UN
ANNO CON IL SACRO CUORE
18° Ottobre
SAN LUCA EVANGELISTA
Io ho parlato in primo luogo, o Teofilo, di tutto quello che Gesù iniziò a fare e ad insegnare; sino a quel giorno in cui dati, per mezzo dello Spirito Santo, i suoi ordini agli Apostoli che aveva eletti, fu assunto. Ai quali ancora si diede a veder vivo dopo la sua passione, con molte prove, apparendo ad essi per quaranta giorni e parlando del regno di Dio (Atti, I, 1).
1° Preludio. S. Luca ha scritto il vangelo e gli Atti degli Apostoli; è uno dei migliori predicatori del santo vangelo.
2° Preludio. Santo discepolo del Salvatore, aiutatemi a comprendere ciò che avete scritto di così vivo sopra Gesù e Maria.
1° PUNTO: L'apostolo zelante. — S. Luca è nato ad
Antiochia; è uno spirito colto: ha studiato belle lettere e la medicina ad Atene e ad Alessandria. Tutto in lui fa credere che sia stato uno dei discepoli che hanno seguito Gesù nella vita pubblica, poichè conosce notizie che gli altri evangelisti non hanno ritenuto, e non hanno riportato. Certamente egli ha seguito Gesù nelle corse apostoliche; è stato testimonio della Passione, della Risurrezione, dell'Ascensione; ha ricevuto lo Spirito Santo nel giorno della Pentecoste. Egli era particolarmente devoto di
Maria; da lei sola ha potuto imparare tutte le particolarità che racconta sull'infanzia di
Gesù. Egli solo nomina le pie donne che formavano con la Maddalena il corteggio di
Maria: Giovanna e Susanna, le quali, con altri ancora, sovvenivano con le loro risorse il collegio apostolico.
San Luca si unì a san Paolo ad Antiochia e non lo abbandonò più. Passò con lui a
Troade, a Filippi, in Grecia, a Roma. Gli tenne compagnia in prigione, ed è d'accordo con lui che scrisse il Vangelo. Dopo la morte di san Paolo, predicò in Italia, in
Gallia, in Macedonia, e morì in Acaia dopo aver sofferto moltissimo per la fede, ammirabile modello di abbandono a Gesù ed a Maria e di zelo apostolico.
2° PUNTO: Il Vangelo della Santa Infanzia di
Gesù. — Quanta riconoscenza gli devono mai gli amici del Sacro Cuore! È lui che ci ha fatto conoscere tante particolarità deliziose sulla nascita e l'infanzia di
Gesù. Noi gli dobbiamo la salutazione angelica, l'Ave Maria, l'Ecce ancilla Domini, il Magnificat, il
Benedictus, il Nunc dimittis, che sono tanti tesori per gli amici del Sacro Cuore. Egli ci descrisse anche la visita dei pastori, e ci riportò il canto degli angeli: «Gloria in excelsis Deo». Nessun evangelista ha dato tesori simili alla liturgia. Ci descrisse il soggiorno al Tempio di Gesù all'età di dodici anni; il commentario d'Isaia fatto da Gesù nella Sinagoga di Nazareth; riporta la bella parabola di Lazzaro e del ricco cattivo; la guarigione dei dieci lebbrosi, di cui uno solo fu riconoscente; la scena deliziosa in cui Marta mostra soverchia premura ed in cui Maddalena scelse la parte migliore. La grande parabola del Figliol prodigo è una delle più belle pagine; occorreva un uomo di gran cuore per comprendere e rilasciare queste scene commoventi e questi discorsi del Salvatore. Egli racconta meglio degli altri la giustificazione di Maddalena fatta da Gesù in casa di Simone il Fariseo, e la chiamata di san Pietro dopo la prima pesca miracolosa; a lui che noi dobbiamo la conoscenza di questa parola caduta dal Sacro Cuore: Sono venuto ad accendere il fuoco (dell'amore) sulla terra, e che altro desidero se non che s'accenda? Ci ha poi rivelato il sacro Cuore di
Maria; ci ha detto due volte che Maria conservava nel suo cuore i misteri di
Gesù, e li meditava (S. Luca II, 19 e 51).
3° PUNTO: Il pittore di
Maria. — La tradizione ha fatto di san Luca non solamente un medico, ma anche un artista: gli si attribuiscono una dozzina di Madonne. Deve esserci qualche cosa di vero in questa tradizione, poichè san Luca ha dipinto Maria con una cura così delicata nel Vangelo! Ha dovuto certamente applicarsi a conservare da se stesso o mediante un artista al suo servizio i lineamenti di colei che ha tanto venerato! Il tipo della Madonna di san Luca è quello di santa Maria Maggiore e delle immagini bizantine. È la vergine Madre, seduta con portamento regale, graziosamente velata, nell'atto di presentare il divin Figliuolo all'adorazione. È da quest'immagine che si è ispirato Raffaello nel capolavoro, la così detta Madonna del Granduca. Contempliamo, insieme a san Luca, Maria che ci presenta il Figliuolo
Gesù. Entrambi guardano, si scambiano i sentimenti del cuore, e dicono con gli sguardi quanto amano Dio Padre, e quanto amano noi. Mediante le sue Madonne san Luca ci predica l'amor di
Gesù, come con il delizioso Vangelo. Ci predica anche il sacrificio, di cui il bue è l'emblema, presentando nel suo Vangelo il sacrificio dell'antica legge con Zaccaria al Tempio, e il sacrificio del Calvario minuziosamente descritto.
Risoluzioni. — Voglio crescere nell'amor di Gesù bambino e di
Maria, che mi vengono entrambi presentati da san Luca. Mi recherò sovente, con il pensiero e soprattutto al mattino, a Nazareth; reciterò l'Angelus con una pietà veramente filiale.
FIORETTO: — Medita se pensi bene o male del prossimo. Un Pater per chi hai danneggiato con i giudizi temerari.