UN
ANNO CON SAN GIUSEPPE
12° Maggio
LA FEDE DI SAN GIUSEPPE: ECCELLENTE PER LE SUE CONSEGUENZE PRATICHE
Con quanta riverenza S. Giuseppe conversava e trattava con il fanciullo Gesù, nel quale sapeva essere annichilita la stessa Divinità! L'essere divino di Gesù gli stava sempre dinanzi al pensiero, e continuo era perciò in lui l'esercizio della presenza di Dio, che con l'occhio della fede scopriva attraverso le infermità della carne. Egli sapeva che fasciando, portando, baciando e stringendo Gesù al suo seno, fasciava Dio stesso, e Dio stringeva al seno, baciava e portava; ogni suo atto aveva l'attenzione e il raccoglimento di un atto di adorazione; ogni sua parola aveva l'accento umile della preghiera; e come gli Angeli in cielo stanno dinanzi al trono dell'Altissimo, egli stava notte e giorno nella casa del suo Dio pregando ed adorando. Ne seguiva la grande importanza che egli dava alle più piccole cose nel suo quotidiano ministero, perché tutte, anche le minime, si riferivano al servizio di Dio, al quale erano unicamente ordinati tutti i suoi passi, tutte le sue parole, ogni lavoro che intraprendeva, ogni progetto che formava; in ogni cosa poneva la diligenza e l' energia, che altri impiegherebbe nelle più alte imprese. Così egli fu con tutta verità quel servo, che nel poco è stato fedele, e che meritò gli elogi e le più generose mercedi dal suo padrone. Come l'intelletto, la fede lo persuadeva a dare a Dio la sua volontà; egli perciò non voleva altra cosa che quella che voleva Gesù; e poiché in ogni avvenimento lieto o doloroso egli non vedeva che la volontà di Dio, così nessuna vicenda umana conturbava il bel sereno della sua mente; donde la sua rassegnazione perfetta, l'uniformità al divino volere, l'abbandono di tutto se stesso nelle mani di Dio. La fede non gli faceva desiderare che la gloria del suo Gesù; avrebbe egli voluto, se avesse potuto, predicare le meraviglie del divino annichilimento e preparare fra gli uomini quel regno di Dio, che il suo Figliuolo era venuto a stabilire sulla terra; ma dovette egli costringere fra le pareti della casa il suo ardore di Apostolo e non varcare i limiti della sua missione, contentandosi dell'Apostolato della preghiera.
PREGHIERA PER TUTTO IL MESE DI MAGGIO
San Giuseppe, eletto da Dio per essere lo sposo purissimo di Maria e il padre putativo di
Gesù, intercedi per noi che ci rivolgiamo a te. Tu che fosti il fedele custode della sacra famiglia, benedici e proteggi la nostra famiglia e tutte le famiglie cristiane. Tu che hai sperimentato nella vita la prova, la fatica e la stanchezza, aiuta tutti i lavoratori e tutti i sofferenti. Tu che avesti la grazia di morire tra le braccia di Gesù e di
Maria, assisti e conforta tutti i moribondi. Tu che sei il patrono della santa Chiesa, intercedi per il Papa, i Vescovi e tutti i fedeli sparsi nel mondo, specialmente per coloro che sono oppressi e che soffrono persecuzione per il nome di Cristo.
FIORETTO: - Esamina se hai un peccato sulla coscienza, detestalo, e confessatene oggi stesso.