne preservi: Et ne nos inducas in
tentationem. E poi ci ha avvertiti: «Vegliate e pregate, e non entrerete in tentazione». Bisogna pregare sempre, e non mai stancarsi, ha detto anche, perchè voi non sapete a quale ora il ladro verrà (S.
Matt. XXIV, 43). Vi sono in queste parole avvertimenti solenni ripetuti sovente volte nella sacra Scrittura.
2° PUNTO: Per un'anima consacrata al Signore, la vigilanza consiste nell'esatta osservanza dei doveri dello stato e della regola. — Sarebbe un tentar Dio il contare sull'abbondanza del soccorso senza aver fatto nulla per meritarlo, soprattutto quando si è agito in modo tale da disgustar Dio stesso. L'incuria, la pigrizia spirituale non sono per natura atte ad attirare la grazia. D'altronde la grazia è un dono gratuito, e nostro Signore farà questo dono a quelli che lo profanano? Chi è negligente nell'adempimento dei propri doveri dello stato può forse dire d'aver esercitato questa vigilanza protettrice che avrebbe potuto allontanare la tentazione o richiamare la grazia divina? Ha pregato forse quando ha recitato per abitudine o distrattamente
formule di preghiera; quando ha lasciato lo spirito occuparsi di cose estranee anche durante la santa messa; quando non ha portato che un'attenzione distratta alla meditazione; quando si è occupato senza cura o per motivi puramente umani dei doveri del proprio stato? L'adempimento fedele dei doveri in
spirito di fede e d'amore secondo le regole, ha la virtù di trasformare le azioni in preghiera continua e anche di fare un atto continuo di carità. E' precisamente con questa fedeltà che noi adempiamo il precetto: «Vegliate e pregate, e non entrerete in tentazione». Chi è tiepido e negligente è grandemente esposto alle tentazioni. Ogni atto di negligenza apre una porta al nemico. San Pietro dipinge il furore di questo nemico paragonandolo ad un leone ruggente pronto a gettarsi sulla preda per divorarla. E il Vangelo che noi meditiamo oggi ci dice che il demonio vinto ritorna con altri sette peggiori di lui. Questi avvisi dovrebbero bastare a metterci in guardia contro la mancanza di vigilanza.
3° PUNTO: Un'anima consacrata al Sacro Cuore deve osservare la vigilanza per amore di nostro Signore. — Alle considerazioni dettate dall'interesse pressante di salute, un'anima votata al Sacro Cuore deve aggiungere un altro motivo. Se questa vigilanza salutare è un precetto e il solo preservativo contro la tentazione, è pure un mezzo per testificare l'amore a nostro Signore. La vigilanza è attenta a non omettere nulla di ciò che è prescritto, a non far nulla di ciò che è proibito, a fare il meglio possibile tutto ciò che si fa. Essa ci rende delicati nelle piccole cose. Non v'è niente che piaccia tanto al Cuor di Gesù quanto la delicatezza nelle minime cose. Offriamo dunque a nostro Signore come un segno d'amore la risoluzione d'essere vigilanti e la cura con la quale noi serberemo questa risoluzione. Facendo così non solamente preverremo le tentazioni, ma ci santificheremo, e daremo al Sacro Cuore una grande consolazione. Nostro Signore, commosso dal nostro amore, ci proteggerà con una sollecitudine incessante. Gli angeli veglieranno su di
noi (Salmo XC, 11). Nostro Signore ci metterà al sicuro come sotto uno
scudo (Salmo XC, 5). Ci coprirà con le sue ali come una chioccia copre i
pulcini(Salmo XC, 4).
Risoluzione. — Offro a nostro Signore la risoluzione d'osservare una stretta vigilanza su me stesso in questo giorno, per amor del Sacro Cuore che mi ama tanto. Non perderò di vista nostro Signore:
egli mi salverà da ogni insidia. Degnatevi prendere cura di me, o Signore, abbiate pietà di me, io sono come un orfano senza risorse (Salmo
XXIV). Mi ricorderò durante il giorno questa terribile minaccia: Chi ricade è in uno stato peggiore di prima.
FIORETTO: — Cerca di far passare la giornata senza peccato; recita nove Ave Maria alla Vergine.