UN ANNO CON SAN GIUSEPPE
12° Agosto
PAZIENZA IN TUTTE LE PROVE
Oh! quanto e come soffre S. Giuseppe! E soffre e tace
perchè, diceva bene quella Santa, il più bello del patire è tacere. Soffre le miserie di un misero stato; soffre gli incomodi di lunghi viaggi; soffre le pene di
esilio tristissimo; l’onta di brutte calunnie; il dolore di crude persecuzioni; il rammarico di amarissime perdite; soffre infine l'anticipato martirio di antivedere quel Gesù
dilettissimo, cui egli ama qual figlio, cui egli adora qual Dio, crocifisso e morto da quegli stessi, che sono figli del popolo suo! Ora, come può essere vero
devoto di S. Giuseppe chi ricusa di patire con Lui; chi con lagni interminabili si scema della vera pazienza il merito maggiore?
Preghiera
Ottenetemi perdono: ottenetemi grazia, o mio carissimo S. Giuseppe. No; ve lo prometto, non più impazienze; furie e furori non più. I vostri luminosi esempi mi ispirino, mi eccitino, mi infondano coraggio: deh! che la intercessione vostra soccorra i poveri sforzi miei, sí che divenuto uomo di pace in terra, meriti di esser annoverato tra i figli di Dio in cielo.
PRATICA — Non inquietarsi, non stizzire.
GIACULATORIA O mansuetissimo San - Giuseppe ottenetemi d'essere mite ed umile di cuore!